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UNA PISTA D’ORO – ELIA VIVIANI DA URLO: CADE, SI RIALZA E CONQUISTA IL PRIMO POSTO NELL’OMNIUM – MALAGO’: "SOFFERENZA INDESCRIVIBILE, ORO STRAMERITATO" - ARGENTO THRILLING NELLA 10 KM DI NUOTO PER RACHELE BRUNI - LE LACRIME DI TAMBERI

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Francesco Persili per Dagospia

Una volata. Poi un’altra. Elia Viviani sfreccia verso l'Olimpo. Poi cade, si rialza, sprinta ancora e si va a prendere l’oro nell’omnium, specialità del ciclismo su pista. Finalmente ce l'ha fatta, il ciclista veronese. E lo urla al mondo in lacrime durante il giro d’onore avvolto nella bandiera tricolore. Una vittoria con tripla dedica: alla fidanzata ciclista Elena Cecchini, alla famiglia e a sé stesso. Il ciclismo è in festa: 20 anni dopo il tris di Atlanta, l’Italia torna a conquistare una medaglia d’oro su pista. “Una gara perfetta”, certifica il ct Villa, già bronzo nell’americana a Sidney con Silvio Martinello.

 

Il corridore del team Sky vola in testa alla classifica dopo la quarta delle sei prove in programma. Il veronese fa registrare il terzo tempo nel chilometro da fermo e porta a 14 punti il vantaggio sul francese Boudat e sull’inglese Cavendish. “Punto al podio”, Viviani non ha mai nascosto la sua ambizione. Quattro anni fa ai Giochi di Londra chiuse al sesto posto. Forget London. E' questa l’occasione della vita. Nel giro lanciato dominato dal neozelandese Kenneth (72 chilometri orari di media), il veronese chiude in seconda posizione con un tempone (12”660) e incrementa di altri due punti il vantaggio su Cavendish.

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Ma la corsa verso l’oro è ancora lunghissima. L’ultima prova, la corsa a punti, mette in palio 80 punti (16 sprint da 5 punti). È un massacro. Servono cuore, gambe e testa. Il colombiano Gaviria parte forte. Poi tocca al campione olimpico di Londra Hansen che scappa e conquista 20 punti. Viviani cade. Ne approfittano il danese, che si issa a 1 punto dal veronese e Cavendish. A sei sprint dalla fine Viviani è a quota 191, il danese insegue a 189, l’inglese a 184. Ma il veronese ha ancora gamba, lucidità e cuore. A tre sprint dalla fine la volata sontuosa su Cavendish. E poi un altro sprint che vale il titolo olimpico.

 

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“E’ un oro meritato – rimarca il ct Villa ai microfoni  Rai - sono sei anni che ci lavoriamo. Il successo di oggi lo ripaga dei sacrifici di questi anni. La caduta? Ho ripensato ai mondiali di Melbourne, in quella occasione si scheggiò il bacino, Immaginate cosa mi sia passato in testa in quel momento”. “Mi si è gelato il sangue”, gli fa eco il presidente del Coni Giovanni Malagò: “E’ stata una sofferenza indescrivibile. E’ un oro strameritato, meraviglioso, non dovremo mai finire di dire grazie a Elia Viviani”. E’ la 23esima medaglia per l’Italia, l’ottavo oro (eguagliato il risultato di Londra): “Al di là del numero delle medaglie, il nostro Paese sta dando un’immagine positiva di cui dobbiamo essere fieri”, sottolinea Malagò.

 

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Il ct dell’Italbici Davide Cassani è al settimo cielo: “E' un premio per tutto il ciclismo. Ci siamo fatti onore. Viviani era il più forte e ha meritato la medaglia”. Dopo la delusione di Londra e il Mondiale perso per mezza ruota, è arrivata la grande rivincita per Viviani: “Ho vinto la corsa più importante della mia vita. Tutti i sacrifici che ho fatto valevano solo la medaglia d’oro”, spiega il ciclista azzurro: “Penso di averlo meritato. Molti atleti, al termine della gara, mi hanno abbracciato e lo hanno fatto con sincerità. La caduta? Mi ha un po’ scosso ma ho capito che non potevo mollare. L’adrenalina è salita ancora di più e ho cercato di mettere in cantiere più punti possibile. Il futuro sarà principalmente nel ciclismo su strada: “Continuerò su pista ma avrò altri obiettivi. Con questa medaglia si chiude un capitolo della mia carriera”.

 

2. ARGENTO THRILLING DI RACHELE BRUNI - LE LACRIME DI TAMBERI

RACHELE BRUNIRACHELE BRUNI

Oceano d’argento. Nella 10 Km femminile di nuoto in acque libere Rachele Bruni conquista il secondo posto al termine di una gara che ha avuto un epilogo thrilling. Trionfa l’olandese Sharon Van Rouwendaal, alle sue spalle si piazza la grande favorita Aurelie Miller che precede di 8 decimi di secondo la nuotatrice azzurra.

Ma la francese, protagonista di una grande rimonta, è stata squalificata per irregolarità nello sprint finale proprio ai danni della toscana tesserata per il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito.

RACHELE BRUNI 4RACHELE BRUNI 4

“La decisione dei giudici è giusta, la francese mi ha affondato”. Rachele Bruni conquista così l’argento nella cosiddetta “maratona del mare” e regala la 22esima medaglia all’Italia: “Sono un’atleta difficile da gestire – ha dichiarato la nuotatrice ai microfoni Rai – ma dopo 4 anni di allenamenti, litigate e sorrisi, oggi è scesa la lacrimuccia”.

TAMBERI CON LA FIDANZATATAMBERI CON LA FIDANZATA

È stata la notte di Bolt. Poteva essere la notte di Gianmarco Tamberi se un maledetto infortunio alla caviglia sinistra non avesse fermato il saltatore in alto italiano alla vigilia della partenza per Rio. Ma “Gimbo” ha voluto lo stesso prendere l’aereo per il Brasile. Stanotte ha seguito e commentato dalla postazione Rai i salti dei suoi colleghi ma non è riuscito a trattenere le lacrime.

Era la sua gara, era il suo sogno. La fidanzata Chiara ha provato a consolarlo ma le immagini del pianto dirotto di Tamberi hanno fatto il giro del mondo insieme alle parole spese per celebrare il trionfo di Paltrinieri.

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“Quell’oro l’ho sentito anche un po’ mio”, ha scritto. “Perché quando ti portano via un sogno e ti viene restituito per un attimo da un ragazzo di 22 anni, nessuno può essere più felice di te. Grazie Greg. Per aver coronato il sogno che avevamo in comune”. Da Detti a Tamberi, l’oro di Paltrinieri ha fatto tutti felici. Nessuna gelosia. La meglio gioventù italiana è competitiva ma non individualista. Condivide fatica e successi. La vittoria di uno è la vittoria di tutti.

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