
LO RICONOSCETE DAL TATTOO CON IL LEONE SBILENCO? HA FATTO IL PRIMO TATUAGGIO QUANDO AVEVA QUINDICI ANNI: “MIA MADRE ERA CONTRARIA E NON VOLEVA SAPERNE PERCHÉ ERO TROPPO PICCOLO. HO COMINCIATO COL NOME DI MIO NONNO. I TATTOO RAPPRESENTANO ME, LA MIA FAMIGLIA, LA RELIGIONE OPPURE RIPORTANO UNA FRASE IN CUI IO MI IDENTIFICO” – DI CHI SI TRATTA?
Lautaro Martinez e Agustina Gandolfo a Che tempo che fa, nel maggio 2024. L'argentino, reduce dalla vittoria del campionato con l'Inter, è stato accompagnato dalla moglie a cui il conduttore Fabio Fazio ha dato il microfono in un paio di momenti per farle raccontare alcuni aneddoti e retroscena riguardanti il calciatore nell'ambito della sua sfera familiare. "Prima non sorrideva tanto, è cambiato con i bimbi! È sempre stato serio". Ed ancora: "Se è ordinato? Tanto, pure troppo! Lui deve avere sempre tutto sotto controllo, deve andare a letto con tutto in ordine se no. Deve essere tutto perfetto ed allineato".
(…)
LAUTARO
Lautaro Martinez ha parlato anche di infanzia e tatuaggi sul corpo: "La mia famiglia aveva ben poco, senza dubbio le difficoltà della mia infanzia mi hanno fatto crescere in fretta. Crescendo ho capito che nella vita dovevo seguire la mia strada e la mia strada era il calcio. Era il mio sogno perché la mia famiglia vive per lo sport. I tatuaggi rappresentano me, la mia famiglia, la religione oppure riportano una frase in cui io mi identifico. Avevo quindici anni quando mi sono fatto fare il primo, mia madre era contraria e non voleva saperne perché ero troppo piccolo. Ho cominciato col nome di mio nonno (Nestor, ndr), il padre di mia madre. Quando è mancato è stata dura".
LAUTARO MARTINEZ
LAUTARO MARTINEZ
augustina gandolfo lautaro martinez
LAUTARO MARTINEZ - FOTO LAPRESSE
lautaro roma inter
inter monaco lautaro