“SE MI FOSSI ALLENATO DI PIÙ AVREI VINTO DI PIÙ? È VERO, MA MI SAREI DIVERTITO MOLTO MENO” – NICOLA PIETRANGELI ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA PARLA DEL DOCUMENTARIO RAI A LUI DEDICATO: “IO ERO COME NADAL PERCHÉ BATTERMI SULLA TERRA BATTUTA NON ERA FACILE, VI ASSICURO” – LA RISPOSTA DI RAFA: “PIETRANGELI È STATO UN GRANDE CAMPIONE CHE HA AIUTATO LA CRESCITA DEL TENNIS SIA DENTRO CHE FUORI DAL CAMPO, SOTTO OGNI ASPETTO..."
Alessandro Nizegorodcew per www.corrieredellosport.it
L’uomo, prima del grande atleta. Nicola Pietrangeli come (quasi) mai, prima d’ora, era stato raccontato. Un’ora di aneddoti, testimonianze, ricordi e dettagli inediti che descrive in maniera minuziosa e coinvolgente il primo sportivo a valicare il confine tra la propria disciplina e lo star system. Alla Festa del Cinema di Roma, nella giornata di ieri, è stato presentato “Nicola vs Pietrangeli”, documentario prodotto da Gabriella Carlucci con The Arena per Rai Documentari, in collaborazione con Istituto Luce e La Drecera Productions, con il patrocinio della Regione Lazio, firmato da Antonio Centomani.
Sessanta minuti di storia tra immagini e foto d’epoca, tra le parole di Nicola e di tutte le persone più importanti della sua vita. È proprio l’uomo Pietrangeli a uscirne in una nuova veste, quasi più morbida, grazie alle testimonianze, tra le altre, di Licia Colò.
Pietrangeli e il paragone con Nadal
«In tanti mi dicono: “Se ti fossi allenato di più avresti vinto di più”. È vero, ma mi sarei divertito molto meno», racconta Pietrangeli, che ricorda come alla sua epoca gli sportivi non venissero pagati “triliardi come adesso”. Una vita incredibile, quella di Nicola, oggi novantunenne, che viene raccontata partendo dalle immagini del suo “Pietrangeli”, campo che da molti giocatori del circuito è considerato “il più bello del mondo”.
Da Tunisi, dove è nato l’11 settembre 1933, all’amore per il calcio (ancor prima del tennis), all’amore vero e proprio, alla “Dolce Vita” dell’epoca senza dimenticare ovviamente la racchetta, che appare e scompare dal documentario ma ne è comunque minimo comun denominatore. «In quegli anni lì io ero Nadal – spiega il vincitore del Roland Garros 1959 e 1960 - perché battere me sulla terra battuta non era facile, vi assicuro». È proprio Rafa, poi, a parlare di Nicola. «Pietrangeli è stato un grande campione che ha aiutato la crescita del tennis – racconta Rafa - sia dentro che fuori dal campo, sotto ogni aspetto».
«Ciò che impressiona è la longevità di Nicola – spiega il presidente del Coni Giovanni Malagò -. È stato molto bravo a gestirsi fisicamente». In Coppa Davis Pietrangeli ha disputato 164 match (120 vittorie e sole 44 sconfitte tra il 1954 e il 1972) per poi vincere l’insalatiera da capitano nella storica finale di Santiago del 1976. “Nicola vs Pietrangeli”, sessanta minuti leggeri ma allo stesso tempo intensi, in un salto indietro nel tempo che racconta il campione azzurro e, contestualmente, la storia del nostro Paese.