italia ungheria

LA PALLANUOTO E' PEGGIO DEL CALCIO! RIGORI, ORRORI ARBITRALI E VELENI: IL "SETTEBELLO" FINISCE KO, IN SEMIFINALE VA L'UNGHERIA - FINISCE 12-10 PER I MAGIARI DOPO IL 9-9 DEI TEMPI REGOLAMENTARI: MA È POLEMICA PER UN CLAMOROSO ERRORE ARBITRALE NEL SECONDO QUARTO. GLI AZZURRI SEGNANO MA L’ARBITRO ANNULLA PERCHE' IL NOSTRO CONDEMI AVREBBE COLPITO AL VOLTO IL SUO AVVERSARIO. IL DIRETTORE DI GARA NON SOLO NON CONVALIDA LA RETE, MA CONCEDE ALL’UNGHERIA UN RIGORE E UNA SUPERIORITÀ NUMERICA DI 4 MINUTI. DALLE TRIBUNE FISCHIANO TUTTI… - VIDEO

Da gazzetta.it

Maledetti rigori. Gli azzurri di Sandro Campagna si arrendono all’Ungheria e alle manone di Sama Vogel, che ne para tre e manda la squadra di Zslot Varga in semifinale. La partita è finita 12-10 (9-9 nei regolamentari), con il punteggio sempre in bilico e un equilibrio costante.

 

italia ungheria

Resta il rimpianto per il Settebello, che aveva chiuso il terzo quarto con il parziale di 5-2: l’Ungheria ha però tenuto botta, soprattutto mentalmente, e ha rimontato negli ultimi minuti, vincendo poi ai rigori. Peccato.

 

l'episodio decisvo—   Sul finire del secondo quarto c’è un episodio che potrebbe girare la partita: gol del 3 a 3 di Condemi, gli azzurri esultano, ma l’arbitro annulla. Il verdetto è clamoroso. Al numero 6 viene fischiato un fallo violento, reo di aver colpito al volto il suo avversario.

 

Morale: il direttore di gara non solo non convalida la rete, ma concede all’Ungheria un rigore - da cui arriva il 4-2 dello scatenato Manhercz, autore di 5 gol - e una superiorità numerica di 4 minuti. Dalle tribune fischiano tutti, la decisione è singolare. Ma gli azzurri non mollano.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”