mourinho

MOURINHO MEJO DI AUGUSTO! ROMA NON HA PIÙ BISOGNO DI UN NUOVO SINDACO: HA TROVATO UN IMPERATORE - ALLA ROMA DI RANIERI MOU RINFACCIÒ "ZERO TITULI", CREANDO UNA MALEDIZIONE DECENNALE CHE ORA GLI TOCCA SFATARE. MA COME INSEGNA VERDONE L'AMORE E' ETERNO FINCHE' DURA. PROVA A SBAGLIARE TRE PARTITE DI FILA A ROMA E ASCOLTA BENE LE RADIO: "A MURI', FACCE ZORO!" 

Gabriele Romagnoli per la Repubblica

 

Roma non ha più bisogno di un nuovo sindaco: ha trovato un imperatore.

MOURINHO

O se volete buttarla sul religioso: un terzo papa, straniero pure questo, che già oscura l' argentino e il tedesco. Andando ancor più in là e divinando il cielo, José Mourinho in giallorosso è uno e trino: un colpo mediatico, un matrimonio perfetto, un possibile disastro per tutti.

 

Il colpo è da ko su un ring nel quale balzellava l' Inter campione, con la Juve alle corde e il Milan sceso a rifiatare nella sala vuota. E mo' te la do io la Superlega, ti strappo lo scudetto, mi prendo il pallone e ti sporco pure l' album dei ricordi. Quelli non hanno fatto in tempo a risollevare la reliquia del triplete che il santo patrono scende e cambia città. Quando era mai successo? Con Conte a Milano. Con Sarri a Torino. È la sceneggiatura di A letto col nemico : evoca vittorie in campionato e invoca il "non c' è due senza tre".

MOURINHO GAZZETTA

 

La Roma che ha odiato l' americano Pallotta, da ieri adora il suo connazionale Friedkin, un decisionista, un uomo forte che ne ha portato un altro: l' uomo forte al quadrato, il sogno masochista della capitale sdraiata. Altro che lo Spalletti ter: una scossa di defibrillatore sul corpaccione malato, col campionato buttato e la coppa svanita. Non a caso, alla vigilia di una partita già persacontro lo United, cheMourinho a quella coppa portò. Lui che alla Roma di Ranieri e «grandissimi giocatori » rinfacciò «zero tituli», creando una maledizione decennale che ora gli tocca sfatare. Per il tifoso è come l' avesse già fatto, perché ieri è sempre domani, fa l' amore col presente a occhi chiusi, immaginando il futuro e chiamandolo col suo nome: José! Nel tempo libero lui studia i leader: politici, religiosi, ma soprattutto criminali.

 

i meme su mourinho alla roma 6

Gli sussurra il Libanese: «Pijamose Roma». Risponde sardonico: « Pijamose tutto! ». Ora non importa più se si perde il prossimo derby,se si mandalaLazio inChampions,orasihafede: se spera de vive n' artro po'.

 

Il matrimonio è dunque ideale. Si sposano una tifoseria delusa, ma con una propensione incontenibile al sogno e un illusionista che sa farlo apparire. Mourinhoviene dal nulla e si piazza davanti a tutto e tutti. Non è mai stato un gran calciatore, a un certo punto si sono accorti che c' era un tizio in più in panchina, poco dopo era il solo.

 

In questo somiglia a Sacchi: la differenza è che Arrigo ha inventatoungioco, lui un personaggio: se stesso. Come i migliori maghi attira l' attenzione mentre le cose decisive accadono altrove. Sa adattarsi ai tempi e ai luoghi.

 

i meme su mourinho alla roma 4

È sempre stato romano e romanista, doveva soltanto scoprirlo. Quel daje gli ribolliva dentro, stava cercando la traduzione. Riporterà il Colosseo al centro del villaggio. La strategia della tensione che carica la quotidianità di Roma è il suo modus vivendi. Scriveva Ludwig Wittengstein: «La maniera di risolvere il problema della vita è vivere in mododafar scomparire ilproblema ». Lui vive evocandolo, conferendogli una staturasmisurata rispetto alla realtà, così che superarlo sembri una missione impossibile eppur compiuta. Nei miracoli crede fermamente, come crede in Dio, patria e famiglia. A Catania, uscendo dal campo, diede a un disabile una medaglietta della madonna di Fatima ricevuta dalla moglie e conservata per anni. Che triade: il santuario religioso, nella terra natia, consacrato dalla visita della consorte. In hoc signo vinces . Vincerà?

mourinho

 

Il disastro è un' ombra ostile che cammina al contrario: si allunga a ridosso dell' oscurità. Mourinho cominciava a vedere i titoli di coda, dopo gli inattesi esoneri. Come Norma Desmond, voleva schivare il viale del tramonto proclamando d' esser sempre grande, a essere diventato piccolo è il calcio. Gli serviva dunque un teatro all' altezza delle ambizioni e quale più di Roma? Da qui all' eternità son due semafori e una svolta. Pericolosa. Ci sono cose che lui non sa della città e viceversa. Lo scopriranno solo vivendo, ma non è detto che sarà un sacco bello. José ha imparato, dall' unica volta in cui, ai tempi del Portogallo, una sua scappatella finì sui giornali, a blindare la propria esistenza. A Milano era tutto casa e campo. Viveva ai margini, in una situazione scelta dalla moglie invisibileche lo accompagna dall' adolescenza. Localizzato in un ristorante, non ci andò più. Dei suoi tragitti fuori rotta, non parlò neppure il navigatore. Distrasse agitando altri fantasmi, ingigantendo avversari, amplificando la voce dei nemici.

mourinhomourinho

 

A Roma, come ha scoperto Friedkin jr, anche i muri hanno macchine fotografiche e i limoni è meglio tenerli in frigo. Se vuoi esser lupo con la Lupa, cambia anche il vizio, non solo il pelo. Mourinho è ingrigito, non vincere toglie luce dagli occhi. È pronto a ricominciare, darà sicuramente ottimi titoli a siti e giornali, ma tituli alla Roma? Se pensa che, partendo da quel che trova, sia facile migliorare e conquistare tutti, l' illuso stavolta è lui. Come insegna Verdone: l' amore è eterno finché dura. Prova a sbagliare tre partite di fila e ascolta bene la radio: «A Muri' facce Zoro! ».

Jose Mourinhomourinho

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