de laurentiis agnelli

A PENSAR MILIK SI FA PECCATO MA A VOLTE SI INDOVINA – ECCO DI COSA HANNO PARLATO AGNELLI E DE LAURENTIIS IERI A FIRENZE DOPO LE POLEMICHE SULLA SENTENZA DEL COLLEGIO DI GARANZIA DEL CONI NEL MENU' DELL'INCONTRO IL MERCATO (IL POLACCO E LLORENTE SONO OBIETTIVI DELLA JUVE), L’INGRESSO DEI FONDI NELLA LEGA SERIE A E LA DATA PER RECUPERARE JUVE-NAPOLI (A FEBBRAIO?)

LORENZO MARUCCI per lastampa.it

 

de laurentiis agnelli

I big del calcio riuniti per una vera e propria svolta: a breve i Fondi di investimento entreranno nella Lega di Serie A, per un progetto rivoluzionario che può assicurare un futuro al mondo del pallone. È successo ieri a Firenze, in uno degli hotel più esclusivi della città, il Four Season.

 

Ed è stata in particolare l' occasione per un incontro tra Aurelio De Laurentiis e Andrea Agnelli, a sorpresa e in un ambiente praticamente off-limits anche per le norme anti-covid, il primo dopo le vibranti polemiche nate dalla decisione del Collegio di garanzia del Coni di far (ri)giocare Juventus-Napoli: prove di distensione, perché gli aspetti da chiarire non mancavano considerate le frecciate esplicite, a tratti velenose.

 

andrea agnelli de laurentiis

Il numero uno del Napoli, nei giorni scorsi, in risposta a Pirlo aveva tuonato: «Dovrebbe fare l' allenatore e basta, lasciando ai rappresentanti societari e al responsabile della comunicazione una risposta interpretativa ad una sentenza dello Stato. in un momento come questo che fai? Anteponi la legge dello sport a una legge dello Stato rischiando il penale se tu la disattendi? Una follia, ma Pirlo di mestiere non fa l' avvocato, non conosce certe procedure e né quello che è accaduto a livello di protocolli che si sono susseguiti.

 

aurelio de laurentiis foto mezzelani gmt019

Non voglio prendermela con Pirlo dandogli del pirla, sarebbe troppo facile, ha detto quello che avrebbe detto ogni allenatore a difesa della sua società». Pirlo si era detto pronto a rigiocare la partita, ma aveva giudicato negativamente la sentenza, definendola poco corretta nei confronti di quelle squadre che, senza lamentarsi, si sono messe in viaggio perdendo anche punti perchè colpite dal Covid. È stato questo il tema centrale tra Agnelli e De Laurentiis, nel tentativo di smussare gli angoli e riprendere un dialogo più sereno, anche perché presto potrebbe aprirsi un tavolo di mercato. L' argomento ieri è stato solo sfiorato e riguarda due possibili obiettivi della Juve, a caccia di un altro attaccante: l' ex bianconero Llorente e a Milik, col primo molto più semplice da ingaggiare.

 

agnelli

De Laurentiis ieri è stato uno dei primissimi ad arrivare nel lussuoso hotel fiorentino.

Agnelli lo ha raggiunto intorno alle 16,20 in attesa dell' incontro con tutta la commissione che si occupa della trattativa con i fondi d' investimento.

 

Intorno alle 17,20 è arrivato anche l' ad del Bologna Fenucci mentre all' interno, a completare il comitato, erano già presenti Campoccia per l' Udinese e Fienga per la Roma.

 

Con loro anche l' ad della Lega, De Siervo. Nei primi giorni del nuovo anno, ecco la svolta, dovrebbero essere firmati i contratti con i fondi di private equity del consorzio Cvc, Advent e Fsi: alle società arriveranno 1,7 miliardi in cambio del 10% della new media company che gestirà i diritti televisivi del calcio. Orizzonti nuovi potrebbero aprirsi (soprattutto per il brand Serie A, anche all' estero) e per i club la speranza di un respiro molto meno affannoso.

de siervode laurentiis

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…