1- IL MONDIALE DI NEYMAR E’ FINITO E ORA LA NAZIONALE BRASILIANA S’ATTACCA AL SAMBA 2- NELLA SEMIFINALE CONTRO LA GERMANIA L’ATTACCANTE DEL BARCELLONA NON CI SARÀ: NELLO SCONTRO CON ZUNIGA S’È FRATTURATO UNA VERTEBRA. E SARÀ COSTRETTO A UNO STOP DI 4-6 SETTIMANE. NON CI SARÀ NEANCHE THIAGO SILVA, SQUALIFICATO 3- I PADRONI DI CASA, GUFATI DA MEZZO MONDO, PERDONO LE DUE PEDINE FONDAMENTALI: LE UNICHE CHE FELIPE SCOLARI AVRÀ DAVVERO DIFFICOLTÀ A SOSTITUIRE 4- CONTRO I PANZER TEDESCHI, CHE CONTRO LA FRANCIA HANNO SVOLTO IL COMPITINO E HANNO VINTO SENZA PATEMI, I BRASILIANI DOVRANNO AFFIDARSI A QUEL PALO DELLA LUCE CHIAMATO FRED, AL NERBORUTO HULK E AD ALTRA BIGIOTTERIA CARIOCA: L’UNICO GIOIELLO TORNA A CASA

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Da “Corriere.it”

 

La festa brasiliana è rovinata. La squadra di Scolari batte la Colombia, conquista la semifinale contro la Germania (8 luglio a Belo Horizonte, ore 22 italiane), ma perde in un colpo solo il capitano Thiago Silva, che sarà squalificato, e soprattutto Neymar, uscito in barella per una ginocchiata di Zuniga: per la stella verdeoro c’è la frattura di una vertebra, che ovviamente mette termine al suo Mondiale. E alla clinica di Fortaleza dove O Ney è ricoverato il pellegrinaggio della torcida è iniziato subito dopo che si è diffusa la notizia.

 

Un mese di stop

Scolari era apparso molto preoccupato nel dopo partita e non recitava affatto. Le lacrime di Neymar, così diverse da quelle contro il Cile, erano di dolore vero e il trasferimento immediato a una clinica privata di Fortaleza ha emesso la diagnosi peggiore, con una prognosi di 4-6 settimane: Zuniga, per la cronaca, non è stato neanche ammonito dallo spagnolo Velasco

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Cuore e ginocchio

Adesso la Seleção, andrà reinventata: evidentemente è il destino di una squadra imperfetta, ma orgogliosa e determinata, quello di soffrire sempre. Anche contro la Colombia. Nonostante un avvio sprint: dopo 7 minuti Thiago Silva va in gol di ginocchio sugli sviluppi di un corner, come David Luiz col Cile. Il capitano, discusso per il suo atteggiamento per alcuni pavido durante i rigori agli ottavi, sfoga la sua rabbia con un urlo liberatorio. Ma anche con una sciocchezza: il fallo in attacco che farà poco dopo sul portiere Ospina lo costringerà a saltare la Germania per squalifica.

 

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Falli e polemiche

Il Brasile gioca meglio delle altre partite, o almeno ci mette molta più intensità: 31 falli alla fine sono la dimostrazione di una partita vinta a centrocampo, almeno fino a che Paulinho e Fernandinho hanno tenuto. La Colombia, quasi intimorita nel primo tempo dall’aggressività brasiliana (59 a 41 il possesso palla), può comunque recriminare: prima del 2-0 di David Luiz con una bellissima punizione, viene annullato il pareggio in mischia di Yepes tra le polemiche.

 

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Lacrime vere

James Rodriguez riesce almeno a segnare il sesto gol su rigore concesso per fallo di Julio Cesar (solo ammonito) su Bacca. Ma al fischio finale «El Bandido» scoppia in lacrime per l’eliminazione. Quelle di Neymar e del Brasile per la perdita del suo uomo guida però sono davvero incontenibili. Riprendersi emotivamente e ripensare la squadra in vista della semifinale coi tedeschi non sarà facile.

 

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«Non volevo fargli male»

Si difende intanto Juan Camilo Zuniga, difensore della Colombia e del Napoli: «Si è trattato di un'azione normale. Non avevo certo intenzione di fargli del male - ha assicurato Zuniga alla rete televisiva Globo - Sul campo do tutto per la maglia del mio paese, ma senza mai la volontà di ferire un avversario. Ci sono stati contrasti duri, ma i brasiliani non erano da meno - ha aggiunto Zuniga - È normale. Certo non sono intervenuto con la volontà di fratturargli la colonna. È una cosa molto triste. E spero che con l'aiuto di Dio non sia qualcosa di più grave, perché tutto il mondo sa che è un grande talento per il Brasile».

 

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