panatta sinner

“SINNER E’ UN ALIENO, DJOKOVIC RESTERÀ NUMERO 1 PER POCO. PIETRANGELI? SI FACEVA LA CLASSIFICA DA SOLO” – ADRIANO PANATTA SPIEGA CHE JANNIK E ALCARAZ SONO I NUOVI FEDERER E NADAL: “MA SINNER E’ PIU’ SOLIDO, UNA MACCHINA SPARA-PALLE. I NUOVI MATERIALI LO AIUTANO: TRA SCARPE E RACCHETTA CERTI COLPI A NOI ERANO PROIBITI” - LA BATTUTA: “SE NON È ARRIVATO DA MARTE, JANNIK È STATO RECAPITATO DA UNA CICOGNA CON LA COLITE. LEI PUNTAVA VERSO LA FRANCIA O LA SVIZZERA, MA POI…”

panatta sinner

Gaia Piccardi per corriere.it - Estratti

 

«Io dico che Jannik Sinner è un alieno. Scherzo, eh, ma nemmeno troppo».

 

Addirittura.

«Se non è arrivato da Marte, è stato recapitato da una cicogna con la colite. Cioè lei puntava oltre le Alpi, verso la Francia o la Svizzera, poi le prime folate di vento freddo le hanno procurato qualche fastidio, quindi si è dovuta fermare sopra un comignolo di Sesto Pusteria. Casa Sinner».

Adriano Panatta, monumento del tennis italiano, torniamo seri: cosa l’ha impressionata di più di Sinner re di Miami e nuovo numero due della classifica mondiale?

«Tecnicamente, Jannik gioca il tennis moderno che giocano tutti. Ma lo fa talmente bene da impedire ai poveretti che si ritrova di fronte — come Dimitrov, che peraltro è bellissimo da vedere — di esprimere il loro, di tennis. Anche Borg e Nadal erano alieni: sul loro terreno, ti mettevano davanti a un muro. E di lì non si passa».

 

Livello medio attuale alto, gioco che tende a somigliarsi, fisicità esasperata. Cosa rende Sinner speciale?

PANATTA SINNER BERTOLUCCI

«La sua solidità, da macchina spara-palle: non sbaglia mai. Il dritto è una frustata ma il rovescio è speciale: non mi ricordo l’ultima volta che ne ha messo fuori uno gratis. Infatti Serena Williams, una che di tennis capisce pochino (ride, ndr), ha sbagliato il complimento a Jannik: avrei voluto il tuo rovescio, avrebbe dovuto dirgli, non il tuo dritto!».

Stupisce il rumore della palla, quello «stoc» che emette quando è colpita da Jannik.

«Perché sfrutta alla perfezione l’attrezzo moderno: l’ovale, il piatto corde, la potenza che la racchetta restituisce ai suoi colpi. I materiali contano tanto. Ai miei tempi, per esempio, se con le scarpe di allora avessimo provato a scivolare sul cemento avremmo fatto un carpiato e ci avremmo lasciato la caviglia. Oggi, invece, si muovono in modo incredibile su ogni superficie».

 

anna bonamigo sinner panatta

Grazie a Dimitrov il rovescio a una mano, il suo rovescio, Adriano, torna nei top 10. In generale, però, addio gesti bianchi con queste velocità supersoniche.

«Ammiro la capacità di giocare in modo così violento, l’abilità di rispondere a servizi che arrivano a 230 km all’ora. Torno sui materiali. Ha presente il passante di rovescio in corsa sulla riga di Sinner a Dimitrov a Miami? Con le racchette della vecchia generazione (non parlo del legno: la vecchia generazione in fibra di carbonio), non si faceva. Non era possibile. In questo, ecco, qualcosa di magico c’è».

 

 

(...)

L’impressione è che re Djokovic abbia i giorni contati.

«Intanto godiamoci Sinner n.2, che scavalca NicolaPietrangeli è stato n.3 quando la classifica se la faceva lui! Quando Borg vinceva tanto, io e Nastase scherzavamo dicendo che era figlio del diavolo (è nato il 6/6/56). Djokovic ha perso il suo vantaggio: Sinner e Alcaraz sono cresciuti, non sono più ragazzi. Dice che vuole l’Olimpiade, il serbo: okay ma quanto ancora potrà andare avanti a giocare contro questi giovani fortissimi? Non lo vedo bene…».

Sinner n.1 dopo Parigi?

«È uno scenario ma, se non succede a Parigi, succede a Wimbledon. Sinner e Alcaraz sono i nuovi Federer e Nadal: la loro rivalità, cioè, sarà altrettanto ricca, appassionante e lunga. Un terzo incomodo, come per Roger e Rafa è stato Djokovic, per ora non lo vedo».

Ma a parità di forma, è più forte Sinner o Alcaraz?

«Per battere Jannik, Alcaraz deve fare 3-4 miracoli tecnici a partita. Secondo me la solidità di Sinner, alla lunga, prevarrà sull’estro dello spagnolo».

sinner panatta

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…