mourinho friedkin

E ORA PER MOURINHO PUO’ ARRIVARE IL RINNOVO - IL GM TIAGO PINTO PER LA PRIMA VOLTA HA PRESO LE PARTI DEL TECNICO NELLE SUE BATTAGLIE. ORA LO SPECIAL NON HA SOLO I TIFOSI MA TUTTO IL MANAGEMENT DALLA SUA PARTE, A PARTIRE DAI FRIEDKIN CHE ORA DEVONO CONCRETIZZARE LA RITROVATA SINTONIA CON UNA PROPOSTA DI RINNOVO DI CONTRATTO - LA PROCURA FEDERALE HA NOTIFICATO ALLA ROMA IL PROCEDIMENTO APERTO PER LE PAROLE DI MOU SULL’ARBITRO MARCENARO...

Marco Juric per repubblica.it -Estratti

 

mourinho friedkin

Mourinho ha vinto la partita e si è avvicinato un po’ di più al rinnovo. A suo modo. Alzando i toni alla vigilia, focalizzando le attenzioni su arbitro e avversari e costringendo tutto il contorno a non confermare quanto profetizzato alla vigilia. La messa in onda della sceneggiatura perfetta. Con la firma finale delle dichiarazioni in portoghese.

 

 

Ma di tutto il cabaret emiliano messo in atto dallo Special One, c’è un passaggio che potrebbe segnare una linea di demarcazione tra l’addio di Mou e il rinnovo di contratto. Le parole del gm Tiago Pinto. Che difendendo l’operato polemico del suo allenatore ha, per la prima volta, preso le parti di Mourinho nelle sue battaglie. E non solo personalmente, ma da parte di tutta la Roma. Compreso Dan Friedkin. Una svolta non secondaria nei precari equilibri di Trigoria. Perché a riavvolgere il nastro ci vuole poco, tornando al 31 maggio scorso. A quel “sono stanco di essere solo nelle battaglie per la Roma” pronunciato al termine della finale persa contro il Siviglia. Allora i Friedkin non presero posizione, scegliendo l’arma del silenzio. Questa volta la sterzata sembra essere troppo evidente per non essere notata. Ora il portoghese ha tutto il management dalla sua parte, a partire dalla proprietà. Quella che ha voluto ringraziare a fine partita. Nella sua lingua.

FRIEDKIN MOURINHO

 

 

 

(...) Mourinho ormai è perfettamente calato nel ruolo di capopopolo. Quello del romanismo militante, colui che placa 5000 tifosi a Sassuolo con il solo gesto delle mani. “Calma”. Ho tutto sotto controllo. La partita e il mio futuro.

 

 

 

L’amo per i Friedkin è stato lanciato lì. Con quelle parole. Dando seguito alla sua voglia di Roma, battendo il tasto delle battaglie. Contro arbitri, avversari e giocatori mediocri. Tutto per il bene della Roma. D’altronde Mourinho ha due strade davanti a sé: la Roma o l’Arabia. Perché l’amato Real sembra impossibile così come le super big d’Europa. E di ulteriore pubblicità a Gedda o Riyad non ne ha bisogno. Una strategia comunicativa studiata nei minimi dettagli fin dall’autunno.

mourinho

 

Per capire se Roma ha ancora voglia di lui. E la risposta dello Stadio Olimpico contro l’Udinese è stata chiara. Ma soprattutto sondare per l'ultima volta la volontà di Dan Friedkin. Sul tavolo più congeniale a Mourinho e meno piacevole per i Friedkin: quello delle battaglie politiche. Ieri a Sassuolo la prima risposta sembra essere arrivata. Indizi e prove di una svolta che tutti i romanisti sperano si concretizzi con una proposta di rinnovo di contratto.

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…