sinner pietrangeli

“IO INVIDIOSO DI SINNER? MA COSA ME NE IMPORTA. SAREI UN CRETINO A PARLARNE MALE” – NICOLA PIETRANGELI ATTACCA I GIORNALISTI CHE “STRAVOLGONO LE MIE PAROLE”: “IL 90% DI LORO NON SA NEANCHE COME E’ FATTA UNA RACCHETTA. HO SOLO DETTO CHE A JANNIK NON BASTEREBBERO DUE VITE PER BATTERE TUTTI I MIEI RECORD. QUELLO DEL NUMERO DI PARTITE GIOCATE IN COPPA DAVIS NON POTRÀ MAI ESSERE RAGGIUNTO PER UNA QUESTIONE MATEMATICA. IL RESTO SI VEDRÀ” – LA BORDATA CONTRO CAMILA GIORGI

Lorenzo Nicolao per Corriere.it - Estratti

 

pietrangeli sinner e la coppa davis

Orfani di Jannik Sinner, i tennisti italiani che avevano partecipato agli Internazionali d’Italia sono stati tutti eliminati. Lo stesso Matteo Berrettini aveva dato forfait a inizio torneo, mentre resta un giallo il caso del ritiro improvviso dall’agonismo di Camila Giorgi. Di questo e tanto altro è tornato a parlare Nicola Pietrangeli.

 

L’ex tennista 90enne, campione del Roland Garros nel 1959 e nel 1960, non le manda a dire e comincia proprio dal campione altoatesino il suo personale sfogo, durante l’intervista rilasciata alla testata online Mowmag. Sinner è più vicino al numero 1 mondiale, anche per via dei demeriti degli avversari, con lo stesso Novak Djokovic (già eliminato a Roma) che dovrà difendere molti punti nello Slam parigino. Pietrangeli respinge le accuse che gli erano state rivolte, anche se torna a parlare di record ineguagliabili.

 

jannik sinner nicola pietrangeli premiazione

«Io invidioso di Sinner? Ma cosa me ne importa, sembra non abbia altro a cui pensare. Non sarò una cima di intelligenza, ma sarei davvero un cretino a parlare male di lui. Ho solo detto che non gli basterebbero due vite per battere tutti i miei record. Quello del numero di partite giocate in Coppa Davis non potrà mai essere raggiunto, neanche volendo, per una questione matematica. Il resto si vedrà».

 

L’attacco alla stampa

Pietrangeli risponde anche all’argomento degli infortuni, con il problema all’anca dell’altoatesino che ha costretto il vincitore dell’Australian Open al ritiro di Madrid e al forfait di Roma. «Mi chiedono tutti se secondo me doveva giocare a Madrid o fermarsi prima - come aveva commentato Adriano Panatta -. Ma che ne so, mica sono un veggente. Sono tutti bravi a parlare con il senno del poi. Mi chiedono anche quale sarà l’esito della sua carriera. I traguardi di Sinner li vedremo e giudicheremo tra dieci anni, non prima».

PIETRANGELI 33

 

Poi attacca la stampa. «Mi danno molto fastidio gli articoli che stravolgono le mie parole, come lo scrivere che io sia invidioso di un ragazzo che è simpatico, sorridente e che fa onore all’Italia. Sono i giornalisti a inventare questi sentimenti. Il 90% di loro non sa nemmeno come sia fatta una racchetta. Adesso sono tutti amanti del tennis perché Sinner va di moda. In passato sono diventati tutti velisti perché c'era Azzurra. Con questo modo di fare tra poco mi chiederanno a che ora fa pipì Lorenzo Sonego». 

 

(...) A fine intervista, la laconica risposta sul caso Giorgi: «L'ho vista due volte in vita mia, cosa ne posso sapere? Se si è ritirata, e il perché, a me importa meno di zero».

nicola pietrangeli foto di bacconicola pietrangeli foto mezzelani gmt 095nicola pietrangeli foto mezzelani gmt 094PIETRANGELIPIETRANGELI LEA PERICOLI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…