“IL RITORNO ALLA PRESIDENZA FERRARI? SAREBBE L’UNICA SOLUZIONE PER TORNARE A VINCERE UN MONDIALE…” – MONTEZEMOLO ALL’ANIENE IRONIZZA E DIFENDE LA ROSSA: "IN RUSSIA HO VISTO UNA FERRARI MOLTO FORTE MALGRADO LA MANCATA VITTORIA" – VETTEL E LECLERC SONO INGESTIBILI? L’ULTIMA INCOMPRENSIONE CON CHARLES MAGNO SPINGE SEB VERSO IL RITORNO ALLA RED BULL – TRA I POSSIBILI SOSTITUTI... - LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Foto di Luciano di Bacco per Dagospia
“Il ritorno alla presidenza Ferrari? Sarebbe l’unica soluzione per tornare a vincere un Mondiale…” Il presidente più titolato della storia del Cavallino con i suoi 19 Mondiali (11 piloti e 8 costruttori) Luca di Montezemolo è in vena di battute al circolo Canottieri Aniene. L’occasione per riportarlo a parlare della Rossa è la presentazione del libro di Umberto Zapelloni “Ferrari. Gli uomini d'oro del Cavallino” con la prefazione di Piero Ferrari, figlio del Drake che nel volume ricorda la visita di Giovanni Paolo II a Maranello il 4 giugno 1988, la richiesta di papa Wojtyla appena sceso dall’elicottero (“Ma non c’è una Ferrari?”) e il giro su una 'Mondial Cabriolet' per salutare i fedeli. Da “Ciccio” Ascari al “Santo bevitore” Raikkonen, nel libro si raccontano avventure e prodezze dei 9 piloti che hanno conquistato almeno un titolo con la Ferrari.
C’è Gianni Agnelli che esulta nel 1975 quando Lauda riportò la Rossa a vincere un mondiale dopo 11 anni di digiuno (“Un grande beneficio per l’industria italiana”) e l’epopea di Schumi con i 5 titoli consecutivi. E oggi? “In Russia ho visto una Ferrari molto forte nelle prestazioni malgrado la mancata vittoria. Leclerc aveva ottenuto la pole, Vettel ha fatto dei grandi giri in gara”, rimarca Montezemolo. "Chi vedo bene al posto di Vettel il prossimo anno? Montezemolo. Sta andando molto forte"…
VETTEL-FERRARI, TIRA GIÀ ARIA DI DIVORZIO
Stefano Mancini per "la Stampa"
Lo ricorderemo come «patto di Sochi»: era l' accordo, non rispettato o non capito, tra Charles Leclerc e Sebastian Vettel per finire 1° e 2° nel Gp di Russia. L' uno avrebbe dovuto aiutare il compagno a passare in testa al via, l' altro avrebbe poi dovuto restituirgli la posizione. La prima parte dell' intesa è stata rispettata alla perfezione, la seconda no. Leclerc si aspettava una restituzione immediata, Vettel prendeva tempo («Se avessi rallentato per farlo passare, mi sarei esposto all' attacco di Hamilton»). La lite via radio con il box non ha avuto conseguenze sul risultato, perché lo scambio di posizioni è arrivato al pit stop e poco dopo Vettel si è ritirato per un guasto al sistema ibrido. Ma le ricadute sul rapporto fra i due piloti rischiano di essere pesantissime e di portare al divorzio Vettel-Ferrari a fine stagione, con un anno di anticipo sulla scadenza del contratto.
Marko: «Lì non ha più futuro» Esiste un precedente: a Monza Vettel aiuta Leclerc ad andare in pole porgendogli la scia, ma non viene ricambiato e si arrabbia. Leclerc se la caverà sostenendo di aver fatto il possibile. Il caso Sochi è più grave: implica che Leclerc non si fiderà più del compagno di squadra. La Ferrari può permetterselo in questo finale di stagione che fa da passerella al 6° titolo di Lewis Hamilton. Lasciare liberi i piloti è la via più semplice per chiudere il 2019 con altri successi.
Poi c' è un futuro da preparare. Sul circuito di Sochi, per il quarto Gp di fila, la Rossa è stata la macchina più veloce, e tutto lascia pensare che sarà competitiva anche il prossimo anno. Il team principal Mattia Binotto non può permettersi di perdere punti per gestire le liti tra i suoi uomini. La Ferrari del 2020 non sarà come la Mercedes imbattibile che lasciava litigare Hamilton e Rosberg. Vettel soffre la concorrenza di Leclerc e sta cercando un piano B. Ci sono stati contatti con la Red Bull, un ritorno alle origini è qualcosa in più di un' ipotesi. Helmut Marko, consulente del team austriaco, ha commentato così: «A Sochi la Ferrari ha deciso di puntare sulla macchina più lenta. Non c' è un futuro lì per Sebastian». La Red Bull fa correre solo piloti del vivaio, Vettel lo è stato. In caso di divorzio, la Ferrari ha due soluzioni: Nico Hulkenberg, in scadenza con la Renault, e Daniel Ricciardo, anche lui pilota Renault.
Entrambi erano stati opzionati in passato dal Cavallino, sono veloci e accetterebbero un ruolo di numero 2 al fianco di Leclerc. Le trattative sono in corso.
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