elena fanchini 3

IL MONDO DELLO SPORT PIANGE ELENA FANCHINI: LA SCIATRICE SE NE VA A 37 ANNI PER UN TUMORE. NEL 2017 L’ULTIMA GARA, NEL 2018 AVEVA RINUNCIATO ALLE OLIMPIADI PER LA MALATTIA – DISSE: “STO PRENDENDO ISPIRAZIONE SOPRATTUTTO DELLA VICENDA DI ACERBI”. IN OCCASIONE DEL RECENTE SUCCESSO DI GENNAIO A CORTINA, SOFIA GOGGIA LE AVEVA DEDICATO L’IMPRESA LA RISPOSTA: “MI HAI REGALATO UN SORRISO”

Alberto Dolfin per il Corriere dello Sport

 

ELENA FANCHINI 2

Nel corso della sua travagliata carriera aveva saputo rialzarsi  più volte grazie soprattutto al sostegno delle sorelle Nadia e Sabrina  A gennaio, dopo la vittoria a Cortina, la Goggia le aveva dedicato   l’impresa e lei aveva risposto: «Mi hai regalato un sorriso» 

 L’ultima gara  nel 2017 Nel 2018 aveva rinunciato alle Olimpiadi per la malattia. Elena Fanchini si è spenta nella sua casa di Solato in provincia di Brescia, si è dovuta arrendere al tumore che aveva sconfitto ma che la scorsa estate si era ripresentato con una recidiva.

 

Nata a Lovere il 30 aprile 1985, sorella maggiore di Nadia e di Sabrina, Elena in carriera ha vinto un argento nella discesa libera a Bormio ai Mondiali del 2005 quando, a nemmeno 20 anni, arrivò seconda alle spalle di Janica Kostelic. Una carriera in cui non sono mancati gli infortuni, dai quali si era sempre rialzata. La sua ultima gara il Superg di coppa in Val d’Isere nel 2017.

 

  U n fulmine a ciel sereno in un giorno di festa per l’Italsci. In serata, arriva quella notizia che spegne i festeggiamenti azzurri per il fresco oro di Marta Bassino in superG a Meribel e riempie il cuore di tristezza per l’addio di un’altra donna jet che per tanti anni abbiamo celebrato: ad appena 37 anni, Elena Fanchini si è spostata a sciare sulle nuvole.

ELENA FANCHINI 2

 

Lutto per la Fisi e per tutto lo sport italiano in seguito alla scomparsa di un’atleta che fin che ha potuto ha vissuto sulla neve, facendo ciò che più amava, a dispetto delle tante prove a cui l’ha sottoposta a causa degli infortuni. Nel corso della travagliata carriera, Elena ha saputo rialzarsi più volte e, grazie anche alle sorelle Nadia e Sabrina sempre al suo fianco a condividerne la passione, si era issata anche sul gradino più alto del podio per due volte in Coppa del Mondo, a distanza di quasi un decennio una dall’altro, sempre nell’amata discesa: prima nel dicembre 2005 a Lake Louise, ancora davanti a tutte nel gennaio 2015 a Cortina. Sulle nevi italiane, si era tolta anche la soddisfazione di conquistare un argento mondiale, sempre nella libera, a Bormio 2005. 

 

Così ci raccontava, quando pensava di esserne finalmente guarita, la scoperta del tumore che le aveva spento il sogno olimpico di PyeongChang 2018: «All’inizio mi sono comportata come se fosse un infortunio fisico e dovessi recuperare il più in fretta possibile. Addirittura, ho subito chiesto al medico se potevo andare all’Olimpiade in Corea del Sud. Poi, ho capito che sarebbe stata più lunga ed è cominciata la trafila tra radioterapia, interventi, recupero e chemioterapia. Col passare dei mesi, mi sono accorta che era completamente diversa. Ho preso ispirazione soprattutto della vicenda di Acerbi. Al tempo stesso però, ho cercato di pensare a me stessa e a guarire nel miglior modo possibile. Quando ero debole e non potevo fare niente, mi mancava soprattutto vedere i miei cuginetti perché bastavano pochi minuti con loro per ricaricare le batterie. I bambini sono così, senza accorgersene, ti trasmettono un’energia incredibile». 

 

 

ELENA FANCHINI 2

Anche lei in quanto a energia non scherzava affatto ed era un modello anche per le atlete che vediamo oggi sfrecciare sui pendii francesi. Si era ripresa ed era tornata a sciare, con il sogno persino di riaffacciarsi in Coppa del Mondo. L’ennesimo infortunio (rottura del perone) nel novembre 2018, questa volta in allenamento, l’aveva costretta a dar l’addio tra le lacrime. Nel dicembre del 2021, commentando su queste pagine la vittoria dell’amica Sofia Goggia a Lake Louise a 16 anni di distanza dal suo successo sulla stessa pista, la incoronava così: «È semplicemente un gradino sopra le altre, sa fare velocità come nessun’altra. L’ho vista crescere e le ho sempre voluto tanto bene. Poi, adoro le sue discese al cardiopalmo, sempre a limite. Già quando era una ragazza la guardavamo sempre col fiato sospeso, mai tranquilli». 

 

elena fanchini

Un amore ricambiato perché, in occasione del recente successo di gennaio a Cortina, la finanziera bergamasca aveva dedicato l’impresa alla guerriera bresciana (che le aveva risposto «Mi hai regalato un sorriso»), tornata a lottare contro quel nemico invisibile che ce l’ha portata via troppo presto.

Anche in un momento così triste per tutto il mondo della neve, Elena sarà una fonte d’ispirazione per la campionessa olimpica di PyeongChang, che certamente la porterà giù con lei nella picchiata iridata di sabato, con l’intenzione di dedicarle un’altra impresa. Il sorriso, che mai ha lasciato le sue labbra anche nei momenti più difficili, è il regalo più bello che chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerla si porterà per sempre dentro il cuore.

elena fanchinielena fanchiniELENA FANCHINI 3

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…