lorenzo musetti

IL MIGLIOR DJOKOVIC DELLA NOSTRA VITA - MUSETTI IMPRESSIONATO DAL CAMPIONISSIMO SERBO: “MAI VISTO UN NOLE COSÌ. MA ORA SO CHE POSSO VINCERE CONTRO CHIUNQUE E PENSO DI POTER MIGLIORARE ANCORA” – PIROSO ESALTA "I VALORI MORALI" DEL TENNISTA TOSCANO CHE HA RINGRAZIATO LA MADRE CHE GLI HA FATTO DA TASSISTA: “IO SONO DI CARRARA MA MI SONO SEMPRE ALLENATO A LA SPEZIA, SONO 40 MINUTI DI MACCHINA OGNI GIORNO AD ANDARE E TORNARE” (DITE A MUSETTI CHE NEL TRAFFICO DI ROMA 40 MINUTI E’ IL TEMPO MEDIO PER FARE 5 KM PER ANDARE A LAVORARE)

 

Davide Chinellato per gazzetta.it

 

lorenzo musetti

Lorenzo Musetti sente di avere poco da rimproverarsi. Sì, ha perso in tre set la semifinale di Wimbledon, quel torneo da sogno nel cassetto che gli ha regalato il miglior risultato in carriera in uno slam. Ma lo ha fatto contro “il miglior Nole che abbia mai visto, come ho detto anche al suo team negli spogliatoi”, ha raccontato dopo la sconfitta in tre set che ha regalato a Novak Djokovic la sua 10ª finale a Wimbledon in carriera, domenica contro Carlos Alcaraz.

 

 

 

“Questa era la settima volta, ma un Nole così non l’avevo mai visto - esordisce Musetti -. Ha giocato una partita incredibile: sono ovviamente deluso per non aver vinto, ma lui ha giocato in modo fantastico.

nole djokovic gesto del violino al termine della partita con musetti

 

Mi ha davvero impressionato. Era la prima volta che lo affrontavo sull’erba e penso che il suo tennis sia molto adatto a questa superficie. Soprattutto per il modo in cui risponde: incredibile.

 

Ho avuto qualche chance di fargli il break, ma ha servito davvero bene e si è meritato di vincere. E no, non ho mai pensato preparando la sfida che lui potesse avere problemi fisici. Non avrà giocato il suo tennis migliore nei round iniziali, ma credo fosse anche perché doveva capire come stava”.

 

 

Anche Musetti ha capito tante cose in questo Wimbledon, da cui torna a casa con tante cose positive e la testa all’Olimpiade di Parigi, dove oltre alla medaglia individuale punta a quella in doppio con Jannik Sinner. “Ho imparato che nel tour posso affrontare chiunque, che posso vincere contro chiunque - spiega -. Prima di questo torneo non ero consapevole di essere uno di quei giocatori che possono battere chiunque.

 

nole djokovic gesto del violino al termine della partita con musetti

Penso però che il mio livello salga negli slam, quando le partite si allungano. E penso di poter migliorare ancora, soprattutto negli slam. Penso di essere maturato in questo torneo, di essere cresciuto in campo come uno cresce nella vita. Comincia tutto con gli allenamenti, dai dettagli su cui lavori, da come approcci il match, da come reagisci a certe situazioni nella partita. Da sfide come quella di oggi posso imparare tanto, compreso come migliorare me stesso”.

 

 

djokovic e la provocazione al pubblico che tifava musetti: "piangete pure"

Intanto si è goduto l’atmosfera del Centrale, assaggiata per la prima volta in questa storica semifinale contro Djokovic, un torneo che gli ha regalato tanti sogni nel cassetto, un mese sull’erba che si augura sia il trampolino perfetto per dove vuole arrivare.

 

L’idea è continuare a migliorare, preparare l’Olimpiade al Roland Garros, “dove ho espresso il mio miglior tennis”, e la seconda parte di stagione, “dove posso trovare tanti punti per migliorare la mia classifica e chiudere l’anno nella top10, magari anche con le Atp Finals a Torino”.

 

Intanto saluta Wimbledon col suo miglior risultato di sempre. E l’idea che l’avventura sull’erba londinese abbia restituito un altro Musetti. Uno che finalmente ha capito come diventare grande.

lorenzo musetti

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