bobo vieri

A TU PER TU CON IL NUOVO RE DEL TALK SPORTIVO: BOBONE VIERI - C’E’ QUALCHE TV, ORA CHE 'TIKI TAKA' E’ A RISCHIO CHIUSURA, PRONTA A INVESTIRE SUL FORMAT DELLA ‘BOBO TV’? LE DIRETTE INSTAGRAM HANNO FATTO IL BOTTO: CON TOTTI ERANO COLLEGATE 70 MILA PERSONE, PRATICAMENTE SAN SIRO – “MANCINI E’ L’UNICO CHE MI HA MESSO UN PO’ IN SOGGEZIONE” – GLI INCONTRI CON RONALDO IL FENOMENO AL CASINO’ DI IBIZA. E POI CASSANO, INZAGHI E LA VITA CONIUGALE CON COSTANZA CARACCIOLO: "E' GELOSISSIMA" - VIDEO

 

Mirko Graziano per SportWeek – La Gazzetta dello Sport

 

vieri inzaghi

Bobo, pensa che trioconme eTotti qui su Instagram o in tv. Il presentatore lo fai tu però: sei il piùconnesso e oltretutto parli bene italiano. Io e il Pupo invece...». È scatenato Antonio Cassano: «Totti vuolfare ilprocuratore, lui ci mette il nome, ma i giocatori glieli suggeriamo noi...». Signore e signori, benvenuti alla “Bobo tv”, un fenomeno social che è esploso durate il lockdown attraverso il profilo Instagram diChristian Vieri.

 

Ascolti serali record – in 70 mila hanno per esempio assistito alfaccia a faccia conTotti –, roba da far preoccupare anche Bruno Vespa: «Vieri, mi dicono che sia ormai diventato un nostro serio concorrente»,le parole del popolare giornalista in una serata in cui il grande bomber era ospite di Porta a Porta. Lele Adani e Nicola Ventola, ex compagni ai tempi dell’Inter, come autori-protagonisti, Bobo mattatore d avanti altelefonino. Costanza Caracciolo, sua moglie da un anno e madre delle sue figlie Stella e Isabel, in regia, a controllare messaggi,turnazione degli ospiti e altri aspetti tecnico-organizzativi, il tutto mentre allatta Isabel, la secondogenita venuta al mondo il 25 marzo, e subito dopo aver messo a letto Stella, un anno e mezzo.

vieri 5 maggio

 

La scaletta è tanto semplice quanto prestigiosa ed efficace: Bobo padrone di casa e a turno, via via, una serie di one to one con ex campioni dello sport e personaggi dello spettacolo. Una passerella da urlo: Ronaldo ilF enomeno,Totti eCassano appunto, poi Paolo Maldini, Roberto Mancini, Recoba, Nesta, Pippo Inzaghi, Toni, Del Piero, Pirlo, Di Biagio, Crespo, Veron, Sergio Conceicao, Kallon, Matri e tanti altri.

 

shevchenko vieri

Chiacchiere fra amici, aneddoti a raffica, risate, sentimenti sinceri e ancheunpizzico dimalinconia fra i protagonisti che si mostrano davvero senza filtri: fra di loro mai fanno ricorso alla diplomazia. Si comincia alle 22- 22.30 con Ventola che canta (benissimo), balla (bene) e fa schiantare dalle risate il conduttore. Si finisce ben oltre la mezzanotte con LeleAdani che racconta storie di calcio e regala ogni volta il nome di un potenziale fenomeno del futuro, andando a pescare giocatori e campionati spesso sconosciuti ai più.

 

Unformat che piace,non stufa e già ingolosisce i produttoritelevisivi e radiofonici.Non solo calcio comunque: anche la stella Nba Belinelli (Bobo è un grande appassionato ed esperto del basket più bello del pianeta) e soprattutto il mitico Valentino Rossi. «Il più forte in assoluto nella storia dellaMoto Gp–diceVieri–.Nessunocome Vale, e quando si ritirerà il 50% del Paese, anziforse tutto ilPaese, smetteràdiguardare iGran Premi».

 

Bobo, ricordi gli ospiti della prima puntata?

«No».

 

Tipico tuo. Come è nata l’idea?

vieri cassano

«Così, per farci compagnia fra amici reclusi nelle proprie abitazioni. Siamo partiti quasi per scherzo, ad uso personale diciamo».

 

Sì, ma la risposta del pubblico è stata subito impressionante.

«È la cosa che mi ha convinto a fare sul serio insieme ad Adani e Ventola, amici di una vita. È bella la sensazione di regalare momenti di serenità e svago in unperiodotantodelicato,drammatico direi.La gente vuole cose vere, e noi ci consegniamo per quello che siamo realmente nella vita».

 

Hai 2,5 milioni di follower su Instagram, ogni tua iniziativa diventa virale, di moda. Che effetto ti fa unire una platea che va dai ragazzini che nemmeno ti hanno visto giocare a gente ben più attempata di te?

«Mi rende felice, vuol dire che tutti apprezzano la mia trasparenza. Io sono questo, nel bene e nel male».

 

vieri mancini

Epensare che da giocatore appariviburbero,atrattiproprio antipatico... «Diciamoche l’immagine riportata non era del tutto veritiera. Nello spogliatoio sono sempre stato brillante, ironico e molto amato, chiedete ai miei ex compagni. In un certo senso potete verificare voi stessi attraverso le serate su Instagram o anche pensando alla Bobo Summer Cup, dove si sono radunati amici che hanno partecipato senza il minimo interesse, ma per il solo piacere di stare insieme e darmi una mano».

 

Colpa allora dei giornalisti...

ventola rossi vieri

«Non solo, devo essere sincero. Colpa anche mia. Mai stato un buon “pierre” di me stesso.Mai fatto il lecchino, passavo in sala stampa e facevo pernacchie, a volte. Sia chiaro, accettavo ogni giudiziotecnico sul campo, ma diventavo una belva quando mi si toccava nel privato con delle balle. E mi arrabbiavo pure quando veniva preso di mira un compagno. Sono poi  uno che non parla più con chi mi fa incazzare, ed ecco spiegati i tanti silenzi con i media.

 

Diciamo che a volte ho probabilmente esagerato, però sono sempre stato me stesso, uno vero. Ho un carattere forte,non mi spaventa niente: a 14 anni ho lasciato i genitori in Australia per rincorrere un sogno. Ancora oggi ci sono persone che mi avvicinano emi dicono che “pensavamo che fossi un tipo introverso, antipatico, burbero, e invece abbiamo scoperto un ragazzo diretto,divertente”. Ho naturalmente vari difetti caratteriali, i momenti particolari non mancano, capita anche di rifiutare bruscamenteun autografo in alcune circostanze – sempre più raramente devo dire (ride)–però ci sarà un motivo se tutti i miei ex compagni mi vogliono bene e se per strada e attraverso i social riscontro così tanto affetto».

vieri ventola 77

 

E come si sta dalla parte del giornalista?

«Ma io non voglio fare il giornalista...».

 

Beh, però il tuo salottino è ormai invidiato da molti conduttori che non riescono a coinvolgere i pezzi da novanta che passano dalla Bobo tv... Tu sembri trasformare inoroogni tua iniziativa social, qual è il segreto?

«Non ci sono segreti, nel caso della Bobo tv c’è solo la voglia di stare insieme fra amici veri. Ci mostriamo per quello che siamo, sempre. Magari per me, rispetto a voi giornalisti, è più facile creare un certo clima,perché fra di noi ex non ci sono segreti, conosciamo pregi, difetti e punti deboli reciproci.

 

Abbiamo vissuto fianco a fianco per anni, ogni giorno, ed è allora più facile lasciarci andare ai ricordi, ben sapendo che non ci saranno maitrappole nascoste nellanostra chiacchierata.Parliamo come se fossimo al bar a bere qualcosa insieme, oppure attorno a una piscina durante le vacanze.Ecco, credo che alla gente piaccia la sensazione di essere lì con noi, di entrare nellospogliatoio,divivereunmondo mai totalmente catturato dalle telecamere o da un taccuino. È questo il mio obiettivo: far sedere itifosi alnostro tavolo,mostrarciper quello che eravamo nello spogliatoio, nei ritiri, nella vita di tutti i giorni».

 

Ti manca il calcio?

 «Mi manca lo spogliatoio».

vieri ventola 99

In effetti nelle vostre chiacchierate emerge forte un certo velo di malinconia... «Confermo. Ho nostalgia diquei giorni, di quei momenti. Scherzi, battute, complicità, problemi, gioie e dolori, piccole-grandi avventure insieme: un tornado di emozioni e sensazioni, un qualcosa che ho dentro il cuore e che mi manca da morire. È così per me e per tutti i miei ex compagni.

 

Non è la partita a lasciarci il vuoto oggi, ciò che più rimpiangiamo è quel lungo percorso umano, pieno di sentimenti veri, che maturava attorno al campo... Mi mancano anche alcuni allenatori. Penso a Rampanti, e soprattutto a Mondonico e Cesare Maldini. Ogni tanto andavo a trovarli anche a fine carriera: mi piaceva parlare con loro, confrontarmi, chiedere consigli ingenerale... Ora purtroppo non posso farlo più con il Mondo e Cesarone: quanto ho voluto bene ad entrambi...».

 

Andiamodi aneddoti,iniziamo da Pippo Inzaghi.

berlusconi vieri

«Una volta in Nazionale giocavamo dal primo minuto; io, lui e mi pare Del Piero. Pippo temeva di essere sostituito a fine primo tempo: nell’intervallo andò dal Trap e gli disse che avevo un problema muscolare. Dopo qualcheminutodel secondo tempo il Trap chiama una sostituzione, Pippo si avvicina e mi dice più volte di stare calmo. Non capisco, perché devo stare calmo? Alzo lo sguardo e vedo il mio numero sulla lavagnetta luminosa. Esco, mi incazzo e prendo a calci ogni bottiglietta che capita a tiro.Afine gara,ilmister mi incrocia: “Bella gara Bobo, ma perché ti sei arrabbiato al cambio?”. E io: “Perché mi ha sostituito”.E lui: “Ma Pippo mi aveva detto che non stavi bene”. Resto lì un secondo, poi penso a Pippo e scoppio a ridere.S iamo stati insieme in camera fin dalle Nazionali giovanili, abbiamo condiviso un campionato di B a distanza. Che esperienze a quei tempi. Incontravamo difensori esperti e cattivissimi. Ti sfregavano gli occhi con delle cremine e restavi cieco per alcuni minuti. I dirigenti di allora ci dicevano: “Vi mandiamo in B a fare le ossa”. In realtà le ossa ce le spaccavano, o quasi. Ma è stata una grande esperienza, uscito da quel campionato eri pronto a qualsiasi battaglia. Mi divertivo a chiamare Inzaghi la sera prima delle gare. “Oh Pippo, guarda che il tuo marcatore di domani è fuori di testa, mi ha detto che ha una voglia matta di spaccarti”.Trovavamo gente strana. Ricordo per esempio la coppia del Vicenza Praticò-Lopez: ti inseguivano ovunque, e nel frattempo si riempivano di insulti fra di loro. Sembravano due matti veri. Li guardavi, li ascoltavi e giravi alla larga...».

vieri veron

 

Raccontavate anche di Biffi del Palermo o di Brunetti del Brescia...

«Biffi mi stese durante un calcio d’angolo, una fiammata in faccia che ricordo ancora oggi: non c’era il Var e l’arbitro di fatto non vide nulla. Brunetti è intervenuto invece alla Bobo tv nelle scorse settimane, lo ha cont at t a to A dani, è s t a to carinissimo,mi ha fatto un gran piacere sentirlo.Ripeto, ai miei tempi la B era una guerra, un torneo durissimo, ma quei difensori – che comunque erano molto bravi – sono stati una vera palestra per gente come me e Inzaghi».

 

vieri adani

Com’è tua moglie Costanza in regia?

«È una carta vincente della Bobo tv: controlla tutto e nel frattempo non molla un attimo le bimbe. Infaticabile».

 

Ma ogni tanto arrivano messaggi ambigui da parte di qualche ragazza?

«Sì, più che altro quando posto qualchef oto. Cocòègelosissima, ma io le faccio vedere subito che dirotto ogni messaggio a Ventola. È il single del gruppo, e quindi tocca a lui sacrificarsi» (ride).

Una bella scoperta, Ventola.

«Un ragazzo d’oro, buono, perbene, pulito. E poi è davvero divertente, sa cantare e ha una grande autoironia. E non dimentichiamo che è stato un attaccante davvero forte. Senza i mille infortuni subit i o avremmo visto a lungo in Nazionale. Una volta, in Coppa,dovevamo affrontare il Valencia. Ero un po’ acciaccato e allora sponsorizzai Nicola col mister. Poi andai proprio da Nic e gli dissi ridendo: “Oh, ti marca Ayala, mena come un fabbro”.Il giorno dopo uscì dal campo gonfio come un melone.Mai visto un difensore tirare fiammate come Ayala...».

vieri crespo

 

Adani è lo “studioso”del gruppo?

«Alza il livello della discussione. Il miglior opinionista oggi in circolazione. Sa tutto, e lo racconta bene».

 

 

Cassano?

«È un fratello, un altro grande conoscitore di giocatori. Vuol fare il d.s, chi lo prende fa un affare.Come ragazzo è sincero, libero e leale».

 

vieri cassano

Uno sprazzo del Cassano birichino?

«In Nazionale, durante le partitelle arbitrava Trapattoni che non fischiava praticamente mai a favore di Antonio. Lo spasso era vedere la reazione: «La bkkin di...».Insulti incomprensibili e gente sdraiata per terra a ridere».

 

Totti?

«È di una simpatia unica, dice sempre quello che pensa. Abbiamo spaccato di brutto quando è intervenuto. A un certo punto eravamo più di 70.000. Il Pupone è il Pupone...».

 E poi c’è stato pure Ronaldo il Fenomeno...

«È il mio punto debole. Andai all’Inter per giocare con lui.

 

Un ragazzo fantastico, generoso, come quando mi cedeva i calci di rigore per farmi vincere la classifica cannonieri... Lo adoro, la nostra è un’amicizia forte, autentica.Ci sentiamo ogni volta che è possibile.In estate io sto a lungo a Formentera, e quando voglio salutare Ronie basta raggiungere Ibiza intorno all’una emezzadinotte:vado alCasinò e lui è lì... ». (ride)

vieri cassano

 

Matri è una new entry, e oltretutto è il marito di Federica Nargi, grande amica di tua moglie.

«Si è appena ritirato dal calcio, e ne approfitto per fargli i complimenti: la sua è stata una carriera importante, ha giocato in grandi club e in Nazionale. È rimasto il ragazzino semplice ed educato che conobbi tanti anni fa. Ero il suo idolo e me lo presentò Brocchi. Ancora oggi sul mio cellulare Alessandro è registrato come “Matri giocatore Cagliari”». (ride ancora)

 

totti vieri

Del Piero raccontava che ti osservava parecchio in allenamento... «Si ricordavabene,per esempio, dei miei duri esercizi per i dorsali. Ma lui era così, atleta serissimo,u n professionista come ne ho visti pochi. Osservava, cercavadimigliorarsi sottoogni puntodivista.Molto silenzioso, ma simpatico, ironico. Uno che comunque nello spogliatoio sapeva farsi sentire e rispettare».

 

E il tuo grande amico Di Biagio?

«Per portarlo alla Bobo tv ho dovuto utilizzare il profilo Instagram della figlia. Lui non è social. Sapete quanto duranodi solito le sue videochiamate? Il tempo di farmi sapere che sta bene e di girare la telecamerina verso la famiglia.Midice: “Stanno bene anche loro,ciao”. Echiude la comunicazione».

 

Ti ho visto un pochino in soggezione solo con Roberto Mancini, sbaglio?

«No, non sbagli. Roberto e Vialli erano i miei idoli. Io tifo Sampdoria...».

Con Recoba c’è sempre un conto aperto sui campi da tennis...

totti vieri

«Sua moglie Lorena non ne può più. Mi chiede di farlo vincere così si calma...Pur di sfidarmi, quando vivevo negli Usa, faceva Montevideo-Miami-Montevideo in poche ore: giocava, perdeva e tornava a casa. Scherzi a parte, il Chino è speciale: per darmi una mano con la Bobo Summer Cup si sobbarcava viaggi lunghissimi ancheq uando aveva pochi giorni a disposizione. L’altra sera riguardavo i miei gol interisti e mi sono reso conto che almeno il 60-70 per cento delle reti lo devo proprio al Chino».

 

Pirlo e Cassano ti hanno chiesto cosa vuoifare da grande...

«Intanto hodue annidi contratto con Mediaset, e aTiki Taka mi diverto molto».

BOBO VIERI E ANTONIO CASSANO

Un futuro da allenatore o direttore sportivo?

 «Vediamo, ho una mezza idea di prendere il patentino da allenatore...».

Anche se per molti tu sei ormai un imprenditore in rampa di lancio.

 «Diciamo che in generale ho un obiettivo: fare cose che mi permettano di divertirmi, possibilmente utili anche a chi hapiù bisogno, naturalmente circondato sempre da gente che mi vuole bene». Insomma, un po’ come ricreare il vecchio spogliatoio nella vita di tutti i giorni.

«Esatto, e in questo senso la Bobo Summer Cup rende bene l’idea».

Quanto ti mancherà quest’anno a causa della pandemia?

«Moltissimo, ma l’anno prossimo torneremo allagrande. Promesso!»

vieri ronaldovieri totti

 

PIERLUIGI PARDO - CIRO FERRARA - BOBO VIERIvieri puccicassano vieriinter roma vieri

 

vieri

 

vierivieri ronaldovieri

 

vieri pardo ferrara

 

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...