
MBAPPÉ È DIVENTATO UN RE MIDA AL CONTRARIO – IL CENTRAVANTI FRANCESE STA VIVENDO UNA STAGIONE DISASTROSA: L’INCHIESTA (POI ARCHIVIATA) PER VIOLENZA SESSUALE A STOCCOLMA, LITI E MANCATE CONVOCAZIONI NELLA NAZIONALE FRANCESE, LA BATTAGLIA LEGALE CONTRO IL PSG PER OTTENERE 55 MILIONI DI EURO, L’ELIMINAZIONE DEL REAL MADRID DALLA CHAMPIONS E LA PROSPETTIVA DI UNA PRIMA ANNATA IN SPAGNA SENZA TITOLI – PER FINIRE, LA RETROCESSIONE NELLA TERZA DIVISIONE FRANCESE DEL CAEN, IL CLUB CHE MBAPPÉ AVEVA ACQUISTATO SU CONSIGLIO DELLA MADRE…
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
A fine partita, venerdì, i giocatori dello Stade Malherbe Caen sono dovuti correre negli spogliatoi scortati dagli agenti, perché un gruppo di tifosi furibondi aveva invaso il campo. «Direzione, giocatori: tutti colpevoli, tutti da cacciare», c’era scritto sugli striscioni in curva, e in questo clima la squadra della Normandia ha perso in casa contro il Martigues ed è retrocessa in terza divisione con una giornata d’anticipo.
I campionati minori francesi di solito non suscitano interesse planetario, ma da quasi un anno il Caen ha un proprietario eccellente: Kylian Mbappé, campione del mondo 2018, per sei anni idolo del Paris Saint-Germain, poi passato al Real Madrid con il trasferimento del secolo che purtroppo — per adesso — non gli ha portato fortuna.
Mbappé sta attraversando una fase da Re Mida al contrario, sembra rovinare quel che tocca. Appena due giorni prima della retrocessione del Caen, mercoledì sera, l’eliminazione del Real dalla Champions League con la pessima sconfitta in casa, al Santiago Bernabeu, contro l’Arsenal.
[...] Mbappé è uscito a un quarto d’ora dalla fine perché si è infortunato, ma tutto quel che aveva ottenuto prima era stata la speranza di un rigore, poi negato dall’arbitro. In tv Thierry Henry, indimenticata gloria dell’Arsenal e della nazionale francese, è stato impietoso nell’analizzare una sequenza simbolo: Mbappé che trotterella a vuoto a ridosso dell’area dell’Arsenal, il compagno di squadra Bellingham che da lontano assiste alla scena e si spazientisce, corre per quaranta metri, supera Mbappé e riesce a farsi dare lui la palla per tentare un assalto agli inglesi.
Nella Champions League delle quattro squadre (Psg, Arsenal, Inter, Barcellona) che arrivano in semifinale grazie al gioco collettivo, Mbappé sembra avere portato con sé a Madrid la maledizione che per anni ha frenato il Paris Saint-Germain: troppe star, molti capricci, poca voglia di correre.
Quando Mbappé se ne è andato tra le polemiche, l’estate scorsa, molti a Parigi temevano che la sua assenza in attacco sarebbe stata insormontabile. Ma ora le statistiche sono impressionanti: ieri contro Le Havre il 19enne nuovo idolo Desiré Doué ha segnato l’81° gol del Psg in 29 match di campionato; la scorsa stagione, con la stella Mbappé, per arrivare a 81 gol c’erano volute 34 partite. Un altro modo per dire che senza di lui il Psg gioca meglio.
Un anno da dimenticare: l’inchiesta — poi archiviata — per violenza sessuale a Stoccolma, liti e mancate convocazioni nella nazionale francese, la clamorosa, per certi versi avventurosa battaglia legale contro il Psg per ottenere 55 milioni di euro, la prospettiva di una prima stagione senza titoli al Real (che l’anno scorso aveva vinto la sua Champions numero 15), e adesso, infine, pure la retrocessione del Caen.
Mbappé aveva comprato la squadra, su consiglio della madre-agente ufficiosa Fayza Lamari, per motivi sentimentali e di immagine: a inizio carriera, da ragazzino, il futuro campione stava per firmare a Caen, poi è andato al Monaco dove è esploso e poi al Psg.
Nel momento del passaggio a Madrid, comprare la gloriosa squadra normanna in difficoltà serviva a Mbappé per mostrare attaccamento alla Francia, e fiducia in un vivaio di giovani unico in Europa.
A febbraio Mbappé aveva incontrato i giocatori e aveva pronunciato un discorso pieno di buone intenzioni, facendo appello al «cuore che può spostare le montagne». Ma i tifosi accusano lui e la madre di avere abbandonato la squadra, in curva sono comparsi gli striscioni «Mbappé il Caen non è il tuo giocattolo» e «Fayza, i bifolchi sono nella m....». [...]
KYLIAN MBAPPE FUORI DA UNA DISCOTECA A STOCCOLMA
KYLIAN MBAPPE
kylian mbappe florentino perez
KYLIAN MBAPPE