LA VERSIONE DI MUGHINI – LA JUVE BATTE IL MILAN E TORNA IN CORSA: ORA E’ A MENO 7 DAI ROSSONERI - "HO CAPITO STASERA PERCHÉ LA JUVE CERCAVA FEDERICO CHIESA DA ALMENO DUE ANNI. HA FATTO DUE GOL, UNO PIÙ BELLO DELL’ALTRO. E SENZA DIRE CHE L’UNICO GOL DEL MILAN È NATO DA UNA SVISTA COLOSSALE DELL’ARBITRO. HO L’IMPRESSIONE PERÒ CHE I DIRETTORI DI GARA PREFERISCANO SBAGLIARE CONTRO LA JUVE CHE NON A SUO FAVORE. FORSE PERCHÉ SONO SUGGESTIONATI DALLE INTEMERATE DI PAOLO ZILIANI, UN INFLUENCER DI TALE AUTOREVOLEZZA CHE AL SUO CONFRONTO LA CHIARA FERRAGNI È NIENTE.." – VIDEO
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Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, a un giornalista della “Gazzetta dello sport” che ieri mi ha chiesto di sintetizzare in una sola frase quel che mi aspettavo dal Milan-Juve di stasera, avevo risposto che mi aspettavo che “Dio ce la mandasse buona”. Per fortuna della Juve e del torneo è andata così.
Con quella mia frase volevo dire che la partita si presentava male. Il Milan giocava in casa, anche se senza pubblico il fattore campo pesa poco. Gli bastava tuttavia un pareggio per mantenere il distacco apparentemente abissale di 10 punti sulla carta e comunque di 7 punti reali. E’ vero che mancava di parecchi giocatori cruciali, non solo di Ibra, ma nelle ultime partite aveva dimostrato di essere una macchina talmente perfetta da poterne fare a meno: una squadra compatta, giovane, in cui tutti aiutano tutti.
Ebbene Dio ce l’ha mandata bene per quello che io volevo dire con quel mio auspicio. Che la Juve in campo fosse la Juve, che avesse l’uomo o le giocate che risultassero decisive, e non necessariamente che quell’uomo fosse il sempiterno Ronaldo. Quell’uomo e quelle giocate ci sono state. Il suo nome è Federico Chiesa, è figlio d’arte, ha appena 23, ho capito stasera perché la Juve lo cercava ossessivamente da almeno due anni. Ha fatto due gol, uno di destro e uno di sinistro, uno più bello dell’altro. Ha stampato sul palo un terzo e bellissimo tiro.
Quando partiva in velocità per il Milan erano sempre guai. Ha potenza, velocità, sa dribblare. Sul suo 2-1 era evidente che il Milan non ce l’avrebbe fatta a risalire perché a quel punto la Juve è in grado di scaraventare in campo delle riserve che sono in realtà dei fuoriclasse. E’ singolare che nessuno finora abbia detto di McKennie (suo il terzo gol) che ricorda il Vidal dei suoi tempi migliori: rocciosissimo nella fase difensiva, perforante quando si protende in avanti a imboccare il tempo giusto per mandarla dentro.
E senza dire che l’unico gol del Milan è nato da una svista colossale dell’arbitro, il quale ha lasciato passare come se niente fosse una memorabile ciancata con cui un milanista ha mandato per le terre un omone da 1,86 quale Rabiot. Il gol del Milan in contropiede è nato dritto dritto da quella ciancata. Allucinante.
Per carità, gli arbitri sbagliano ed è umano che sia così. Ho come l’impressione però che a questo punto della storia del calcio italiano preferiscano sbagliare contro la Juventus che non a suo favore, come avveniva in passato. Forse perché sono suggestionati dalle intemerate di Paolo Ziliani, un influencer di tale autorevolezza che al suo confronto la Chiara Ferragni seppure in bikini è niente, proprio niente. Buon torneo. Cari amici.
GIAMPIERO MUGHINI
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