mourinho friedkin

E MOU SO’ CAZZI! CINQUE PUNTI E TRE SCONFITTE NELLE PRIME SEI GIORNATE. IL POKER DEL GENOA APRE LA CRISI DELLA ROMA. DIFESA IMBARAZZANTE CON N’DICKA CHE SBAGLIA TUTTO, PAREDES IN MODALITA’ TARTARUGA, PELLEGRINI E DYBALA NON PERVENUTI – ZAZZARONI: “LA PROPRIETA’ DEVE RIAVVICINARSI A MOU. UN MODO C’È: E CHI VUOLE INTENDERE INTENDA”. COME DAGO DIXIT, O I FRIEDKIN GLI RINNOVANO IL CONTRATTO O LA STAGIONE E’ GIA’ FINITA…

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

MEME SULLO SPOT DELL ESSELUNGA E LA SCONFITTA DELLA ROMA CON IL GENOA -

 

Se questa non è la prima crisi della gestione Mourinho, le somiglia parecchio. Cinque punti su 18 non sono da Roma, né da lui, figuriamoci tre sconfitte nelle prime sei. Ma è la prestazione di Marassi, nel suo complesso, a risultare davvero sconcertante. Perché buttarsi via così?

 

Perché quell’orribile primo tempo? Una frazione in cui due incursioni del Genoa hanno prodotto altrettanti gol, uno svantaggio apparentemente irrecuperabile anche dopo la rete di Cristante. La Roma non può permettersi cadute del genere, prestazioni simili, fasi di non-gioco senza senso: nessun movimento in funzione dell’apertura di spazi accessibili, tutti fermi sul posto e nessuno in grado di assumersi una responsabilità che sia una, uno stucchevole giropalla tra centrali che permetterebbe a qualsiasi avversario di organizzare una buona fase difensiva.

mourinho

 

Malissimo dietro, male in mezzo e ovviamente in avanti, ieri. Anche Pellegrini e Dybala sono tra i principali colpevoli: rappresentano la qualità, lo squilibrio, lo strappo, la soluzione. Eppure si sono limitati all’ordinario quando l’ordinario non bastava.

 

La ripresa è stata il solito inseguimento del risultato impossibile, tra l’altro con una retroguardia che Mourinho non si merita: fuori Smalling e Llorente per infortunio e Mancini per scelta, fine dei centrali: la linea Kristensen Cristante N’Dicka Spinazzola aveva qualcosa di paradossale. Di vuoto. E il campo l’ha confermato. Disperante il finale: Mourinho ha tentato tutti gli azzardi possibili, come in passato quando la qualità individuale non gli difettava. Gli è andata malissimo.

 

mourinho friedkin

In condizioni normali servirebbe il pieno sostegno della proprietà, forma e sostanza e fiducia: ma questa Roma è una società piena di anomalie e incongruenze. Dalla prima crisi della sua ultima stagione, Mourinho dovrà uscire da solo, come sempre, abbandonando la singolare e fuorviante sfida con se stesso anticipataci qualche settimana fa. Mourinho non può essere diverso da Mourinho. Mourinho deve ritrovare subito il sorriso, quella luce, quella carica che è sempre riuscito a trasmettere alle proprie squadre e alla tifoseria. Mourinho deve alzarsi dalla panchina e l’America deve riavvicinarsi a lui, se vuol fare calcio. Un modo ci sarebbe, c’è: e chi vuole intendere intenda.

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