paolo rossi 4

DOPO MARADONA QUESTO 2020 DI MERDA SI PORTA VIA ANCHE PAOLO ROSSI, L’EROE DELLA NAZIONALE CAMPIONE DEL MONDO NEL 1982: AVEVA 64 ANNI E LOTTAVA DA TEMPO CONTRO UN TUMORE. CAZZULLO: "CON LUI L’ITALIA CAMBIÒ UMORE. FINIVANO GLI ANNI DI PIOMBO E COMINCIAVANO DAVVERO GLI ANNI 80" - I DUE ANNI DI SQUALIFICA PER IL CALCIOSCOMMESSE, 'I FIANCHI DA FATTRICE NORMANNA', BEARZOT CHE FU L’UNICO A DIFENDERLO: “MA QUANDO SEGNAI TRE GOL AL BRASILE NON MI DISSE UNA PAROLA” – SCRISSE: “MI PIACEREBBE SI RICORDASSERO DI ME CON UN SOLO FOTOGRAMMA. MAGLIA AZZURRA ADDOSSO, BRACCIA APERTE AL CIELO: PAOLO ROSSI, EL HOMBRE DEL PARTIDO” - VIDEO

 

PAOLO ROSSI: QUANDO SEGNAI 3 GOL BRASILE BEARZOT NON MI DISSE UNA PAROLA

https://m.dagospia.com/quando-segnai-3-gol-al-brasile-bearzot-non-mi-disse-una-parola-paolo-rossi-e-il-mondiale-82-220509

 

 

IL RICORDO DELLA MOGLIE

PAOLO ROSSI E LA MOGLIE

Da gazzetta.it

La tragica notizia della morte di Paolo Rossi arriva dal profilo Instagram di Federica Cappelletti, moglie di Pablito. Con una foto postata poco dopo la mezzanotte, la moglie di Rossi ricorda "per sempre" il suo Paolo.

Giornalista professionista, scrittrice, sceneggiatrice, esperta in comunicazione internazionale, la Cappelletti era sposata con Rossi dal 2010.

Anche su Facebok Federica ha ricordato il suo Pablito: "Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto....".

 

 

 

GRAZIE A PAOLO PABLITO ROSSI L’ITALIA CAMBIO’ UMORE

Aldo Cazzullo per corriere.it

 

PAOLO ROSSI

«El hombre del partido es Paolo Rossi (ITA)». La scritta sul tabellone del Camp Nou – che allora era nuovo davvero – comparve mentre le squadre stavano ancora giocando. Era l’8 luglio 1982, a Barcellona l’Italia stava battendo la Polonia nella semifinale del Mundial con una doppietta del centravanti: quasi normale amministrazione dopo la vera impresa, i tre gol rifilati al Brasile.

 

Quella scritta non celebrava soltanto un calciatore. Non soltanto una Nazionale, e una nazione, la nostra. Quella scritta chiudeva un’epoca, e ne inaugurava un’altra. Tre giorni dopo, lo stesso Rossi apriva le marcature nella finale con la Germania, e le feste in un’Italia all’improvviso irriconoscibile, stravolta dalla gioia e dall’emozione.

PAOLO ROSSI

 

Grazie a Paolo Rossi, che tutti da quel momento e per sempre chiamarono Pablito – pareva davvero un ragazzino, e così l’abbiamo pensato sino all’ultimo, tanto che la notizia della sua morte ci pare impossibile -, l’Italia cambiò umore. Nella percezione comune, finivano gli anni di piombo e cominciavano davvero gli Anni 80: il riflusso, la febbre del sabato sera, il campionato di calcio più bello del mondo, la Milano da bere, eccetera eccetera.

 

 

PAOLO ROSSI 8

Era una percezione; non la realtà. Il 1982 fu un anno terribile per il terrorismo. Ma quella festa collettiva era il segno che il Paese voleva voltare pagina, chiudere il tempo degli scontri di piazza, della violenza politica, della battaglia ideologica. Libero ognuno di distinguere il confine tra levità e superficialità, di coltivare nostalgie, di stilare graduatorie di valore, di dare il proprio giudizio; resta il fatto che è andata così.

 

Paolo Rossi si era affacciato alla ribalta già quattro anni prima, al Mondiale argentino. Non era un calciatore appariscente. Al contrario, la sua principale qualità era che non lo vedevi arrivare. Rapidissimo. Con un senso unico della posizione e del gol. Con un nome e un cognome talmente diffusi da avere migliaia di omonimi, da consentire a chiunque di rivedersi in lui.

 

PAOLO ROSSI 4

Cresciuto in provincia: l’esplosione nel Vicenza, poi l’approdo a sorpresa al Perugia, quindi la squalifica per il coinvolgimento (marginale) nello scandalo scommesse, infine l’arrivo alla Juve: il tempo di festeggiare lo scudetto del 1982 con una manciata di minuti in campo, e di partire per la Spagna. Bearzot lo aspettò. Lo difese da tutto e da tutti, nelle prime tre deludenti partite. Gli diede fiducia anche dopo una prova non brillante con l’Argentina di Maradona. Gioì con moderazione quando Pablito si sbloccò contro il Brasile. Solo alla fine della semifinale con la Polonia non si trattenne, ed entrò in campo ad abbracciarlo.

 

C’è un’immagine in cui Rossi, tra una stretta e l’altra, si accorge di quella frase luminosa sul tabellone del Camp Nou, e la indica sorridendo felice. L’ha scritto lui stesso, nella sua autobiografia: “Ecco, mi piacerebbe si ricordassero di me con un solo fotogramma: maglia azzurra addosso, braccia aperte al cielo: Paolo Rossi, el hombre del partido”. E così noi lo ricordiamo: eternamente giovane. Altro che “scomparso ieri a 64 anni”; un ragazzino – Pablito – per sempre.

PAOLO ROSSI 2paolo rossi

 

Paolo Rossi con Federica PAOLO ROSSIpaolo rossiPERTINI BEARZOTPERTINI BEARZOTPERTINI BEARZOTpaolo rossiAEREO MUNDIAL PERTINI BEARZOTbearzotpaolo rossipaolo rossi

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…