malago' gravina

“DURANTE LA PARTITA CON LA SVIZZERA MI SEMBRAVA DI ESSERE IN UNA PUNTATA DI ‘SCHERZI A PARTE’” – MALAGO’ METTE SPALLE AL MURO GRAVINA: “LA RESPONSABILITÀ DELLA DISFATTA NON È SOLO DI CHI VA IN CAMPO MA ANCHE DEI DIRIGENTI. IL PRESIDENTE FIGC SI È SENTITO TRADITO. A LUI MI SONO PERMESSO DI DIRE CHE NON AVREBBE POTUTO DILATARE NEL TEMPO QUESTA SITUAZIONE: L’ARIA SI È FATTA IRRESPIRABILE. HA CONVOCATO LE ELEZIONI FEDERALI A NOVEMBRE, ALLA PRIMA DATA UTILE” – LA BORDATA AI CALCIATORI: “HANNO SUCCESSO, SOLDI, POPOLARITÀ, MA NON ASSUMONO I GIUSTI ATTEGGIAMENTI. ANZI NEANCHE SENTONO LA NECESSITÀ DI ESIBIRLI”

Daniele Dallera,Monica Colombo per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT45

«Davanti alla disfatta con la Svizzera ho pensato di essere in una puntata di “Scherzi a parte”». Giovanni Malagò, presidente del Coni, fa ricorso all’ironia, utile a stemperare la drammaticità (mai dimenticare che si tratta di sport…) dovuta alla profonda crisi del nostro calcio.

 

È la prima volta che parla dopo il flop europeo: «Tra Olimpiadi e sessioni Cio mi fermerò un mese a Parigi, avevo da tempo promesso a mia mamma che le avrei dedicato un weekend. Così nel recente fine settimana al mare avevo spento il telefono: quando l’ho riacceso si è scatenato l’uragano».

 

Come ha vissuto l’eliminazione dall’Europeo?

«Mi è capitato di assistere a sconfitte, ovvio. In sport individuali può succedere che il tennista o il nuotatore di turno proprio nel giorno della gara, a causa di un problema fisico o mentale, abbia una pessima prestazione. Ma in uno sport di squadra, con la possibilità di effettuare cinque sostituzioni su undici, la scena mi è sembrata inverosimile: i giocatori in campo hanno trasmesso la sensazione di frustrazione e umiliazione.

la russa gravina malago marotta boban

 

Sembrava che neanche se ne accorgessero, perché in genere se sei in difficoltà magari ti fai prendere dalla foga agonistica, invece erano proprio amorfi. Non hanno mai dato l’impressione di metterci anima e cuore».

 

Non è responsabilità di Spalletti trasmettere la mentalità giusta?

«Certo, del resto è stato onesto nell’ammettere di aver sbagliato e che il mestiere del selezionatore è diverso da quello dell’allenatore. Che peccato: dopo il gol di Zaccagni alla Croazia al 98’ e quell’autostrada nella parte buona del tabellone pareva che fossimo nella migliore situazione possibile».

 

Il calcio nelle sue istituzioni può essere così auto-assolutorio?

Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT43

«Partiamo dal c.t.: deve saper gestire un gruppo in base alle proprie idee tattiche. Il suo curriculum parla da solo ma è evidente che ha responsabilità».

 

(...)

Ha sentito Gravina?

«Certo, mi sono permesso di dirgli che non avrebbe potuto dilatare nel tempo questa situazione: l’aria si è fatta irrespirabile. Prima di questa tragedia nazionale, le elezioni federali si sarebbero dovute tenere fra febbraio e marzo del prossimo anno. Le ha convocate invece a novembre, alla prima data utile.

 

Chi chiede le dimissioni deve sapere che, quando un presidente lascia, decade il consiglio che, in attesa di nuove elezioni entro novanta giorni, esercita le funzioni di ordinaria amministrazione. Chi arriverà si prenderà le sue responsabilità e deciderà se accordare fiducia a Spalletti oppure fare altre valutazioni».

 

In che stato d’animo ha trovato il presidente della Figc?

Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT41

«Diciamo che l’aria già non era bella per i problemi che esistevano prima di questo tracollo. Ho avvertito delusione. Ho percepito che si è sentito tradito da chi è andato in campo. Il problema piuttosto nel calcio è un altro».

 

Ovvero?

«Solo in questo sport esiste una legge non scritta, che poi è il prezzo da pagare quando una disciplina è così popolare. In caso di disfatta la responsabilità non è solo di chi va in campo ma anche dei dirigenti».

 

Gravina è stanco?

«Quando hai troppi fronti aperti, c’è il rischio di lasciare risorse mentali per strada.

marco tardelli gabriele gravina marco schembri federica cappelletti giovanni malago foto di bacco

Non viviamo nel mondo di Quark: se arrivi in una posizione di potere tante persone ti appoggiano ma altrettante si augurano di essere al tuo posto. Ho apprezzato le parole di Antonio Tajani che, richiesto di un parere sull’argomento, ha replicato che non toccava a lui affrontare certe questioni. Ma non si può far finta di vivere fuori dal mondo».

 

(...)

Nell’estate delle 24 medaglie dell’atletica agli Europei, i calciatori fanno la figura dei ricchi e viziati?

«Non aiuta il fatto di veder trionfare ragazzi che guadagnano poche migliaia di euro mentre atleti che hanno successo, soldi, popolarità, non assumono i giusti atteggiamenti. Anzi neanche sentono la necessità di esibirli».

 

Lei si è interfacciato con il mondo del calcio nel 2018, quando è stato nominato commissario della Lega di A. Accetterebbe di tornare a far parte di quel mondo?

«Il calcio non è nel mio futuro, per natura abbraccio progetti attuabili. Se devo correre una maratona magari in cinque ore la completo ma non gareggio alle Olimpiadi. Da qui al 2026 il mio impegno è verso il mio Paese e i Giochi, diversamente tradirei lo spirito olimpico».

 

Un emendamento al decreto Sport che deve ancora essere dibattuto in aula prevede che le sia riconosciuta la facoltà di un quarto mandato. Raccoglie l’assist?

«La scadenza a pochi mesi da un’Olimpiade invernale, per come è nata ed è stata voluta, impone riflessioni ma non per questo chiederò di poter beneficiare di un nuovo mandato».

malagò gravina

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…