“LA SCELTA DI MANCINI? PER ME È VILIPENDIO ALLA MAGLIA AZZURRA” - L’EX C.T. DELL'ITALVOLLEY E DEPUTATO DEM, MAURO BERRUTO, AL VELENO CONTRO IL MANCIO: "HA SCELTO UNA NAZIONALE SENZA STORIA CALCISTICA A FRONTE DI UN CONTRATTO IMBARAZZANTE PER QUANTITÀ DI DENARO" - FABIO CARESSA: "SE MANCINI SI VOLEVA DIMETTERE PERCHÉ NON AVEVA PIÙ ENTUSIASMO ALLORA DOVEVA DIRLO DOPO LA NATIONS LEAGUE. MA POI GLI ARABI HANNO CHIAMATO DOPO LE DIMISSIONI? DAI, NON CI CREDIAMO…"
1. MANCINI D’ARABIA SPACCA L’ITALIA: BERRUTO ATTACCA
Estratto da www.itasportpress.it
Esattamente due settimane dopo le improvvise dimissioni da ct della nazionale italiana, Roberto Mancini ha scelto di ripartire dall'ArabiaSaudita. […] Mauro Berruto è stato il ct della nazionale italiana di pallavolo tra il 2010 e il 2015, per poi abbandonare lo sport e tuffarsi in politica, e non ha usato giri di parole per stroncare la condotta di Mancini attraverso un lungo post sul proprio profilo Instagram: "Ciascuno di noi è padrone del proprio destino, così come ciascuno di noi, addetti ai lavori o tifosi, deve poter essere libero di chiamare questa decisione nel modo che ritiene più opportuno. Per me, per esempio, si chiama vilipendio alla maglia azzurra" le parole usate dal tecnico torinese.
roberto mancini in arabia saudita
"Ci ho dovuto pensare un po' su, non credo di aver ancora messo a fuoco bene le mie sensazioni - spiega Berruto - Forse perché non posso essere obiettivo, perché per tanti anni una Squadra Nazionale l'ho allenata anche io. Prima ho sognato di farlo, poi ho lavorato per anni in ruoli di staff, infine ho avuto in sorte il privilegio di fare il CT e portare la Squadra Nazionale del mio Paese ai Giochi Olimpici. Anche nel mio caso quella irripetibile storia finì con delle dimissioni, il 29 luglio 2015 (...) Rassegnai le dimissioni spiegando il perché, con una lettera dove scrivevo che ritenevo (e ancora ritengo) alcuni valori non negoziabili: il rispetto delle regole e della maglia azzurra.
yasser al misehal roberto mancini
Lasciai la Nazionale e anche la pallavolo, perché sapevo che non sarebbe stato possibile, con qualsiasi altra esperienza pallavolistica, avvicinarsi neanche lontanamente a quello che la maglia azzurra mi aveva dato e che ha rappresentato la più incredibile delle mie esperienze (...) Commentare le dimissioni del CT della nazionale di calcio, nove giorni dopo essere stato incaricato della direzione tecnica delle nazionali giovanili e, 20 giorni più tardi, presentarsi come nuovo CT di una nazionale senza storia calcistica a fronte di un contratto imbarazzante per quantità di denaro è una scelta legittima. Ci mancherebbe. Forse semplicemente sbagliavo. Forse tutto, davvero tutto, è negoziabile. O forse no". […]
2. MANCINI, CARESSA: «NON CREDO CHE GLI ARABI ABBIANO CHIAMATO DOPO LE DIMISSIONI»
Durante la trasmissione Sky Calcio Club, il giornalista Fabio Caressa ha parlato del nuovo incarico di Roberto Mancini come tecnico dell’Arabia Saudita: «Sono rimasto molto male, non volevo pensare davvero che ci fosse l’Arabia Saudita. Caro Mancio, se ti volevi dimettere perché non c’era più entusiasmo – e in Olanda si era capito benissimo – allora dovevi dirlo dopo la Nations League. Se poi ha lasciato ora perché è arrivata l’Arabia è tutto molto più brutto».
yasser al misehal roberto mancini 2
Nonostante le voci già girassero da qualche tempo, Caressa non aveva dato peso alle parole: «In piazzetta a Porto Rotondo girava la notizia che lui avesse firmato con l’Arabia, si era capito benissimo. Io avevo detto che non ci credevo anche se lo hanno scritto tutti. Ma poi gli arabi hanno chiamato dopo le dimissioni? Dai, non ci crediamo. Rispetto che lui sia rimasto male per alcune cose, però così è brutto. Magari non è così, ma la sensazione è quella. Ci sono rimasto male».
MAURO BERRUTOroberto mancini roberto manciniroberto mancini in arabia saudita - vignetta by oshoCARESSAroberto mancini roberto mancini yasser al misehal roberto mancini 1roberto mancini in arabia saudita 1roberto mancini arabia saudita