A COSA SERVONO I BUONI RAPPORTI TRA MELONI E IL PREMIER ALBANESE EDI RAMA? A PORTARE IL GIRO D'ITALIA IN ALBANIA - CON IL LAGER PER I MIGRANTI VUOTO, A TIRANA SI DEVONO ACCONTENTARE DELLE PRIME TRE TAPPE DELLA CORSA ROSA CHE QUEST’ANNO PARTIRA’ DALL’ALBANIA – RAMA: “PER NOI E’ COME ALZARE UN TROFEO” – TAJANI SOSTIENE CHE LA GARA FA DA "AMBASCIATORE DEL MADE IN ITALY NEL MONDO”: PECCATO CHE NEL SUD ITALIA SIANO PREVISTE SOLO 3 TAPPE (QUANTE QUELLE IN ALBANIA…) – PS: CI SARA’ UNA PARTENZA ANCHE DA CEGLIE MESSAPICA, LUOGO DELLE VACANZE ESTIVE DELLA MELONI – VIDEO
Marco Bonarrigo per corriere.it - Estratti
presentazione giro d italia roma con cairo edi rama gualtieri
Si comincia con un emozionato Edi Rama, primo premier straniero della storia alla presentazione del Giro d’Italia. «Seguivo la corsa rosa fin da bambino, Merckx e Gimondi erano i miei eroi — spiega Rama — e l’Albania un Paese chiuso come lo è oggi la Corea del Nord: l’unica libertà che il regime ci concedeva era sognare.
Le immagini del Giro in tv ci permettevano di attraversare con la mente l’Adriatico, rendendoci conto di cosa fosse la vita fuori da una gabbia. La trattativa per entrare a farne parte è stata serrata, ma ne valeva la pena: le tre tappe albanesi di quest’anno per noi sono davvero una favola».
Cairo: «L'Albania sarà vista da 700 milioni di spettatori»
Gioisce anche il presidente di Rcs MediaGroup Urbano Cairo: «La presenza dell’Albania nel tracciato ci onora e ci riempie di gioia e credo che l’amico presidente del consiglio Rama abbia fatto un affare perché il suo Paese merita i 700 milioni di spettatori di duecento diversi Paesi che gli offrirà la corsa rosa». L’atmosfera è elettrica: «L’emozione di Rama è anche la mia — continua Cairo —. Volevo un Giro d’Italia che toccasse tante nazioni e quest’anno abbiamo aggiunto un tassello importante».
C’è l’Albania in partenza, uno dei luoghi ciclisticamente più affascinanti e inesplorati d’Europa. Sono presenti quindici regioni italiane, dal Salento pugliese ai confini con Francia e Slovenia, dal Tirreno all’Adriatico. Si attraversano il barocco di Lecce, i trulli di Alberobello, i Sassi di Matera, il lungomare di Napoli e quello della Versilia, la Torre di Pisa, la meraviglia di piazza del Campo a Siena. Ci si arrampica sul Mortirolo, sul Colle delle Finestre, sugli sterrati senesi, sul San Pellegrino in Alpe e sul Sestriere. Il 108° Giro d’Italia presentato all’Auditorium Parco della Musica di Roma è un Giro speciale: inedito, bello e anche durissimo con un record di 52.500 metri di dislivello in salita (il 20% in più dell’edizione del 2024) in 3.413 chilometri di percorso.
Il percorso
Nessuna tipologia di corridore potrà recriminare, nel tracciato non manca davvero nulla: due cronometro individuali, sei tappe per velocisti, otto di media montagna, cinque di alta montagna con gran finale capitolino domenica 1 giugno. Saranno 38 i chilometri di sterrato, 30 di strade bianche a Siena e otto sul Colle delle Finestre, la Cima Coppi del Giro con i suoi 2.178 m. La Montagna Pantani designata sarà il Passo del Mortirolo mentre la Tappa Bartali sarà la Gubbio-Siena.
«Il Giro è ambasciatore del made in Italy nel mondo — ha spiegato Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri — e il passaggio attraverso tanti borghi meravigliosi e poco conosciuti è un richiamo agli italiani all’estero per tornare a visitare i loro luoghi d’origine. Due i messaggi forti di quest’anno: vogliamo al più presto i Balcani Occidentali nella Comunità Europea e siamo pronti ad accogliere a braccia aperte l’Albania».
Per Paolo Bellino, amministratore delegato di Rcs Sport ed Events, «il Giro ormai va oltre al Giro, può raccontare una storia e un territorio rendendo felici i 10 milioni di italiani che scendono sul percorso e tutti quelli che lo vedono in tv o sui suoi canali social», mentre il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida spiega che «il Giro racconta le bellezze della nostra Italia ma anche l’amicizia che è un segno profondo del carattere degli albanesi» e ringrazia le forze dell’ordine rappresentate in sala dal direttore delle Specialità della Polizia di Stato, Roberto Cortese.
cairo edi rama pardo gualtieri
Mauro Vegni, che ha disegnato il Giro, assicura che «entro qualche settimana sapremo quali fuoriclasse si uniranno agli ex vincitori Roglic e Bernal, che hanno già confermato, senza escludere sorprese»; il talento Antonio Tiberi fa capire «quanto sarà importante analizzare le altimetrie visto il gran numero di salite sconosciute anche perché sarà difficile testare sul campo nei prossimi mesi».
La presentazione si conclude con un botta e risposta tra Urbano Cairo e il premier Rama. «Non sono mai stato in Albania — spiega il presidente di Rcs Media Group —, sarà bellissimo scoprirla per la prima volta con il pretesto del Giro». «Conosco piuttosto bene l’Italia — replica Rama, ex giocatore di basket di buon livello — ma se il presidente Cairo mi offrirà un passaggio in ammiraglia durante una tappa la vedrò in un modo diverso dal solito e me ne innamorerò ancora di più».