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MERCI, VAR! LA FRANCIA BATTE L’AUSTRALIA 2-1 CON LE RETI DI GRIEZMANN E POGBA E RINGRAZIA LA TECNOLOGIA - PRIMA UN RIGORE COL VAR (PRIMA VOLTA IN UN MONDIALE), POI LA RETE DEL CENTROCAMPISTA DELLO UNITED CONVALIDATA GRAZIE ALLA GOAL-LINE TECHNOLOGY CONSENTONO AI FRANCESI DI GUADAGNARE I TRE PUNTI. MA I 'GALLETTI' HANNO DELUSO… - VIDEO

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Luca Bianchin per gazzetta.it

I ragazzi del 2018 hanno una grande amica: la tecnologia. La Francia dei ventenni, con coerenza, vince all’esordio mondiale grazie alla Var e alla goal line technology: 2-1 all’Australia con rigore di Griezmann e gol di Pogba. Il primo vantaggio è arrivato con un piccolo momento storico, il primo rigore da Var della storia dei Mondiali. Cunha, arbitro uruguaiano, ha usato l’aiuto da casa e la tv a bordo campo: non aveva visto che Risdon, in scivolata, aveva preso la caviglia di Griezou e non il pallone, glielo hanno segnalato e si è corretto. Meglio così.

 

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Il secondo vantaggio è nato da una doppia combinazione di Pogba con Mbappé e Giroud sfociata in un contrasto Pogba-Behich. Il pallone si è impennato, ha colpito la traversa dietro Ryan ed è atterrato pochi centimetri oltre la linea. Il buon Cunha, ancora un po’ in imbarazzo, ha guardato l’orologio che segnala i gol e ha convalidato. In mezzo il rigore del pareggio di Jedinak, gentile omaggio di Umtiti che ha alzato il braccio in area, neanche dovesse chiamare un cameriere. La palla gli è sbattuta addosso e il fischio dell’arbitro, questa volta in autonomia, è stato inevitabile.

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LA PARTITA — A Kazan atmosfera fredda e partita noiosetta. I giovani della Francia sono partiti forte, tutto qui. Mbappé ha cominciato con un tiro su assist categoria lusso di Pavard e un colpo di tacco, poi Griezmann ha calciato col destro da fuori area. Sembrava l’inizio di un 5-0 modello Russia, invece la partita è scesa di livello, animata giusto dalla tecnologia. Le occasioni sono state poche. Nel primo tempo una parata di Lloris su colpo di testa di Leckie deviato da Tolisso e un tiro di Lucas Hernandez. Nel secondo un cross di Risdon da destra e un paio di mezzi brividi francesi nel finale. Pochissimo materiale.

 

FRANCIA, TUTTO QUI? — La Francia, detto chiaro, non è sembrata una candidata alla vittoria. Oltre il risultato, oltre Umtiti e il suo controllo degli arti, ha lasciato tanti dubbi. Gioco spesso lento, difficoltà ad attaccare la difesa schierata, centrocampo a creatività limitata. L’attacco scuole elementari – Griezmann-Mbappé-Dembélé, 66 anni in tre – ha deluso senza mezzi termini e Deschamps ha abiurato a metà secondo tempo: fuori i due esterni, dentro Giroud e Fekir. Con i nuovi, e con lo juventino Matuidi per Tolisso, è cambiato il risultato, più che l’impressione generale.

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AUSTRALIA, TUTTO CUORE — I Socceroos invece beh… sono i Socceroos. Tecnica da squadra di bassa Serie A ma cuore grande come Ayers Rock. I gialli si sono messi a remare dal primo minuto e hanno sperato che prima o poi succedesse qualcosa, magari da palla ferma. L’occasione vera è passata al 17’ del primo tempo. Mooy ha calciato bene una punizione – non l’unica della sua partita – e Leckie ha girato in porta di testa: nonostante una pericolosa deviazione di Tolisso, Lloris si è salvato. Quando sei così, volenteroso ma limitato, devi sperare un po’ negli episodi e a Van Marwijk stavolta è andata male. Se la fortuna restituirà contro Danimarca e Perù, l’Australia ha una chance.

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