GIGGS E LA CLASS OF ’92 IN PARADISO – DOPO L’ESONERO DI MOYES, RITORNO AL FUTURO ALL’OLD TRAFFORD: IL MANCHESTER UNITED DEI VECCHI RAGAZZI DI FERGUSON CALA IL POKER CONTRO IL NORWICH – PER L’ANNO PROSSIMO IN POLE VAN GAAL MA ROONEY SPINGE PER LA CONFERMA DI ‘GIGGSY’

Francesco Persili per ‘Dagospia'

Ritorno al futuro all'Old Trafford. Prima della partita Giggs aveva promesso di riportare ‘bel calcio' nel Teatro dei sogni' e di restituire ai tifosi il sorriso: è stato di parola, il soldato Ryan, as usual. Dopo l'esonero di Moyes e la settimana più difficile della sua storia recente, il Manchester United rifila quattro gol all'inconsistente Norwich.

Fellaini e Januzaj in tribuna, ‘Giggsy' si affida alla vecchia guardia e al 4-4-2, il marchio di fabbrica di un ventennio di successi. Quaranta minuti balbettanti, poi le doppiette di Rooney e Mata demoliscono i Canaries che riescono ad essere pericolosi solo dopo il poker servito dai mancuniani con una traversa di Olsson e un tiraccio di Elmander. Si rivedono, a tratti, gli attacchi a folate, le azioni ‘alla mano' stile rugby, trascurabili momenti di vecchio Man Utd che permettono al mago gallese, dopo la notte in bianco, di festeggiare il debutto sulla panchina dei Red Devils.

‘Ryan Giggs, the real Chosen One, ‘The end of an error, the start of an era', The story continues'. Era iniziata in un tripudio di cartelli e striscioni che inneggiavano a Giggsy. Strette di mano, autografi, flash. La photo-opportunity di un'epoca che non passa più: il gallese, Scholes, Butt, e P.Neville. Tutti insieme, come 20 anni fa, gli eterni ragazzi di Sir Alex. Nessuna allucinazione: il mago gallese nelle vesti di player-manager ha voluto nel suo staff i vecchi compagni (mancava solo Beckham). Il ricorso alla mozione degli affetti. Qualcosa di più profondo. Un ritorno ad Itaca. «All'isola della sua vita», alla casa del padre Ferguson, al vecchio spirito dell'Old Trafford: corsa, agonismo, fiducia nei compagni, attaccamento alla maglia. La meglio retorica dei Red Devils? Al diavolo, la retorica.

Questa non è solo una storia di gol e tackle. È molto di più. Amicizia, passione, scherzi, bevute insieme, educazione sentimentale. È la storia della class of ‘92. La generazione di fenomeni cresciuti nel vivaio dei Red Devils che hanno aiutato Sir Alex a rendere lo United una squadra unica al mondo. Sono diventati uomini e calciatori all'ombra del manager scozzese. Lo vedete quello coi capelli rossi vicino a Giggs? È ‘Scholesy', Ferguson lo chiamava bambino: a 13 anni era troppo piccolo secondo il manager scozzese per diventare calciatore, poi Sir Alex se ne è innamorato calcisticamente al punto da definirlo «il miglior centrocampista dai tempi di Bobby Charlton».

Aveva un joy-stick sul piede, era uno spettacolo a Carrington, alla fine dell'allenamento - racconta Fergie - quando da distanze siderali colpiva con la palla i suoi compagni di squadra: Gary Neville, soprattutto, e Butt, che certo non passava inosservato. Orecchie grandi e dentoni sporgenti, «assomigliava a un personaggio dei fumetti», ma lì nel mezzo non aveva paura di nulla. Adesso ha perso tutti i pochi capelli che aveva ma è rimasto un tipo da Manchester Utd. «Piedi per terra e spirito forte», come i fratelli Neville e quel prodigio di Giggsy, il centro emozionale della squadra che dopo 20 anni di alti, bassi, vittorie, sconfitte, continua a muoversi con innata eleganza anche dall'altra parte della linea bianca. Se Cantona, come disse George Best, ha dato al Manchester Utd un cervello, Giggs ha dato in tutti questi anni il cambio di passo, l'equilibrio (sarà lo yoga?) e l'esempio. Se lo guardi, ti viene voglia di muovere il culo e andare ad allenarti.

Per Ferguson quella banda di calciatori cresciuta al suo magistero ha sempre rappresentato un punto di riferimento. La speranza di un rinnovamento nella continuità alla maniera di Rummenigge e Hoeness, una vita al Bayern Monaco. Prima in campo e poi con altri ruoli nel club. Scrive Sir Alex nella sua biografia: « Giggs e Scholes hanno dentro lo spirito dello United. Sanno come funziona il club e conoscono lo standard qualitativo per continuare a far girare lo spettacolo. Sono stati grandi giocatori e hanno tutte le carte in regola per diventare allenatori». Più di un'investitura. Tanto è vero che Fergie oggi benedice il nuovo corso del Man Utd: «Giggs? E' l'uomo giusto, ha un'esperienza ventennale e sono veramente contento che sia affiancato da Scholes e Butt, grandi professionisti».

Mentre la stampa olandese dà per raggiunto l'accordo tra i Red Devils e Louis Van Gaal per la prossima stagione, c'è chi (ri)lancia la candidatura di Giggsy. Per Rooney ha tutte «le credenziali» per continuare anche l'anno prossimo il suo lavoro.

Sarà perché in Giggs chi gioca nel Manchester United rivede la filosofia del club e l'idea migliore del calciatore che vuole essere. Sarà perché l'orgoglio, l'emozione e la voglia di far sorridere i tifosi di quel gallese è rimasta la stessa da quando firmò il primo contratto per il Man Utd. Sarà per tutto questo che nel futuro, magari non immediato, dei Red Devils ci saranno ancora Giggsy e i vecchi ragazzi di Ferguson. La classe del '92 tornerà in paradiso. E tutto ciò che è stato, di nuovo, sarà.

 

 

GIGGS BUTT NEVILLE SCHOLES THE CLASS OF '92FERGUSON GIGGS CLASSE DEL '92RYAN GIGGS GIGGS ALEX FERGUSONferguson FERGUSON MOYES David Moyes

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...