“MOURINHO-OUT” - IN CRISI IN PREMIER, A RISCHIO IN EUROPA LEAGUE DOPO LA SCONFITTA CON IL FENERBAHCE, LO SPECIAL ONE HA PERSO IL TOCCO MAGICO - UN GRUPPO DI TIFOSI DEL MANCHESTER VORREBBE CACCIARLO E STA PENSANDO DI FAR SVENTOLARE LO STRISCIONE #MOURINHOOUT - FOLLIA IBRA: METTE LE MANI IN FACCIA ALL'EX ROMANISTA KJAER
Simona Marchetti per “gazzetta.it”
Una sconfitta ogni 2,33 partite delle ultime 42 disputate come allenatore: c'erano una volta gli imbattibili squadroni di José Mourinho, che affrontavano tutte le gare come se fossero finali di Champions League e non mollavano mai. Oggi invece c'è il Manchester United che, per stessa ammissione del tecnico portoghese, contro il Fenerbahçe a Istanbul ha giocato "come se stessimo disputando un'amichevole estiva, perché una squadra che prende gol dopo due minuti significa che non è mentalmente pronta, che non è concentrata, quindi è tutta colpa nostra. Il calcio non è solo qualità, ma anche sforzo e impegno, è giocare al limite e dare tutto in campo".
Cosa che i turchi hanno fatto e i Red Devils no. "So che siamo in un momento di fragilità e che non segniamo abbastanza - ha proseguito uno sconfortato Mou - ma in momenti come questi dobbiamo essere mentalmente più forti e approcciare le partite meglio di come abbiamo fatto".
Ovvero, evitando la dormita iniziale che ha permesso ai turchi di passare in vantaggio con la rovesciata di Moussa Sow, mettendo così la partita tutta in salita. "Quello che mi ha deluso più di tutto è che, avendo una grande esperienza contro le squadre turche, visto che le ho già affrontate diverse volte in passato, avevo spiegato ai giocatori cosa aspettarsi e di dimenticare la facile vittoria dell'Old Trafford, perché quando vieni in Turchia è tutta un'altra storia".
NIENTE SQUALIFICA PER IBRA — E invece i suoi non lo hanno ascoltato per niente e ora lo United è terzo nel girone dietro a Feyenoord e Fenerbahçe e deve vincere le ultime due gare per qualificarsi. Non bastasse, nella notte di Istanbul si è pure fatto male Paul Pogba e Zlatan Ibrahimovic (entrato a sostituire proprio il francese al Sukru Saracoglu Stadium) continua a non azzeccarne una e il suo nervosismo è apparso evidente in occasione della rissa a bordo campo con Simon Kjaer, con quest'ultimo che nel dopo partita lo ha definito "un arrogante", minimizzando però l'accaduto come "parte del gioco".
Fortuna per Ibra che il quarto uomo abbia visto tutto e, dopo essere intervenuto per dividere i due giocatori, abbia deciso che non fosse necessario alcun provvedimento: in questo modo lo svedese ha evitato sanzioni retrospettive dall'Uefa.
IPOTESI SCHWEINSTEIGER — Con queste plumbee premesse, non sorprende che al rientro a Manchester alle 3.30 di questa mattina i giocatori dello United avessero delle facce da funerale, mentre i tifosi sfogavano la loro rabbia sui social, in attesa di farsi sentire allo stadio. O meglio, farsi leggere, visto che il gruppo che si cela dietro all'account twitter @GetMourinhoOut (si definisce "un gruppo di supporter di lungo corso che vuole che Mourinho venga licenziato prima che faccia troppi danni") sta pianificando di far sventolare lo striscione #MourinhoOut sull'Old Trafford durante la sfida contro l'Arsenal.
In questo clima da tregenda, Mourinho deve anche pensare al campionato, perché quegli 8 punti di distacco dalle tre di testa (Manchester City, Arsenal e Liverpool) non si possono proprio vedere. Ed ecco che, complice la probabile assenza di Pogba per infortunio e quella certa di Ander Herrera per squalifica, Mourinho potrebbe fare di necessità virtù richiamando Bastian Schweinsteiger, dopo averlo riammesso agli allenamenti con la prima squadra proprio questa settimana.
Un'ipotesi azzardata dal Sun che, però, scrive anche che il club sarebbe pronto a pagare 10 milioni di sterline al tedesco purché si levi di torno a gennaio. Incongruenze mediatiche, d'accordo. Ma con la confusione (anche tattica) che regna in casa United, non c'è da aspettarsi nulla di diverso.