niki lauda

ORE DI PAURA PER LAUDA: È GRAVISSIMO - ASSENTE NEGLI ULTIMI DUE GP, L’EX PILOTA, OGGI PRESIDENTE NON ESECUTIVO MERCEDES, HA SUBÌTO IL TRAPIANTO DI UN POLMONE A VIENNA – L’AUSTRIACO AVREBBE SOTTOVALUTATO UN’INFLUENZA, POI IL PEGGIORAMENTO – DAL ROGO DELLA SUA FERRARI AL NURBURGRING ALLE DUE COMPAGNIE AEREE: LA SUA VITA DA FILM – VIDEO

 

Mario Salvini per la Gazzetta dello Sport

 

niki lauda

A Budapest se n' è parlato per tutto il fine settimane e ancora durante i test terminati mercoledì. Niki Lauda non c' era, così come non si era visto al gran premio precedente, ad Hockenheim. Strano. E quindi quel che era trapelato inizialmente era che fosse nella sua casa di Ibiza con un forte attacco influenzale, con tosse persistente, febbre alta.

 

Dalla Mercedes però nessun commento. Anche se poi mercoledì, mentre nel paddock si sbaraccava, era girata la voce che fosse ricoverato in ospedale a Vienna, dove, si sarebbe poi saputo ieri, era arrivato pilotando personalmente il suo jet privato. «E' stato in terapia intensiva - aveva riportato qualcuno - ma ora non più e sta meglio». Gli amici lo hanno raggiunto via sms.

 

niki lauda

«Sto bene, grazie», ha risposto lui - o qualcuno per lui - in un messaggio nella stessa giornata di mercoledì. Uno dei decani della sala stampa aveva tranquillizzato tutti: «Ha detto che ci rivediamo presto, ha dato appuntamento a Spa». E invece ieri lo scenario è completamente cambiato: Lauda è stato sottoposto al trapianto di un polmone a Vienna, alla Wiener Allgemeine Krankenhaus, e le sue condizioni sono state definite critiche da una tv austriaca. La stessa clinica universitaria ha diramato un comunicato: «Il trapianto è stato eseguito con successo da Walter Klepetko, capo del dipartimento clinico di chirurgia toracica, e da Konrad Hoetzenecker.

 

Apprezziamo la vostra comprensione, la famiglia Lauda non farà dichiarazioni pubbliche e richiede che sia rispettata la privacy».

 

niki lauda

UN DURO Come detto nessun commento nemmeno da parte di Mercedes, di cui Lauda è presidente non-esecutivo. Col senno di poi si potrebbe sospettare che ci fossero riferimenti anche alla sua vicenda, nelle riflessioni che Toto Wolff ha scambiato con alcuni giornalisti. Si parlava di grandi temi della vita, di caducità dei destini umani: argomenti elevati, ma non così strani in un fine settimana in cui tutto il paddock è stato avvolto nel ricordo, in un certo senso ancora nell' incredulità per la morte di Sergio Marchionne. Ma sono solo supposizioni, è probabile che prima di ieri non ci fossero particolari preoccupazioni circa quello che si supponeva essere poco più di un malanno. Di certo aveva fatto effetto mercoledì la notizia che Lauda fosse in ospedale, nell' anniversario, il 42°, del terribile incidente del Nürburgring nel 1976.

niki lauda

 

Il rogo in cui rischiò di morire e da cui riuscì a scampare grazie all' intervento di alcuni avversari, tra cui Arturo Merzario. Quarantadue giorni dopo essere uscito dalle fiamme tornò in pista. E l' anno successivo avrebbe rivinto il Mondiale, bissando quello del 1975, sempre con la Ferrari; con un terzo conquistato poi nel 1984 su McLaren. Ma il fumo e i vapori inalati in quei terribili minuti avevano avuto ripercussioni: Lauda ha subito due trapianti di reni: nel 1997 a donarglielo fu il fratello Florian, nel 2005 la seconda moglie Birgit. Ma niente lo ha mai fermato, né ha scalfito il suo entusiasmo e il suo acume di imprenditore e di dirigente.

incidente a niki laudaincidente a niki lauda arturo merzario e niki laudaarturo merzario ECCLESTONE LAUDAniki lauda montezemoloarturo merzarioNIKI LAUDAniki lauda montezemoloniki lauda montezemoloNIKI LAUDA E JAMES HUNT NIKI LAUDA DOPO L INCIDENTE NIKI LAUDA DOPO L INCIDENTE NIKI LAUDA DOPO L INCIDENTE NIKI LAUDA DOPO L INCIDENTE LAUDA AIR NIKI LAUDA PRIMA DELL INCIDENTE INCIDENTE DI NIKI LAUDA niki lauda enzo ferrari montezemololauda hunt film rush news LAUDA LAUDA

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…