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“NON CHIAMATECI PIÙ FARFALLE” – DOPO LO SCOPPIO DELLO SCANDALO DEGLI ABUSI E DEI MALTRATTAMENTI DENUNCIATI DA DECINE DI GIOVANI ATLETE , LA CAPITANA DELLA NAZIONALE ITALIANA DI GINNASTICA RITMICA INTERVIENE SU INSTAGRAM: “L'ERA DELLE FARFALLE È MORTA. LA ROTTURA È DOLOROSA E IRREVERSIBILE, DATO IL PESO INSOSTENIBILE DI UN COLLEGAMENTO DIRETTO A VIOLENZE E ABUSI CHE NON RISPECCHIA IL NOSTRO IDEALE DI LIBERTÀ” – TRADOTTO: ALL'ACCADEMIA DELLA NAZIONALE NON È MAI SUCCESSO NIENTE DI GRAVE, SULLE VIOLENZE NELLE PALESTRE DEL RESTO D'ITALIA NON POSSIAMO PRONUNCIARCI…

Da www.corriere.it

 

ALESSIA MAURELLI

Una farfalla con un’ala spezzata. Una foto che significa la fine di un’era. «L’attuale e futura squadra nazionale italiana di ginnastica ritmica non si riconoscerà MAI PIU’ con il soprannome FARFALLE». È il post di Alessia Maurelli, l’attuale capitana delle Farfalle che, sotto la guida di Emanuela Maccarani, l'allenatrice adesso al centro di un'indagine federale e penale, ha conquistato il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo, oltre a decine di medaglie agli Europei e ai Mondiali.

 

Non è una presa di distanza, anzi lo spirito è molto lontano. È solo la presa di coscienza che nulla sarà più come prima. Perché lo scandalo degli abusi e dei maltrattamenti ha segnato uno spartiacque: con ogni probabilità il 12 gennaio il consiglio federale rimuoverà l’allenatrice Maccarani, in attesa di vedere come andranno le indagini in corso.

 

il post di Alessia Maurelli

«L’era delle “Farfalle” NATA giornalisticamente ad Agosto del 2004, MUORE dopo 18 anni sempre giornalisticamente a Novembre 2022. La rottura è dolorosa ed irreversibile, dato sopratutto il peso insostenibile di un collegamento diretto e ormai mediaticamente inevitabile a violenze e abusi che non rispecchia il nostro stesso ideale di libertà. L’attuale e futura Squadra Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica non si riconoscerà MAI PIÙ con il soprannome FARFALLE», il post di Maurelli su Instagram.

 

E a chi sui social commenta chiedendo «siete sicure che sia tutta colpa dei giornali?», arriva la replica di un’altra compagna di squadra, Martina Centofanti: «Noi parliamo sempre solo ed esclusivamente del nostro vissuto, dei valori e gli insegnamenti di vita ricevuti all’interno della NAZIONALE. Su altro non abbiamo potere e non ci permettiamo di giudicare o dare sentenze, a differenza di altri, su cose non vissute sulla nostra pelle».

 

ALESSIA MAURELLI

Il senso è abbastanza chiaro, ed è poi quello ribadito da Emanuela Maccarani nell'intervista al Corriere e che si può riassumere, più o meno, così: a Desio, all'Accademia della Nazionale, non è mai successo niente di grave, sulle violenze nelle palestre del resto d'Italia non possiamo pronunciarci. Le farfalle, pardon, le ex farfalle sembrano unite.

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