GRANDE! IL MILAN RIESCE A KAKA’ GRATIS - IL BRASILIANO SI RIDUCE L’INGAGGIO E ALLE 12 ATTERRA A LINATE, EL SHAARAWI PRONTO AL DECOLLO

Da Corriere.it

Ricardo Kakà torna al Milan. Il brasiliano ha trovato nella notte a Madrid l'accordo con Adriano Galliani e attorno alle 12 atterrerà allo scalo privato di Linate per poi sostenere le visite mediche. Non è ancora chiaro in quale ospedale sosterrà le visite mediche il brasiliano che arriva a titolo gratuito dal Real Madrid e, secondo le prime indiscrezioni, ha accettato di ridursi l'ingaggio fino a 4 milioni di euro netti più bonus.

La decisione nella notte. A Madrid si è conclusa la missione di Adriano Galliani, che ha raggiunto l'accordo con il Real, per ottenere il cartellino del brasiliano a titolo gratuito, prima di proporre un biennale al giocatore e a suo papà Bosco Leite.

El SHAARAWY
«L'accordo con il Real Madrid è raggiunto, mi risulta che manchi solo l'intesa con Kakà», spiegava Allegri subito dopo la vittoria con il Cagliari: una partita che ha segnato il ritorno al 4-3-1-2 e potrebbe diventare l'ultima per El Shaarawy in rossonera. Mandato in campo negli ultimi due minuti più recupero, El Shaarawy non ha sfoggiato nemmeno un accenno di sorriso, anzi: la panchina e l'umore del giocatore possono essere considerati indizi che nelle ultime 24 ore di mercato tutto può succedere. Il Milan starebbe valutando un'offerta, e non è un caso che sia stato bloccato il trasferimento di Niang al Genoa.

«El Shaarawy non era il solo arrabbiato, lo erano anche gli altri in panchina: tutti devono mettersi a disposizione della squadra. Non c'è nessun caso El Shaarawy - ha minimizzato Allegri -. È stata una scelta tecnica, mi sono fidato più di Robinho perchè conosceva meglio questo modulo. Comunque Stephan ha lavorato bene in settimana e credo che abbia le qualità per attaccare la profondità senza palla».

ASTORI
Oltre a Kakà, farebbe comodo un rinforzo in difesa come Astori, lasciato in panchina dal Cagliari per la seconda volta di fila. «Il Milan? Bella domanda...», ha sorriso il centrale, lasciando San Siro. «Astori può essere utili a noi come a tutti, è uno dei difensori italiani più forti, ma al momento sono contento di quelli che ho», ha tagliato corto Allegri, pur bacchettando la sua retroguardia.

«È una vittoria importante ma abbiamo concesso un po' troppo al Cagliari in alcune occasioni - ha notato -: non si possono prendere gol così, ne abbiamo già presi tre evitabili fra Cagliari e Verona».

 

 

kaka KAKAKaka'adriano galliani milanAdriano Galliani

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…