steven zhang conte

CONTE, DENTRO O FUORI? - PER L’INTER, “ANDONIO” E’ CONFERMATO. ANCHE PERCHÉ ESONERARE UN ALLENATORE CHE HA UN CONTRATTO, FINO AL 2022, DI 13,5 MILIONI DI EURO NETTI A STAGIONE SAREBBE UNA MAZZATA PER IL BILANCIO - IN CASO DI ADDIO, SI CERCHEREBBE UNA TRANSAZIONE ECONOMICA PER POI AFFIDARE LA SQUADRA A MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE GIÀ TROVATO UN ACCORDO BIENNALE

Davide Stoppini per “la Gazzetta dello Sport”

 

steven zhang conte

Tutto in una settimana: entro la fine del mese la questione allenatore Inter sarà risolta, in un modo o nell'altro. Per la società, il giorno dopo l'ultimo sfogo di Colonia, Conte resta un allenatore confermato. È la mossa del club in una partita a scacchi, aspettando l'incontro tra il tecnico e il presidente Zhang. Partita dal finale già scritto: Conte è ai saluti, perché troppo ampia è ormai la distanza di vedute tra lui e i dirigenti nerazzurri. Il punto allora è: come si salutano i due ex innamorati? Come si trova una via d'uscita? Lo si capirà dopo il vertice tra allenatore e Zhang, al quale seguirà anche un confronto tra il tecnico e la dirigenza: avverrà martedì, anche se non è da escludere un anticipo a lunedì.

antonio conte marotta

 

Il nodo, ragionando oltre i contenuti, è di natura prettamente economica: Conte, per il quale l'Inter non ha potuto beneficiare del Decreto Crescita, guadagna insieme al suo staff 13,5 milioni di euro netti a stagione fino al 2022, vuole dire un costo complessivo per il club di 47 milioni lordi. Quel 47 è una specie di prigione dorata, una cifra che di fatto rende impossibile l'esonero da parte dell'Inter, specie con i bilanci del post lockdown. Esonero peraltro mai preso in considerazione dalla società, per cui le dichiarazioni di Colonia non hanno cambiato molto rispetto a quanto già detto dopo Bergamo dallo stesso Conte.

allegri marotta

 

Ecco perché, almeno fino a quando il tecnico si siederà di fronte a Zhang e scoprirà le carte, per la società Conte è un tecnico assolutamente confermato, in virtù del giudizio positivo sulla stagione passata. Cosa accadrà poi è tutto da scoprire. Ma è troppo difficile immaginare un futuro ancora insieme. Conte si dimetterà e lascerà tutti i due anni di contratto restanti? Si arriverà - è lo scenario più probabile - a un accordo tra le parti, a una transazione? Che ci sia uno strascico legale tra Conte e l'Inter è invece oggi altamente improbabile.

 

AUSILIO

Di sicuro c'è che Massimiliano Allegri, attualmente in vacanza, sei anni dopo si appresta a rivivere quanto accaduto a Torino. È pronto a subentrare a Conte, è il favorito indiscusso e ha il grande pregio, oltre che di avere un feeling con Marotta, anche di essere un allenatore libero: si parla di un contratto biennale già pronto, anche se le parti (naturalmente) smentiscono contatti. Ma non corre da solo, Max. Perché l'Inter sta valutando anche almeno un'altra soluzione. E l'alternativa risponde al nome di Sinisa Mihajlovic, che Marotta già contattò in passato ai tempi della Juventus.

 

antonio conte zhang

I tempi sono stretti, in teoria entro 15 giorni al massimo l'Inter dovrebbe tornare ad allenarsi in vista della prossima stagione. I giocatori ieri sono andati in vacanza senza avere una data fissata per il raduno. Nello spogliatoio di Colonia, dopo la finale, Conte li ha ringraziati per la stagione, ribadendo la gioia di averli allenati: parole normali se non associate a quanto dichiarato pubblicamente, ma di certo non c'è stato il minimo accenno al futuro. E neppure nottetempo, durante il volo che ha riportato la squadra a Malpensa. Come si arrivati a questo?

 

hakimi

Non c'è più rapporto tra Conte e i dirigenti, dunque l'a.d. Marotta e il d.s. Ausilio (quest'ultimo ha da poco rinnovato fino al 2022 e non è prevista una separazione). Il tecnico si è sentito tradito nella fiducia, poco protetto mediaticamente, troppe volte "usato" come ombrello, molto spesso esposto in prima persona su qualsiasi questione: il feeling con Marotta, colui che l'ha portato all'Inter, è oggi pari a zero, quello con Ausilio non c'è in verità mai stato, dei dirigenti l'unico che sente realmente vicino è Lele Oriali, arrivato ad Appiano grazie a lui (e anche lui, dunque, da considerare in bilico).

 

conte lukaku

Dall'altra parte c'è la posizione della dirigenza, che non si riconosce in questa ricostruzione. E anzi pensa, piuttosto, che il vero nodo sia il mercato. E che dunque Conte voglia ottenere da Zhang il via libera per una campagna trasferimenti sul modello di quello di un anno fa. Cosa che il club non è in grado di garantire: la crisi post Covid si fa sentire, a meno che non arrivino soldi da una cessione importante non è giusto immaginare altri investimenti in stile Hakimi.

 

Non è pensabile, dunque, che Conte riesca ad abbracciare il tanto desiderato Kanté, piu facile avvicinarsi a Tonali, investimento di lunga durata. In soldoni: che un vertice tra le parti riesca a ricomporre una frattura così profonda, sarebbe clamoroso. Ancor più clamoroso del fatto che ieri, il giorno dopo una finale di Europa League, nessuno parlasse più della partita.

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