marco de benedetti aurelio de laurentiis

MARCO DE BENEDETTI CON IL FONDO DI PRIVATE EQUITY CARLYLE PUNTA A FINANZIARE LA SERIE A - L’AD, FIGLIO DI CARLO DE BENEDETTI E MARITO DI PAOLA FERRARI DI RAI SPORT, HA DETTO DI ESSERE ENTUSIASTA DI UN POTENZIALE ACCORDO CON IL CALCIO ITALIANO MA INTANTO GIOCA UNA PARTITA ANCHE NELL’ACQUISIZIONE DEL MANCHESTER UNITED – SULL’INGRESSO DEI FONDI C’E’ DA SUPERARE LE RESISTENZE DI DE LAURENTIIS: “CHE NE SANNO DI CALCIO E ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE DELL’INTRATTENIMENTO?”

DE LAURENTIIS

Estratto da sportface.it

marco de benedetti

 

(…) Sui diritti tv: “Noi, Fiorentina, Roma e Milan vogliamo il canale di Lega e licenziare in autonomia le nostre partite, altro che fondi. Che cosa ne sanno di calcio e attività imprenditoriale dell’intrattenimento? Chi è a favore ce lo deve spiegare”.

 

CARLYLE

Da calcioefinanza.it

 

Il fondo di private equity Carlyle intravede grandi opportunità di crescita nel mondo del calcio e sarebbe entusiasta di un accordo per finanziare il calcio italiano. A dirlo è l’amministratore delegato della società Marco De Benedetti, figlio dell’imprenditore Carlo De Benedetti e marito della giornalista Paola Ferrari, per tanti anni volto di Rai Sport.

 

De Benedetti ha parlato durante la conferenza SuperReturn International, evento improntato sul private equity in scena Berlino, sottolineando che Carlyle è a caccia di nuovi accordi nel mondo dello sport. «Il calcio e lo sport in generale hanno dimostrato di essere una proprietà molto preziosa che ha ulteriori potenzialità da sfruttare», ha detto De Benedetti in un’intervista a Bloomberg TV.

 

 

paola ferrari marco de benedetti foto di bacco

Accordi con fondi di private equity – con CVC in particolare – sono già stati conclusi in Spagna e Francia, e l’Italia potrebbe essere la prossima “meta”. Il campionato di Serie A vuole attirare i principali finanziatori e investitori internazionali per dare un sostegno alle finanze dei club e ha riaperto la caccia a soggetti potenzialmente interessati.

 

«Ora finalmente è stato nominato un advisor per questo processo», ha detto De Benedetti – riferendosi alla nomina di Lazard – a proposito di un possibile accordo sui diritti tv che coinvolge la Serie A. «Questa cosa sicuramente ci interessa». Un tempo la Serie A era considerato il campionato di calcio più importante del mondo, salvo poi cadere in un tunnel di difficoltà economico-finanziarie legato anche a un mancato rinnovamento delle infrastrutture.

 

 

marco de benedetti paola ferrari

Non solo Serie A. De Benedetti ha affermato inoltre che Carlyle potrebbe fornire alcuni finanziamenti per uno dei più grandi affari dello sport mondiale: la potenziale acquisizione del Manchester United. De Benedetti ha affermato che Carlyle Europe Partners, il braccio di acquisizione europeo dell’azienda, non ha intenzione di acquisire una quota di minoranza della società.

MARCO DE BENEDETTIaurelio de laurentiis

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...