MESSI MALISSIMO - DISASTRO ARGENTINO: PERDE 3-0 CONTRO LA CROAZIA, E ORA RISCHIA L’USCITA DAI MONDIALI. DEVE SPERARE IN UNA VITTORIA DELLA NIGERIA PER NON RISCHIARE CHE CROAZIA E ISLANDA VADANO A BRACCETTO AGLI OTTAVI IN UN BISCOTTONE NELL’ULTIMA GARA - LEO FA DA COMPARSA - NELLA CROAZIA PARTITA SONTUOSA DEL MADRIDISTA MODRIC
VIDEO - GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Valerio Clari per www.gazzetta.it
A terra, a zero, piegata. Con un piede a Buenos Aires, lontanissima da Mosca, ma pure dagli ottavi. L’Argentina perde 3-0 con la Croazia, resta a un punto in classifica e ora deve sperare in una vittoria della Nigeria per restare in corsa, per non rischiare che Croazia e Islanda vadano a braccetto agli ottavi, all’ultima gara. I croati ci sono già, e a pieno merito: lottano, colpiscono, dietro mostrano difensori puntuali e che arrivano dappertutto. Modric e Rakitic sono centrocampisti che gli argentini si sognano, Dalic mette in campo una formazione molto più sensata di quella di Sampaoli.
COMPARSA — Come previsto, l’Argentina poteva accendersi solo con una gara da marziano di Messi, che invece fa la comparsa. Braccato da Brozovic, non sembra nemmeno "sbattersi" troppo per liberarsi. Sotto gli occhi di Maradona, Leo parte prima del fischio d’inizio con la faccia preoccupata e massaggiandosi la testa. La gara continuerà su quella falsariga: nessuno squillo, mai un dribbling, pochi palloni giocati. Il peso dell’Argentina sulle spalle non lo regge. Non stasera. Sulla gara, poi, pesa l’errore di Caballero. E’ lì che la gara svolta.
L’ORRORE — Non un errore, ma l’orrore: ottavo minuto della ripresa, Willy Caballero riceve un retropassaggio tutto sommato comodo da Mercado. Il portiere di riserva del Chelsea, 36 anni, scelto da Sampaoli (controcorrente) come titolare dopo l’infortunio di Romero, colpisce di prima, ma svirgola: la palla si alza e resta lì, dove è andato in pressione Rebic. Girata al volo, gol, Argentina sotto un treno: la Transiberiana.
MOSSE — L’Argentina era partita meglio che con l’Islanda, grazie a un nuovo assetto 3-4-2-1 che concedeva spazio sulle fasce, ma permetteva di creare più gioco. Il primo tempo vede una battaglia a suon di tackle, anche duri (Rebic rischia) e una occasione enorme per parte (Mandzukic di testa, Enzo Perez a porta vuota), il secondo vive poco, prima della volta emozionale dell’errore di Caballero. A quel punto il c.t. argentino rompe gli indugi e inserisce in rapida successione Higuain, Pavon e Dybala.
MODRIC SENTENZIA — Il Pipita costruisce l’occasione migliore per pareggiare: assist a Meza sulla parata chiude Rakitic su Messi. Gli juventini sembrano dare una mini-scossa, ma l’assetto è sbilanciato e concede molto alla Croazia. Quando mancano 10’ dalla fine Modric sentenzia il match: ha tempo di controllare al limite dribblare e inventare uno dei suoi tiri all’angolino basso. Rakitic su punizione prende anche una traversa, poi nel recupero completa un contropiede per il 3-0: i croati volano verso gli ottavi, Sampaoli raccoglie tristemente la giacca, lanciata via nel momento più caldo. Presto probabilmente sarà tempo di rimetterla in valigia.