
OGNI SCOMMESSA È DEBITO – NICOLÒ FAGIOLI, AL CENTRO DELL’INCHIESTA SU UN GIRO DI SCOMMESSE ILLEGALI, HA AMMESSO DI ESSERE FINITO DENTRO QUALCOSA PIÙ GRANDE DI LUI ACCUMULANDO DEBITI PER CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO – NEL 2022, IL CALCIATORE SI SAREBBE INCONTRATO CON UN UOMO CHE GESTIVA UN’AGENZIA DI SCOMMESSE VICINO A UDINE PER CONSEGNARGLI 10MILA EURO. TRE GIORNI PIÙ TARDI, L’UOMO È STATO AGGREDITO DA…
Estratto dell’articolo di Massimiliano Nerozzi per il “Corriere della Sera”
È anche una mappa di Torino, e del gioco (illegale), tra agenzie di scommesse virtuali e fisiche, quella che esce dall’analisi delle chat del telefonino di Nicolò Fagioli, sequestrato il 24 maggio 2023 nell’ambito dell’inchiesta della Squadra mobile coordinata dal pubblico ministero Manuela Pedrotta.
Tutti dati, nomi, contatti che sono poi stati l’innesco per l’indagine della Procura di Milano, emersa con il blitz della scorsa settimana, tra sequestri e richieste di arresto (subordinate all’interrogatorio preventivo).
L'AGENZIA VIRTUALE
Per rendere l’idea, dall’analisi dello smartphone dell’ex centrocampista della Juve — fatta dalla Sezione di informatica forense della Procura di Torino — emerge «il contatto di un soggetto che gestiva un’agenzia virtuale» e che si associava poi con una donna «al fine di condurre un’agenzia fisica nel territorio di Torino», in Vanchiglietta.
il libro mastro dei debiti fagioli
[…] «Dai messaggi postati da Nicolò Fagioli — si legge nell’annotazione della prima sezione della Squadra mobile — emerge la preoccupazione per le pressioni ricevute in merito al denaro che doveva dare alle persone presso cui ha effettuato le scommesse; inoltre, emergeva che non avrebbe solamente contratto il debito con le persone di Roma, ma anche con altre persone».
IL DEBITO
Ovvero: l’attuale giocatore della Fiorentina «aveva contratto debiti di gioco anche con persone operanti nella zona di Milano, Udine e Torino, dove aveva un debito superiore a 100.000 euro», con un uomo e una donna.
E poi c’erano i creditori, che […] reclamavano i soldi: parlavano di questo «i messaggi scambiati con tale Nelly — persona finora non identificata dagli investigatori — il quale, al termine della chat, lo invitava ad andare presso un bar di via Venaria», a Madonna di Campagna. Dove Fagioli avrebbe dovuto incontrarsi con persone di fiducia dell’uomo, salite a Torino per riscuotere i debiti, appunto. Ma poi, il calciatore — ricostruisce ancora la polizia — «avrebbe trovato una scusa per non andare all’appuntamento». Scelta fatta «su consiglio del suo procuratore».
«PIÙ GRANDE DI ME»
Del resto, come disse lui stesso, era finito dentro qualcosa più grande di lui, in un giro di brutta gente, come testimonia un altro episodio finito agli atti dell’inchiesta. «Il 27 ottobre 2022» un uomo che gestiva un’agenzia di scommesse vicino a Udine, «si recava a Torino» per «incontrare Fagioli, che gli consegnava quantomeno una parte del debito in denaro contante, presumibilmente ammontante a 10.000 euro».
Ebbene, tre giorni più tardi, lo stesso uomo «veniva raggiunto dai suoi creditori, che lo aggredivano e successivamente svuotavano il contenuto della cassa del locale e si impossessavano del suo orologio».
Nicolò Fagioli
nicolo fagioli
Nicolò Fagioli
nicolo fagioli
fagioli juve-napoli
NICOLO FAGIOLI CON LE FICHES E LA MAGLIA AZZURRA