![justine mattera](/img/patch/02-2019/justine-mattera-1112483_600_q50.webp)
CORRI, ANZI: SCAPPA! - IL 55% DELLE DONNE RUNNER DICE DI AVER SUBITO MOLESTIE - IN INGHILTERRA MONTA LA PROTESTA: "NON POSSIAMO CORRERE DA SOLE". E LA POLIZIA INVITA AD ALLENARSI IN GRUPPO - JUSTINE MATTERA: “IO NON CORRO DA SOLA QUASI MAI PERCHÈ HO PAURA. CON IL MIO ALLENATORE MI SENTO PIU' SICURA…” - FOTOGALLERY DA SBALLO
Costanza Cavalli per “Libero Quotidiano”
A essere tacciati di incompetenza e sessimo è toccato anche alla polizia delle contee di Avon e Somerset, nel Sud-ovest dell' Inghilterra. A scatenare le femministe (così si autodefiniscono le utenti in questione sui loro profili Twitter) è stato un disgraziato consiglio diramato un paio di giorni fa dalle forze dell' ordine. Suonava così: «Fate jogging in gruppo, sarete più sicuri e eviterete fastidiosi commenti, o peggio, molestie».
Il suggerimento in questione è parte della campagna #JogOn (che sta per Join together, esercitati in gruppo, Remain Observant, rimani vigile, Give us a call, facci una telefonata), che punta ad aiutare le donne a godersi in sicurezza una corsa. L' iniziativa è stata promossa dalla Avon e Somerset Police, che l' ha messa a punto dopo aver raccolto numerose testimonianze e dopo aver istituito un gruppo di studio apposito, il Bristol Zero Tolerance.
Il lavoro delle forze dell' ordine è stato approfondito: sul sito del progetto esiste addirittura una mappa dove sono stati registrati gli "incidenti" avvenuti e ogni denuncia è stata registrata, mantenendo il rispetto della privacy. Ma, soprattutto, si legge che le molestie prese in esame riguardano sguardi indesiderati, insulti omofobi o transfobici o sessisti, richieste insistenti, masturbazione pubblica, stupro e crimini di odio. Chiaramente, non è una campagna tutta dedicata alle donne, ma alla frase «correte in gruppo: ne guadagnerete in sicurezza e scoraggerete comportamenti minacciosi», le femministe si sono sentite chiamate al presentat' arm.
LE POLEMICHE «È un altro esempio di come la violenza maschile venga usata per controllare e limitare la libertà di tutte le donne», ha dichiarato al quotidiano The Telegraph Karen Ingala Smith, CEO di Nia, un' organizzazione di beneficenza per donne vittime di violenza sessuale. E sui social, poi, una sventagliata di critiche: «Così sembra che incolpiate le donne, che sono le vittime»,
«Dovreste capire che il problema non sono le donne che corrono da sole, ma è educare gli uomini a diventare esseri umani decenti», «Una delle ragioni per cui corro è proprio perché posso stare da sola». Affermazioni tutte legittime, ovviamente, ciascuna avrebbe il diritto di correre in sicurezza non solo sul tapis-roulant, senza subire commenti scemi, suonate di clacson, fischi; tuttavia, la polizia non può avere occhi ovunque, e non le è venuto di meglio che suggerire un' autodifesa "passiva".
IL SONDAGGIO In Italia, i numeri danno un quadro poco tranquillizzante: secondo un sondaggio del 2017 della rivista Runner' s World, il 55% delle donne ha affermato di essere stata molestata mentre correva, il 79% sostiene che è molto fastidioso ricevere attenzioni non richieste durante lo sport, il 15% è sempre preoccupato di incontrare eventuali molestatori.
Tendendo conto l' inchiesta del giugno scorso dell' Istituto Piepoli, secondo la quale il 46% degli italiani corre all' aria aperta, il numero di donne molestate dovrebbe dunque essere molto alto. «Io non corro da sola quasi mai», racconta la showgirl e conduttrice televisiva Justine Mattera, «perchè ho paura, con il mio allenatore mi sento più sicura. Abito a Milano, vado a correre la mattina presto o la sera e ho scelto un percorso che ritengo protetto. Anche se trovo offensivo che qualcuno mi dica di andare a correre in gruppo, è un problema reale, che le donne devono affrontare. È triste perchè la cosa bella della corsa sarebbe proprio la libertà».
Già l' anno scorso la Metropolitan Police londinese, era stata criticata per aver invitato le donne a non indossare entrambi gli auricolari quando si va a correre. L' avviso di Scotland Yard era scattato dopo una serie di aggressioni sessuali. E arriviamo al punto: alla fine, a subire molestie sono le donne, che polizia faccia o non faccia il proprio lavoro, dia consigli o stia zitta. Ma altrettanto inutili sono le femministe: come scudo protettivo o come forza d' attacco contro le pasticciate misure delle istituzioni, finora, le loro azioni non hanno comunque prodotto alcuna molestia in meno.
justine mattera 31
justine mattera 19
justine mattera 18
justine mattera 20
justine mattera 36
justine mattera 40
justine mattera 35
justine mattera 21
justine mattera 34
justine mattera 22
justine mattera 7
justine mattera 10
justine mattera 39
justine mattera 38
justine mattera 4
justine mattera 11
justine mattera 5
justine mattera 6
justine mattera 1
justine mattera 16
justine mattera 12
justine mattera 13
justine mattera 17
justine mattera 41
justine mattera 2
justine mattera 9
justine mattera 30
justine mattera 37
justine mattera 29
justine mattera 15
justine mattera 14
justine mattera 8
justine mattera 23
mattera
mattera
jane alexander justine mattera
mattera
justine mattera 3
justine mattera 28
justine mattera 27
justine mattera 33
justine mattera 32
justine mattera 26
justine mattera 25
justine mattera 24
justine mattera con la sorella