PIOLI OUT – ALLA VIGILIA DEL DERBY CHE PUO’ REGALARE LA SECONDA STELLA ALL’INTER, L’ALLENATORE DEL MILAN SI CONGEDA NON SENZA VELENI: “HO SEMPRE DATO TUTTO, FIN DAL PRIMO GIORNO. C’È CHI MI HA RISPETTATO E CHI MENO, MA PARLARE TROPPO DI ME È STATO NOCIVO” – AL SUO POSTO IN ARRIVO LOPETEGUI, DETTO “EL CAGON”. MANCA SOLO IL VIA LIBERA DI IBRAHIMOVIC, CHE SPINGE ANCORA PER L’OPZIONE CONTE – CARDINALE LANCIA UN MESSAGGIO AI TIFOSI: “IO NON ME NE VADO” – IL DAGOREPORT
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Estratto dell’articolo di Enrico Currò per www.repubblica.it
zlatan ibrahimovic stefano pioli 4
Il destino del Milan, in questa sua stagione senza titoli, contrassegnata dal secondo posto in campionato e dalla partecipazione appena dignitosa alla Champions, all’Europa League e alla Coppa Italia, è stato quello di finire più spesso al centro dell’attenzione per le vicende societarie che per i risultati sportivi.
È dunque perfettamente in linea con la tendenza dell’annata il fatto che la vigilia del derby più malinconico – se l’Inter vince, festeggia la seconda stella in faccia al Milan, che solo se non perde può rimandare lo scontato esito del campionato – si sia trasformata nel lungo saluto di Pioli alla squadra che lascerà a giugno, dopo cinque stagioni con uno scudetto, una semifinale di Champions e quattro qualificazioni alla coppa più importante
stefano pioli e i giocatori del milan a rapporto dai tifosi 2
“Qualcosa di questa esperienza mi porterò dietro. Ho sempre dato tutto, fin dal primo giorno, e ho ricevuto tantissimo. Ma non parliamo di me: se ne sta parlando da troppo e da troppo tempo, non credo che ci abbia fatto bene. Il mio Milan può ancora dare tanto. La vittoria nel derby sarebbe importante. Orgoglio, responsabilità, appartenenza: usiamo tutte le parole che vogliamo, ma per la classifica, per l’eliminazione di giovedì, per lo scudetto che l’Inter può vincere contro di noi questa è una occasione per il riscatto, per l’orgoglio”.
“Ho sempre conosciuto un verbo nella mia carriera: lavorare. Dirò tutto quello che penso alla fine. Giornalisti e tifosi hanno il diritto di criticare: c’è chi lo ha fatto con più rispetto e chi meno, ma questa non è una cosa che io posso controllare”.
Così Pioli spiega il suo stato d’animo rispetto alle critiche dei media e alla censura da parte degli ultrà: “La cosa più importante è che nel derby ci saranno 70 mila tifosi che spingeranno il Milan. Dobbiamo provare a fare una grande partita. Veniamo da cinque sconfitte di seguito nei derby, ma non è vero che abbiamo sempre giocato nello stesso modo. Affrontiamo una squadra forte, che vincerà meritatamente lo scudetto. Dobbiamo fare in modo che non succeda domani”.
Il rifiuto di una valutazione su quest’annata è al momento netto, come il quadro dell’eredità che lascerà al suo successore, ancora misterioso: “Non mettiamo il carro davanti ai buoi per certi giudizi e certi commenti, che non sono di mia pertinenza in questo momento. Non voglio dare ora voti alla stagione della squadra e alla mia. Il bilancio lo farò alla fine. E se qualcuno non sarà d’accordo su quello che dirò, me ne farò una ragione”. [...]
Cardinale prova a rassicurare i tifosi
simone inzaghi stefano pioli inter milan
Gerry Cardinale, titolare del fondo statunitense RedBird e azionista di controllo del Milan, ha provato a rassicurare i tifosi, attraverso un colloquio col Sole 24 ore, sulla discussa questione della proprietà del club, sulla quale la magistratura milanese ha aperto un’inchiesta, indagando l’amministratore delegato Giorgio Furlani e il suo predecessore Ivan Gazidis:
ù“Vorrei chiarire i fatti una volta per tutte: RedBird è l’azionista di controllo del 99,93% di AC Milan. Il restante 0,07% è costituito da singoli investitori italiani, tifosi di lunga data del club. Ho anche chiesto ai New York Yankees di investire una piccola quota di minoranza insieme a RedBird come parte del nostro investimento complessivo, data la nostra forte partnership, lunga 25 anni”.
Cardinale è tornato anche sul suo chiodo fisso: il vendor loan, il prestito di 560 milioni di euro più interessi ottenuto dal fondo Elliott, il precedente azionista di maggioranza del club, come finanziamento per portare a termine l’operazione da 1.2 miliardi: “Quando abbiamo preso il controllo del club al momento del closing, Elliott ha fornito un prestito a RedBird con una durata di tre anni e zero diritti di governance. Questo prestito non è diverso da qualsiasi altro finanziamento di terzi che avremmo potuto ottenere, con l’ulteriore vantaggio che Elliott ha portato un track record di miglioramento di AC Milan prima della nostra acquisizione”.
Il manager americano ha infine dichiarato di non avere alcuna intenzione di cedere il controllo della società: “Sono appena arrivato: il mio obiettivo è di costruire una realtà insieme solida e vincente. Perché dovrei rinunciare alla proprietà? Non ci sono colloqui con alcun investitore che possa ottenere il controllo o la governance del Milan.
GERRY CARDINALE IN PIAZZA A FESTEGGIARE IL MILAN
Il 40% delle aziende che RedBird ha nel portafoglio è costituito da società nate da zero, tutte con flussi di cassa positivi o in pareggio operativo fin dall’inizio e tutte che hanno occupato un segmento nel loro settore che prima non esisteva o che prima era poco significativo. Il nostro portafoglio di attività sportive rappresenta un valore totale di 30 miliardi di dollari, di cui 5 miliardi di dollari di valore per le società che abbiamo creato. Credo nel modello della “public private partnership”, fondato sull'unione fra le comunità e fra chi ha i soldi e chi non li ha. Il caso del Milan è perfetto.
stefano pioli e i giocatori del milan a rapporto dai tifosi 3
C’è il Milan, che è insieme un’impresa e una squadra di calcio. C’è la proprietà, che è RedBird. C’è la comunità dei tifosi. C’è la città”. Quanto ai risultati sportivi della stagione, Cardinale li giudica più che buoni: “Siamo comunque al secondo posto in campionato. E non smetteremo mai di puntare a vincere”.
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