marcel duchamp

PERCHE’ UN ORINATOIO HA CAMBIATO PER SEMPRE LA STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA, SENZA IL QUALE NON CI SAREBBE STATA LA POP ART, L'ARTE CONCETTUALE, BEUYS, PIERO MANZONI, NEPPURE DAMIEN HIRST O CATTELAN ? – I CRITICI CI HANNO VISTO DI TUTTO – ORA UN SAGGIO DI MAURIZIO CECCHETTI SVELA L’INTENZIONE DELL’ARTISTA…

ORINATOIO DUCHAMP

Massimiliano Parente per “il Giornale”

 

Nel suo celebre saggio ‘’Interpretazione e sovrainterpretazione’’ Umberto Eco definisce i limiti di ciò che possiamo leggere o meno in un' opera d' arte, ossia cosa è intenzionale e cosa no. Perché il rischio è quello che accade quando vediamo forme nelle nuvole: magari una nuvola sembra un elefante, ma è solo un nostro errore percettivo, che ci porta a vedere significati ovunque.

 

Quella nuvola non è un elefante, resta solo una nuvola, siamo noi a non rassegnarci all' assenza di significato delle cose (fenomeno analogo a chi vede immagini sacre nelle bruciature di un toast). Tuttavia, a differenza delle nuvole, le opere d' arte sono intenzionali. E Eco distingue tre intenzioni: l' intentio auctoris, l' intentio operis, e l' intentio lectoris. C' è un' intenzione dell' autore, una dell' opera e una del lettore, ma per avere un' interpretazione bisogna farle quadrare insieme.

 

MARCHEL DUCHAMP

Per quanto possa sembrare strano, una delle opere d' arte su cui si sono sbizzarriti critici e studiosi non è un dipinto dai significati alchemici come può essere un quadro di Giorgione, ma un orinatoio: il readymade che Marcel Duchamp realizzò (anzi scelse) nel 1917, e che ha cambiato per sempre la storia dell' arte. Lo chiamò Fountain (Fontana) e lo firmò neppure con il suo nome, ma «R. Mutt».

 

Ebbene, i critici ci hanno visto di tutto. Alcuni osservarono come il nome della firma, pronunciato alla tedesca, potesse alludere alla povertà (Armut). Maurizio Calvesi richiamò la forma dell' orinatoio alla dea madre degli antichi egizi, notando che posponendo la R la firma poteva far pensare alla parola Mutter, madre (vai a capire perché Duchamp dovesse poi sempre usare il tedesco).

BABITZ DUCHAMP 11

 

Ognuno ha detto la sua, per decenni.

In realtà Duchamp chiarì che il nome gli era venuto in mente da un fumetto molto di moda all' epoca, Mutt & Jeff.

«Ma Mutt mi sembrava troppo poco, quindi aggiunsi Richard. Ma Richard mi sembrava troppo, quindi misi solo R., R. Mutt». Fine della storia.

Fine? Non per i critici.

 

Al riguardo è appena uscito un saggio molto interessante di Maurizio Cecchetti, Note per la manutenzione di Marcel Duchamp (Edizioni Medusa), dove si richiamano, si analizzano, si confermano o si contestano molti veri o presunti significati legati alle opere di Marcel Duchamp.

 

marcel duchamp a bruit secret

Sempre sul famoso orinatoio, si propone anche il significato di orinare sulla propria madre, addirittura rifacendosi a un dipinto di Lorenzo Lotto che probabilmente Duchamp non ha mai visto. «Lotto affronta un soggetto mitologico ben noto ma con un' iconografia più unica che rara», scrive Cecchetti, «ed è lecito chiedersi se Duchamp l' abbia avuta presente quando ha elaborato Fountain». È lecito chiederselo, ma rispondo io: no, e se anche l' avesse avuta presente, non ha importanza, anzi. L' orinatoio non è una figura femminile, come lo Scolabottiglie (readymade del 1914) non è l' albero di Buddha.

MARCEL DUCHAMP

 

Nel 1998 mi laureai con una tesi su Marcel Duchamp proprio per smentirne le sovrainterpretazioni, vagliando centinaia di materiali, saggi, scritti, interviste, fino a rendermi conto di una cosa: tutti questi significati (alchemici, simbolici, mitologici) tolgono significato all' opera di Duchamp (danno solo senso ai critici che per campare devono sovrainterpretare).

 

Marcel Duchamp

Basta d' altra parte andarsi a sentire le parole dello stesso Duchamp, che ha spiegato e rispiegato fino alla nausea cosa non intendeva dire. E basta soffermarsi su quello che in realtà ha fatto: espandere il linguaggio dell' arte a qualsiasi mezzo, renderla puro pensiero, azzerare il valore del manufatto in quanto fatto a mano («Si possono fare opere che non siano d' arte? Si possono non usare le mani?»), una rivoluzione. Senza di lui non ci sarebbe stata la Pop Art, l' Arte Concettuale, Beuys, Kossuth, Piero Manzoni, neppure Damien Hirst o Maurizio Cattelan, insomma tutta l' arte contemporanea.

 

Duchamp Marcel Duchamp ph Irving Penn

Per carità, Duchamp sull' equivoco dei significati scaturiti dalle sue opere ci ha sempre marciato, prendendosi gioco dei critici. Quando gli chiesero ragguagli su un' interpretazione di Rosalind Krauss rispose: «Ne ha dette tante». Ma quindi cosa sono i readymade? «Un punto di vista che voglio stabilire molto chiaramente» disse Duchamp, «è che la scelta di questi readymade non fu mai dettata da un qualche diletto estetico.

 

BABITZ DUCHAMP

Questa scelta era fondata su una reazione di indifferenza visiva, unita allo stesso tempo a un' assenza totale di buono o cattivo gusto, di fatto un' anestesia completa». Specificò anche il metodo usato: «Bisogna arrivare a scegliere un oggetto, se si vuole, con l' idea di non essere impressionati da questo oggetto, secondo un diletto estetico di nessun tipo. È dunque difficile scegliere un oggetto che non vi interessi assolutamente e non soltanto il giorno in cui lo scegliete, ma per sempre, e che non abbia mai nessuna possibilità di diventare bello, carino, gradevole da guardare, oppure brutto».

Marcel Duchamp

 

Tutti i readymade di Duchamp seguono questo criterio, sebbene alla fine siano diventati fondamentali. Ma non per i significati che gli si danno, piuttosto per quelli che non hanno.

Marcel Duchamp

 

ultra violet e marchel duchamp

D' altra parte perfino la vita di Duchamp è stata continuamente interpretata, come il suo aver lasciato l' Europa durante la prima guerra mondiale e gli Stati Uniti durante la seconda, quando questi entrarono in guerra. Si pensò che fosse un pacifista. Eppure, anche qui, a domanda rispose: «Pacifista io? No, la verità è che me ne fregavo completamente».

Marcel DuchampMarcel Duchamp

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?