mughini parietti collovati

LA VERSIONE DI MUGHINI – “LE DONNE NON CAPISCONO DI CALCIO”, CON QUELLA BATTUTACCIA FULVIO COLLOVATI HA COLTO IL BERSAGLIO. NEI SET DI CIASCUN CANALE TELEVISIVO DOVE SI PARLA DI CALCIO, E A PARTIRE DAL MOMENTO IN CUI ALBA PARIETTI MISE IN MOSTRA IL MEGLIO DI SÉ STESSA, C’È SEMPRE UNA RAGAZZA CHE SFODERA LE COSCE MA MAI UN’EMOZIONE SULLE GRAN COSE DEL FOOTBALL. FOSSI UNA DONNA MI SENTIREI OFFESA DALLE COMPARSATE DI QUELLE FANCIULLE… - VIDEO

Giampiero Mughini per Dagospia

 

fulvio e caterina collovati

Caro Dago, eccomi che accorro in difesa dei miei amici Fulvio e Caterina Collovati. Partiamo dall’inizio. Quando lessi della battutaccia pronunziata in Tv da Fulvio, e cioè che “le donne non capiscono di calcio” (una battutaccia che io non avrei mai pronunziato, seppure ami le battutacce) pensai che Fulvio aveva colto il bersaglio. Beninteso nell’essere la sua una battutaccia, una semplificazione all’estremo, uno schiamazzo sarcastico, un voler pungere con il sorriso sulle labbra. Quando ho incontrato Caterina in un set televisivo, le ho detto di salutarmi e abbracciarmi Fulvio, il campione della più bella serata della mia giovinezza, l’estate del 1982

giampiero mughini

 

In che senso Fulvio aveva le sue ragioni nel pronunciare quella battutaccia? Non certo nel fatto che il cento per cento delle donne non sono in grado “di capire” il calcio, una tale porcata da non doversi neppure prendere in discussione. Neppure un istante. Ilaria D’Amico sa raccontare e spiegare i romanzi del football con eleganza. L’attrice romana Cristiana Capotondi, che è stata più volte una mia coinquilina nei set televisivi Mediaset, in fatto di calcio ne sa una più del diavolo. La mia vecchia amica Emanuela Audisio scrive di calcio e di qualsiasi altro sport (su “Repubblica”) con una grazia narrativa degna di Ernest Hemingway. Potremmo continuare a lungo.

 

collovati

Dov’è allora la verità che sta dentro la battutaccia di Fulvio? Che in effetti, almeno storicamente parlando e per quel che è di tre o quattro generazioni femminili, tra il calcio e la sensibilità femminile diffusa c’è stato come un muro impenetrabile. La comprova ce l’ho in casa. Con Michela posso ragionare e vivisezionare un film, una mostra di fotografie, un libro di letteratura americana, una serie televisiva, una canzone di Giorgio Gaber, un oggetto di design che porta la firma di Gaetano Pesce o Ettore Sottsass, gli abiti dello stilista giapponese Yoshij Yamamoto, il menu di un ristorante che predilige la “nouvelle cuisine”, ma mai mai mai ho potuto ragionare di quel che era successo in una partita della Juve. Mai.

michela e giampiero mughini

 

Non che io in privato parli sovente di calcio - lo faccio solo in pubblico, quando mi pagano - ma qualche volta ci vuole eccome. Dopo il 3-0 inflitto dalla Juve all’Atletico Madrid, dopo quel rigore provocato da una vertiginosa discesa offensiva di Bernardeschi, di ragionarne un tantino ne avevo voglia. L’ho fatto. Gli occhi e il volto di Michela esprimevano il vuoto assoluto. Non le arrivava niente, lei non vuole che le arrivi qualcosa.

fulvio collovati

 

Le traversie del football non la interessano, punto e basta. E così, assolutamente così, era ed è stato di amiche mie coltissime e intelligentissime. Solo che quella mischia tra uomini, quei tackle furibondi, quei comparti difensivi che si muovono armonici a opporsi alle manovre avversarie, le sterzate di Messi quando supera in dribbling tre o quattro avversari, la fulmineità di un contropiede, le mirabilie geometriche dei calci di punizione di Platini o Mihajlovic, l’essenza stessa della competizione agonistica dove sono il gioco e i muscoli e la testa e la volontà di vincere, tutto ciò sbatte contro la muraglia della fortezza femminile.

 

alba parietti

E del resto ci sono lì mille indizi a confermarlo. Uno su tutti. Nei set televisivi di ciascun canale televisivo dove si sta parlando di calcio, e a partire dal momento in cui Alba Parietti mise in mostra il meglio di sé stessa, c’è sempre una ragazza. Novantanove volte su cento è una ragazza che si siede, sfodera le cosce, accavalla le gambe un paio di volte, mai una volta che dai suoi occhi traluca un’emozione relativamente alle gran cose del calcio di cui stiamo discutendo. Mai. Fossi una donna mi sentirei offesa dalle comparsate di quelle fanciulle.  Beninteso non che loro rappresentino tutta intera la metà del cielo. Solo una parte. Molto consistente. Ciao, Fulvio

fulvio caterina collovatifulvio e caterina collovaticaterina collovatigiampiero mughini michela pandolficaterina collovatiCOLLOVATI giampiero mughini

 

giampiero mughini michela pandolfigiampiero mughini e michelamichela e giampiero mughinigiampiero mughini con la moglie michelacaterina collovati giancarla rondinelli vittoriana abbate

GIAMPIERO MUGHINI

Ultimi Dagoreport

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?