CI SARA' ANCHE BALOTELLI MA IL "9” AZZURRO RESTA IMMOBILE (E NON E' DETTO SIA UNA BUONA NOTIZIA) – L'ATTACCANTE FA CATERVE DI GOL ALLA LAZIO (HA PIÙ DI 15 GOL IN CAMPIONATO PER IL SESTO ANNO CONSECUTIVO) MA IN NAZIONALE NON HA MAI BRILLATO – PURTROPPO NEANCHE GLI ALTRI ATTACCANTI HANNO CONVINTO: BELOTTI NON SEGNA NEANCHE CON LE MANI MENTRE KEAN, RASPADORI E SCAMACCA NON HANNO FATTO IL SALTO DI QUALITA'...
Alberto Abbate per "il Messaggero"
ROBERTO MANCINI CON CIRO IMMOBILE
Come gli investimenti sul mattone. Puntate dritti su Immobile. Super Mario? No, Super Ciro. Tutti a parlare del ritorno del Bad Boy, dimenticando l'unica certezza buona del Mancio. Per carità, Balotelli avrà pure segnato appena un gol in meno (14) in azzurro, ma vogliamo davvero paragonarlo a tutto quello che ha dimostrato da sei anni a questa parte il bomber partenopeo?
Capocannoniere del nostro campionato, già oltre i 15 centri per il sesto anno consecutivo. Con l'Udinese in Coppa ha timbrato il centesimo gol all'Olimpico, Immobile ha segnato in tutti i campi d'Italia, regna sovrano dal26 agosto 2012al15 gennaio scorso. Solo con l'Atalanta è rimasto a digiuno sabato. Scusatelo, ma Ciro era e rimane l'uomo di punta del calcio italiano, incarna il prototipo del bomber moderno.
E rivendica tutti i suoi record con orgoglio. Le critiche lo feriscono, i dualismi spesso lo frenano. Deve farsi forza da solo, gli manca solo questo step per convincere ogni scettico. Tutto il resto è già scritto in ogni tabellino.
LA RIVENDICAZIONE
Silenzio. Immobile ha già detto tutto a Salerno dopo l'ennesima doppietta. Forse, una settimana fa, sapeva già che la polemica avrebbe ripreso quota: «L'Italia un centravanti ce l'ha. Sono campione d'Europa. Ho collezionato 140 reti in Serie A con la Lazio, ho vinto la Scarpa d'oro, tre volte la classifica marcatori. I numeri parlano per me, non ho bisogno di rispondere alle critiche in tv o sui social».
mario balotelli roberto mancini
Mancini oggi gli riconosce un posto al sole sotto porta, eppure richiama Balotelli come ombra, dopo gli 8 gol realizzati (Okaka ne ha fatti 9...) con l'Adana. E allora c'è qualcosa che non torna, magari verrà spiegato meglio oggi a pranzo in video-conferenza. Per carità, che Ciro non sia il modello d'attaccante ideale per il suo 4-3-3 non è una novità, ma il ct non può e non deve far tremare la terra sotto gli scarpini dell'unico vero attaccante che ha.
Alla Nazionale manca pure un vice-Immobile tuttavia: non convincono i vari Belotti, Kean, Raspadori e Scamacca. Va bene allora sfogliare la margherita, ma guai a minare la fiducia dell'unico killer d'area.
L'ASSENZA
Forse qualcuno non ricorda o fa finta di non ricordare: ha pesato enormemente l'assenza di Ciro, a novembre contro l'Irlanda del Nord. Immobile non si perdona ancora quel forfait, rimugina. Era dovuto tornare a casa perché il suo polpaccio aveva fatto crack. Eccesso di generosità pagato a caro prezzo, perché Ciro si era fatto male a Marsiglia e aveva comunque voluto rispondere alla convocazione azzurra.
C'era il passaggio diretto in Qatar in ballo. Ora chiede rispetto, non si aspetta nessuna riconoscenza, ma è pronto a trascinare di nuovo l'Italia. Non vuole fallire né mancare contro la Macedonia del Nord il 24 marzo e poi eventualmente nella finalissima contro la vincente fra Portogallo e Turchia. Sarà un leader, Ciro, oggi all'apertura di questo stage.
Tre giorni di allenamenti ed esperimenti (oggi si vedranno anche Bonucci e Pellegrini, ma solo per il lavoro tattico, e torneranno a casa domani). Però stavolta ci saranno due new entry biancocelesti, Zaccagni e Luiz Felipe, a fargli compagnia. Anche se il centrale ieri è apparso in Paideia per un problema muscolare accusato nel post-gara contro l'Atalanta. Oggi comunque ci sarà, ma vedremo per qauanto.
Il centrale aveva rifiutato la convocazione di Di Biagio con l'Under-21, stavolta è uno dei due oriundi richiamati per questa missione delicata. L'altro è Joao Pedro, nativo di Ipatinga, italiano dal 2017 dopo aver sposato la palermitana Alessandra. Anche il 30enne cagliaritano è un esperimento del ct per aggiungere soluzioni in attacco.
Quarantanovesimo naturalizzato per una Nazionale - che con Emerson Palmieri e Jorginho arriva a 5 brasiliani - sempre più verdeoro. Immobile, invece, all'anagrafe fa solo Ciro da Torre Annunziata. Ma come lui non segna nessuno.