mourinho dybala

LA ROMA E’ DYBALA-DIPENDENTE – ZAZZARONI: "VENTI CONCLUSIONI, ZERO GOL. LA SQUADRA SENZA L’ARGENTINO VEDE RIDURRE LA CAPACITÀ DI SEGNARE. A QUESTA ROMA SERVE COME IL PANE L’IMPROVVISAZIONE, LA GENIALATA, SOPRATTUTTO SE LA PARTITA PRENDE LA PIEGA DELLA SCONFITTA INEVITABILE, E SE L’ARBITRO VA IN CONFUSIONE – IL CAMPO DELL’OLIMPICO E’ IL PEGGIORE DELLA SERIE A" – LA DIFESA DI ALLEGRI: “MAX RESTA IL VALORE PIÙ ELEVATO DELLA JUVE E PER QUESTO IN GRADO DI RISOLLEVARLA”

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

 

PAULO DYBALA

Mourinho le chiama “le nostre difficoltà”. Sono i limiti oggettivi di una squadra che senza Dybala, la sua alta qualità, vede ridurre l a capacità di segnare e risolverla. Individualmente, intendo.

 

Contro l’Atalanta più realista e concreta di Gasperini, la Roma le ha mostrate tutte, le proprie difficoltà: ha giocato, creato, dominato, sbagliato. Sbagliato tanto, tutto. E sempre individualmente.

 

Ha sbagliato per primo Abraham, due volte solo davanti al portiere; come lui ha fatto Zaniolo e peggio di entrambi Shomurodov che nel finale ha trovato la porta aperta e di testa non è riuscito a centrarla. Venti conclusioni , zero gol. Dalla parte opposta una conclusione, tre punti. E non è casuale che il successo l’abbia firmato Giorgio Scalvini, 18 anni, difensore e all’occorrenza centrocampista, l’unica volta che ha potuto avvicinarsi all’area di Rui Patricio : è lui l’immagine del rinnovamento.

 

dybala

Sono state sufficienti sette giornate, poco più di un mese, per stabilire la dipendenza che mi attendevo, quella da Dybala: a questa Roma serve come il pane l’improvvisazione, la genialata, soprattutto se - come ieri - la partita prende la piega del fatalismo, della sconfitta inevitabile , e se l’arbitro va in confusione: nel primo tempo, forse sulla scorta delle decisioni prese troppo rapidamente nel derby, Chiffi non ha estratto almeno 4 gialli, due per parte ; nella ripresa è sembrato addirittura intimidito, spiazzato dall’aumento della pressione e di conseguenza distante dal controllo al quale è deputato.

 

La reazione - plateale - di Mou, che l’ ha pagata con l’espulsione, è stata più di memoria, di precedenti riemersi, che di presente. 

 

Qualche riga la riservo anche al terreno dell’Olimpico più volte criticato da Sarri e Mourinho. È forse il peggiore della serie A e allora mi chiedo come sia possibile, nel 2022, presentarlo in queste condizioni: è come se avesse appena ospitato due edizioni di fila del Sei Nazioni. Il pallone scorre lento, gli avvallamenti si sprecano, il controllo risulta esercizio acrobatico: i giocatori faticano a produrre qualcosa di lineare, infatti è spesso in aria. I l pallone. Così come il risultato. 

 

mourinho dybala

Il valore di Allegri e la Juvirtuale

 

Pur occupandomi della Roma, non fuggo dalle opinioni personali , e dalle cose scritte , neppure davanti all’imbarazzante sconfitta della Ju v irtuale a Monza (bravo e coraggioso Palladino). Rivisti Paredes, McKennie, Vlahovic, il Vlahovic attuale, e Kostic, confermo che Max resta il valore più elevato della Juve e per questo in grado di risollevarla.

 

Non credo - come sento dire e spesso leggo - che Nedved e Arrivabene lo vogliano fuori dalle palle. Fatico a entrare nei pensieri di Pavel, ma credo di conoscere abbastanza bene l’amministratore delegato per poter affermare che la sua priorità è sempre l’azienda e tutti quelli che ne fanno parte e che non gradisc e affatto le rivoluzioni in corsa e al buio . 

zazzaroni 45

A nche l’anno scorso la partenza di Allegri fu orribile, ma alla fine riuscì ad aggiustare la stagione del post-Ronaldo. Ora è forse più dura: i e ri in campo c’erano giocatori che avevano assorbito le tensioni del momento, gente senza il temperamento da grande squadra , visibilmente trattenuta, spaventata o con la testa in tilt (Di Maria). Durante la sosta s o no curioso di verificare fino a che punto il management sia in grado di individuare i problemi e le soluzioni.

roma atalanta

 

Trovo poi che nelle ultime settimane si siano toccate straordinarie punte di cialtroneria: ho sentito dire che nei due anni di “ferma” Allegri non si sarebbe aggiornato. Gli stess i che sparano queste cazzate potrebbero suggerirgli , che so, di frequentare il Cepu o le lezioni online di Pegaso e Unicusano   . 

roma atalantapaulo dybala roma atalantaroma atalanta moupaulo dybala paulo dybala paulo dybala paulo dybala

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…