REAL, I CONTE NON TORNANO – ECCO COSA C’E’ DIETRO IL NO DELL’EX CT AZZURRO A PEREZ - MANCA L' ACCORDO ECONOMICO, I SENATORI, GUIDATI DA SERGIO RAMOS, E COURTOIS NON LO VOGLIONO. E PURE DIEGO COSTA LO SCONSIGLIA - IN PANCA SOLARI, POI SI PUNTA MARTINEZ MA IL SOGNO DI FLORENTINO RESTA MOURINHO
FRANCESCO PERUGINI per Libero Quotidiano
Se Parigi valeva bene una messa per Enrico IV, per Antonio Conte il trono del Real Madrid non merita un azzardo enorme. Come definire altrimenti l' incarico di prendere le redini dei blancos dopo il 5-1 rimediato nel Clasico?
Sembrava tutto scritto al fischio finale dell' umiliante prestazione col Barcellona: via Julen Lopetegui, panchina a Conte per risollevare le sorti dei tre volte campioni d' Europa. Ma ieri è arrivata la frenata, perché l' ex allenatore del Chelsea non ha intenzione di fare un salto nel buio. Con il mancato accordo non c' entrano gli strascichi giudiziari del contratto precedente col Chelsea che, come aveva chiarito il fratello di Conte, non gli avrebbero impedito di firmare un altro club.
Sono altri i dubbi che assillano Antonio, uno che - ricordiamolo - non esitò a lasciare la Juve dopo due scudetti e pochi giorni di ritiro perché insoddisfatto del mercato. Innanzitutto, non c' è intesa sul contratto: si partiva da una richiesta di 10 milioni per tre anni ma Perez ha preso tempo. E soprattutto non si capisce quale sia il piano del presidente per il futuro: aprire un nuovo ciclo? Continuare con un gruppo che sembra privo di motivazioni dopo un tris europeo forse irripetibile?
CHE CAOS SENZA ZIZOU Dall' addio di Zinedine Zidane - lui sì che aveva predetto con anticipo e precisione il futuro delle merengues - è andato tutto a rotoli: fin dal malaugurato tempismo nell' annuncio Lopetegui, con il conseguente esonero del ct della Spagna a poche ore dall' inizio del Mondiale. E poi la cessione non ostacolata di Cristiano Ronaldo, il mal di pancia di Modric e le voci su Marcelo, oggi uno dei pochi leader riconosciuti di una squadra allo sbando (e autore del gol della speranza al Camp Nou).
Dopo una partenza incoraggiante con i gol di Benzema e Bale, finalmente liberi dall' ombra di CR7, Lopetegui (che ieri si è presentato a sorpresa all' allenamento nonostante l' esonero pendente) ha perso il controllo della situazione. E Julen ha fatto pure infuriare Perez spedendoil gioiello del mercato estivo in seconda squadra: dopo 4 gol in cinque 5 col Castilla, il 18enne brasiliano Vinicius jr (pagato 46 milioni) ha totalizzato appena 12 minuti nei finali contro Atletico (0-0) e Alaves (ko 1-0).
DA VINICIUS ALLA FRONDA Di sicuro, sul mancato arrivo di Conte ha pesato molto la fronda preventiva dello spogliatoio, guidata da Sergio Ramos: «Dico solo che il rispetto si guadagna, non si impone», le parole del capitano del Real.
«Abbiamo vinto tutto con allenatori che già conoscete, alla fine la gestione dello spogliatoio è più importante delle conoscenze tecniche di un allenatore». Parole forti, probabilmente imbeccate dai racconti negativi dei nazionali spagnoli del Chelsea (Diego Costa e Morata) e da quelle di Courtois, il portiere delle merengues arrivato proprio dai blues in estate. Una presa di posizione forte per un gruppo che non vince in campionato dal 22 settembre, ha timbrato il record storico di digiuno da reti in 116 anni di storia Real (481 minuti senza segnare, oltre otto ore) e ha faticato in Europa persino col Viktoria Plzen. Una partita che lo staff di Conte aveva studiato con attenzione per preparare l' eventuale subentro.
In una piazza che ha faticato a gestire José Mourinho e che ha rigettato Rafa Benitez, sarebbe un suicidio professionale accettare l' incarico sapendo di avere contro la parte spagnola dello spogliatoio. Ecco perché in panchina domani in Coppa del Re contro il Melilla andrà Santiago Solari, allenatore del Castilla proprio come Zidane al momento della nomina. Stavolta la soluzione interna potrebbe essere solo momentanea. Il piano B porta, infatti, a Roberto Martinez ct del Belgio (di Courtois). Uno che Eden Hazard, obiettivo dichiarato del Real, preferirebbe incontrare più del suo ex allenatore al Chelsea.
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