cristiano ronaldo simeone

MADRID PADRONA DELLA CHAMPIONS: ATLETICO E REAL IN SEMIFINALE PER LA TERZA VOLTA IN 4 ANNI, UNO SPOT PER LA CAPITALE SPAGNOLA: COSI’ IL CALCIO TRASCINA L' ECONOMIA - IL 14 PER CENTO DELLE MULTINAZIONALI CON SEDE A LONDRA HA GIÀ DECISO DI TRASLOCARE - VIDEO

 

Giulia Zonca per la Stampa

 

CRISTIANO RONALDOCRISTIANO RONALDO

Una pallonata in faccia alla City, un assist alla Comunidad de Madrid: la capitale spagnola è padrona della Champions e intende usare la classifica calcistica come marchio di successo. Un progetto vero, non tifo, ma numeri.

 

Real e Atletico si ritrovano insieme in semifinale per la terza volta in quattro anni, «Leader in Europa», titolano i giornali e volutamente non definiscono i confini perché vogliono dimostrare che per avere quel peso in campo servono idee, investimenti, visioni, collaborazioni. Sono convinti che l' impatto delle squadre di casa sia la prova di un fermento costruito per durare. E non è la Spagna, è Madrid che si smarca dal Paese per promuovere «Think Madrid» e attirare chi lascia Londra in fuga dalla Brexit. Anche grazie ai risultati di Real e Atletico.

 

Le due finali-derby La presenza costante a questi livelli in Champions, le due finali travestite da derby, non possono essere una casualità e siccome i club hanno davvero poco in comune, la città si sente il tratto distintivo. Quella che più di ogni altra ha abbassato la pressione fiscale, e infatti tanti campioni arrivano proprio per questo. I cinesi di Wanda che hanno rilevato il 20 per cento dell' Atletico Madrid sono l' esempio ideale per il gruppo di cervelli, economisti e creativi, che promuove «Think Madrid».

CRISTIANO RONALDO FUORIGIOCOCRISTIANO RONALDO FUORIGIOCO

 

 

Nella lista delle città più dinamiche Madrid non è al primo posto come nel calcio, ma a differenza di Parigi e Francoforte, abituate agli scambi importanti, ha spazio da vendere e meno spese da chiedere.

 

Uno dei tanti slogan, destinato soprattutto agli americani, è «sun, saving and soccer», sole, risparmi e pallone. Sembra pubblicità ingannevole, invece è una cornice da riempire di dati per convincere il 14 per cento delle multinazionali con sede a Londra che ha già deciso di traslocare.

 

RONALDO 1RONALDO 1

Meno tasse, più startup Si presentano come la seconda città in Europa per impieghi nel settore tecnologico, con incentivi per le startup, tasse ridotte per gli investitori che danno visibilità alla comunidad, 12 milioni di metri quadri di uffici (comprese località limitrofe) da affittare al costo medio di 27 euro al metro quadro.

 

Ci sono 14 università, sei pubbliche e 8 private, e un' altissima percentuale di laureati, meglio di Parigi. Seguono tabelle ragionate sulla gestione del talento, i calcoli sono cervellotici (ne escono come la sesta città europea, ma l' unica in crescita tra le prime dieci), ma gli esempi semplicissimi e il calcio è in prima fila.

 

Due squadre che hanno avuto l' ambiente ideale per crescere e che oggi si trasformano nel poster migliore. Gli esperti tracciano diagrammi, sottolineano che a Madrid «piove 58 giorni l' anno», poi inseriscono «l' attrattiva del calcio», magari con esempi banali come i figli dei grandi industriali che spingerebbero le famiglie a Madrid perché ormai sono tifosi.

 

SIMEONE ATLETICO MADRIDSIMEONE ATLETICO MADRID

Ovviamente si punta sull' istruzione di alta qualità che troverebbero, poi però si sottolinea l' effetto Ronaldo. E ormai anche Griezmann ha il suo pubblico. Ai fini della campagna persino la sudditanza arbitrale non suona poi male. Real e persino l' Atletico, vedi andata contro il Leicester, incutono rispetto. Loro aspettano il sorteggio, vorrebbero soprattutto evitarsi fino alla prossima finale che diventerebbe direttamente una pubblicità.

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…