PALLA A "MALAGOL" – LA PRIMA PARTITA DEL COMMISSARIO DELLA LEGA CALCIO È QUELLA DEI DIRITTI TV: POSSIBILE UNA SOLUZIONE NEL TERZO BANDO D'ASTA – MA MOLTI PRESIDENTI CONSIDERANO L’ARRIVO DI MALAGO’ UN'INVASIONE DI CASA... - FABBRICINI REGGENTE FIGC: TRA LE PRIME MOSSE L'ABBASSAMENTO DELLA QUOTA DEGLI EXTRACOMUNITARI E IL NUOVO CT: MANCINI IN POLE
Emiliano Bernardini per il Messaggero
Il Salone d'onore del Coni per qualche ora si è trasformato nella pancia di uno stadio ipotetico dove si giocherà il calcio che verrà. Quello che Giovanni Malagò e Roberto Fabbricini proveranno a rimettere in piedi dopo il fallimento dell'assemblea elettiva di lunedì scorso. Il commissario della Figc, nessuna sorpresa, sarà il segretario generale del Coni (a marzo diventa presidente di Coni Servizi) che al suo fianco avrà due sub commissari: Alessandro Costacurta «Ho giocato con 14 Palloni d'oro, ma questa è la squadra più prestigiosa con cui scenderò in campo. E per favore non chiamatemi più Billy» e l'avvocato Angelo Clarizia.
Completeranno la squadra Massimo Proto, ordinario di diritto privato, e Alberto De Nigro, già presidente del collegio dei revisori dei conti del Coni. E Malagò? Lui si è ritagliato il ruolo più difficile: reggente della Lega di serie A. Il numero uno dello sport italiano ama le sfide impossibile e per questo non ha avuto dubbi su come schierarsi in campo nonostante i continui appelli del ministro Luca Lotti per fargli cambiare idea. Curioso che Fabbricini in questo modo sia il superiore di Malagò.
COLPO DI SPUGNA La nomina di Giovanni Malagò sarà il primo atto del commissario straordinario della Figc, Fabbricini. Oggi metterà piede a via Allegri per presentarsi e cominciare il lungo lavoro che lo aspetta. Sei mesi il tempo stabilito, lo prevede lo statuto del Coni. Ma non basterà e la Giunta è pronta a prolungarlo. «Non credo di essere un Carneade, chi lo pensa forse è entrato da poco nel mondo dello sport. La mia militanza a livello dirigenziale è una garanzia» rimarca il neo commissario rispondendo a chi aveva storto la bocca al suo nome.
A dargli forza è proprio Malagò: «Ritengo che questa sia la strada migliore, quella giusta. Il criterio è chiaro: queste persone hanno un connotato, nessuno ha ruoli precedenti con la Figc», lanciando così anche una frecciata a Carlo Tavecchio. Fabbricini rinuncerà alle Olimpiadi a PyeongChang (andrà solo dall'8 all'11) per cominciare da subito il lavoro che prevede in primis la scelta di un ct e una serie di riforme tra cui l'abbassamento della quota degli extracomunitari.
PHYSIQUE DU ROLE Malagò invece seguirà gli azzurri sulle nevi della Corea per tutta la durata dei Giochi: «E' un impegno morale, etico e sportivo. Me lo chiedono gli atleti ma ho anche doveri nei confronti degli sponsor». Ma soprattutto la 132esima sessione del Cio si terrà proprio in Corea. La verità è che il numero uno del Coni è l'unico ad avere le physique du rôle per scendere nella fossa dei leoni. Si avvarrà della collaborazione di Paolo Nicoletti e Bernardo Corradi. Ed proprio il nome dell'ex calciatore della Lazio l'unica novità di una squadra ampiamente pronosticata.
La prima partita è quella dei diritti tv: possibile una soluzione nel terzo bando d'asta. Non avrà certo tappeti rossi al suo arrivo a Milano (fra un mese circa). Molti presidenti la considerano un'invasione di casa loro, «ma non posso farci niente se non sono in grado di aprirla e chiuderla» la risposta per le rime di Malagò. Claudio Lotito intanto studia le carte, Urbano Cairo era contro il commissariamento. Roma e Juve favorevoli. Ma chissà che quella Lega, dove si sfiorano anche le botte, non possa trovare una via per sfuggire al commissario eleggendo i suoi rappresentanti. «Me lo auguro anche se non credo che quando tornerò la Lega avrà risolto i suoi problemi» rimarca il commissario Malagò.
malagò fabbriciniMALAGO E ROBERTO FABBRICINI