canova rosso

UN MARZIANI A ROMA - ANTONIO CANOVA A PALAZZO BRASCHI E MEDARDO ROSSO A PALAZZO ALTEMPS: UNA BELLA GARA TRA MAESTRI AGLI ANTIPODI, DUE GIGANTI CHE RESERO IL CORPO UMANO UN SOGGETTO ELETTRICO, UNIVERSALE ED EMOZIONANTE. VEDERLI IN UNA STESSA GIORNATA È UN GIOCO DI INTRECCI MENTALI, SOVRAPPOSIZIONI E MONTAGGI, UNA VERTIGINE NARRATIVA CHE VARCA LE TEMATICHE TEMPORALI E I LORO CONTESTI SPAZIALI

Gianluca Marziani per Dagospia

 

 

CANOVA 2

Hard & Soft: e subito qualcuno penserà ai legami tra pornografia ed erotismo, volgare e grazioso, corpi esibiti e fisicità velate; invece no, il mio pensiero da passeggio vola alle relazioni virtuose tra sculture in marmo e sculture in cera, tra bianco e colore, grande e piccolo, scolpito e modellato. Due mostre in contemporanea mi hanno acceso la lampadina verde dei marziani romani, ed è accaduto dopo aver visitato ANTONIO CANOVA a Palazzo Braschi e MEDARDO ROSSO a Palazzo Altemps.

 

Una bella gara tra maestri agli antipodi dialoganti, due giganti che resero il corpo umano un soggetto elettrico, universale ed emozionante, una massa espressiva che racchiudeva sentimenti e sensazioni dentro il volume del genio manuale. Vederli in una stessa giornata, dentro sedi storiche che esaltano la forza compressa di ogni scultura, è un gioco di intrecci mentali, sovrapposizioni e montaggi, una vertigine narrativa che varca le tematiche temporali e i loro contesti spaziali, arrivando nel futuro delle archeologie resistenti, delle tracce solide di un’umanità terrestre con la passione per il ritratto.

 

HARD CANOVA

Iniziamo dal Museo di Roma, da quel magnifico Palazzo Braschi che sta ritrovando una sua logica espositiva, attivandosi come una vecchia fuoriserie che era stata a lungo in garage. Per merito di figure come Federica Pirani, da qualche anno a Piazza San Pantaleo cresce la qualità della proposta e, soprattutto, arrivano mostre di solido spessore e intelligente scrittura curatoriale. Questa sullo scultore veneto ne è la conferma per varie ragioni: le opere sono molte e ben scelte, la selezione è preziosa e filologica, il racconto avvolge lo spettatore e alcuni giochi scenografici non guastano il tenore di una grande storia italiana. Ne emerge una bella narrazione nei mondi di Antonio Canova (1757-1822), nei segreti del suo atelier romano di via delle Colonnette, nel modernismo con cui omaggiava i classici pur mantenendo consapevolezza del presente.

canova

 

Un mondo di corpi e teste marmoree che mescolano mitologia e storia, letteratura e politica, citazione e modernità. L’artista, giunto a Roma nel 1779, fu rapito dalle vertigini di Michelangelo e Bernini, dalle antiche collezioni capitoline, dai monumenti funerari, da un impianto museografico che era la stessa Roma nel suo imperialismo archeologico. Qui Canova accrebbe la propria fama al punto da diventare capofila del Neoclassicismo, vero riferimento estetico per intere generazioni: era lui l’artista del marmo moderno, il più dotato per tecnica e ingegno manageriale, il primo a portare la copia dall’antico nel clima del modernismo filosofico.

 

Un artista che, non perdendo energia dopo secoli, ci avvisa di quanto serva un’arte solida, necessaria quando il progresso accelera e solo le radici tengono diritta la colonna vertebrale della Cultura. La sua sapienza del bianco ha scritto pagine indelebili che rivivono in questa mostra sontuosa per spettatori eterogenei, un lungo percorso con oltre 170 opere di varia stazza e natura. La durezza del marmo (hard) si trasforma con Canova in un gas immobile (soft): il candore ascetico delle superfici, il perfezionismo anatomico, la precisione espressiva, l’erotismo sublime, l’ironia ben dosata, doti da fuoriclasse che fanno galleggiare le opere, oltre la gravità terrestre, sospese in un limbo che proietta l’arte nel suo eterno codice sorgente.

CANOVA 1

 

SOFT ROSSO

A Palazzo Altemps l’approccio scultoreo vira, invece, verso il raccoglimento, verso la piccola stazza di un modello fetale che ha reso Medardo Rosso (1858-1928) il più misterioso e sacrale tra gli scultori della sua epoca. Il museo prescelto è un perfetto caso di svuotamento ambientale, una vertigine in pura essenza che ospita una collezione permanente di antiche sculture, creando circolarità espositive che ricordano le camere installative da fondazione contemporanea.

 

Il biancore del marmo e del gesso fa da navicella ideale per le creature fragili dell’artista, soggetti in cera o in bronzo sulla base di modelli che sono sempre copie dall’antico. Rosso si espresse in stretta sinergia con la statuaria romana, credendo nell’elasticità seriale della copia mai identica, nell’esercizio plastico con il modellato su piccoli formati. Fa impressione la morbidezza raggelata delle sue cere, quel sentore di pelle e carne che le piccole teste emanano dopo oltre un secolo. Sembrano creature timide e melanconiche, raccolte nei pensieri intimi, in una riflessione che scavalca il tempo e lo spazio dell’opera. Respirano morbidamente, silenti e cariche di energia emotiva, come fossero volti cardiaci di un lontano pianeta.

medardo rosso

 

Ci ritrovo la vostra passione terrestre per gli alieni, per la ricerca di una fisionomia del cosiddetto extraterrestre: osservo a lungo le piccole teste, quasi sempre infanti, che rivelano il punto più profondo dello sguardo, un ritrattismo glabro e alchemico che rivedo in Marisa Merz, Gino De Dominicis, Antony Gormley ma anche nei personaggi di Carlo Rambaldi, nei vostri fumetti geniali, in diverse grafiche progressive e spacey. E’ la riconferma che alcuni terrestri sembrano toccati dalla veggenza, da uno spirituale che vibra sotto la realtà fisica del ritratto. Le copie di Rosso, pur fedeli al riferimento d’origine, staccano il cordone e viaggiano per conto proprio, diventando chimere cosmiche, aggregati multilinguistici, spazi sinestetici. Cere e bronzi che varcano l’Antropocene e ricreano genealogie di una fanciullezza universale. Sono loro i figli delle stelle, le copie soft di una memoria che diventa sempre più solida, simile ad un minerale con milioni di anni alle spalle.

MEDARDO ROSSO

 

MEDARDO ROSSO 1MEDARDO ROSSO

Gianluca MarzianiGianluca Marziani

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...