cristiano ronaldo e la sorella elma aveiro

LA RONALDA TUTTA CALDA - LA SORELLA PARLA DI ''MAFIA MISERABILE'' PERCHÉ CR7 È ARRIVATO SECONDO AL PALLONE D'ORO E ATTIZZA LE PENNE NOSTRANE. SERRA: ''È UNA BANDIERA DEL NOSTRO PAUROSO MOMENTO STORICO'' - GRAMELLINI: ''NEGLI ANNI SCORSI QUANDO RONALDO STRAVINCEVA, MAFIOSI E MISERABILI ERANO IN VACANZA ALLE MALDIVE?'' - DAMASCELLI: ''LA ROVINA DEL CALCIO? I PARENTI DI NEYMAR, MESSI, MBAPPÉ, TOTTI, ICARDI…''

 

 

1. LESSICO FAMILIARE

Massimo Gramellini per il ''Corriere della Sera''

 

LE SORELLE DI CRISTIANO RONALDO ELMA E KATIA AVEIRO

«Sfortunatamente è un mondo dove comandano i miserabili, i mafiosi e i soldi, ma il potere di Dio è superiore a tutto questo». Uno legge certe parole e pensa che le abbia pronunciate un missionario davanti a un villaggio in fiamme o la vedova di una vittima del cartello di Medellin. Invece le ha scritte sui social la sorella di CR7, Elma Ronaldo, per commentare l’assegnazione dell’Oscar del calcio a un giocatore diverso da suo fratello. Poiché nel recente passato Ronaldo aveva già vinto quel premio cinque volte, bisogna dedurne che i soldi, i mafiosi e i miserabili abbiano conquistato il mondo soltanto l’altra sera, dopo essersene stati per svariati anni in vacanza alle Maldive.

 

Cristiano Ronaldo è il più forte e meriterebbe di alzare al cielo il Pallone d’Oro anche tutti i mesi, non è questo il punto. Il punto è l’accentuata predisposizione al vittimismo, fino alla perdita del senso delle proporzioni, ogni volta che a venire sfiorato dalla presunta ingiustizia è uno della tua corporazione o, Dio non voglia, un parente stretto. Per un 4 a tuo figlio puoi arrivare a prendere a sberle chi glielo ha dato.

LA FAMIGLIA DI CRISTIANO RONALDO CON LA SORELLA ELMA SECONDA DA DESTRA

 

E comunque nulla ti toglierà dalla testa che quel voto sia la spia di un complotto ai danni della tua famiglia. C’è chi ha costruito carriere politiche sul sentirsi perseguitato da giudici, gufi, eurocrati, radical-chic, vigili urbani. E negli ambienti di lavoro fare la vittima è sinonimo di fare carriera. Siamo una società fondata sul lamento. Ecco, mi sto lamentando anch’io.

 

 

2. L'AMACA

Estratto dall'articolo di Michele Serra per ''la Repubblica''

 

(…) suo fratello, dopo avere vinto ottantadue Palloni d'oro, conquistato tutte le coppe del pianeta, guadagnato tutto il guadagnabile, riscosso venerazione e applausi perfino dagli avversari, è arrivato solamente secondo nella classifica del Pallone d'oro di quest'anno, superato dal piccolo geniale croato Luka Modric.

 

CRISTIANO RONALDO E LA SORELLA ELMA AVEIRO

La frase della signora (a partire dall'invocazione a Dio, che c'entra come i cavoli a merenda) è una specie di bandiera del nostro pauroso momento storico, che non è affatto condizionato dal lamento degli ultimi (bastonati e naufraghi, come dall'alba dei tempi), ma dalla bile dei secondi. Di chi ha avuto molto, ma pensa non sia mai abbastanza. Di chi considera la sconfitta un'onta anche se arriva dopo cento vittorie, e nel merito degli altri vede solo una sporca trama. (…)

 

papà di lautaro martinez

 

3. QUEI PARENTI PALLE AL PIEDE DEL CALCIO

Tony Damascelli per ''il Giornale''

 

L'ultima manifestante è Elma Aveiro, sorella di Cristiano Ronaldo. Il suo sfogo social, si dice e si scrive così purtroppo, ha riguardato il Pallone d'oro assegnato a Modric, il giudizio non sul croato ma sul premio è il seguente: «Un mondo marcio, di mafia e di denaro figlio di puttana. Ma il potere di Dio è più forte di tutta questa putrefazione. Magari tarda a colpire ma non fallisce».

lautaro martinez

 

In precedenza il padre di Lautaro Martinez si era espresso con toni e parole di uguale fair play per le difficoltà che il figlio sta incontrando nell'Inter, così attaccando Spalletti: «Per il cacasotto, continua così e finirà la tua buona sorte». Il padre di Neymar attacca i medici del Paris St. Germain al momento dell'operazione del figlio, il genitore di Messi si ritrova in tribunale per le clausole contrattuali di Lionel. Il giovanissimo Mbappé si fa gestire da tutta la famiglia che ha dato incarico all'avvocato Boisseau per le sole pratiche legali.

 

Poi ci sono le mogli, vedi alla voce Ilary Blasi contro il solito Spalletti da Certaldo, colpevole di trascurare il ruolo e l'importanza del consorte, idem come sopra con Wanda Nara sul valore non considerato di Maurito; poi ci sono le fidanzate, Melissa Satta contro il Milan e l'acquisto di Bonucci, Francesca Brienza (Garcia) che invita l'onnipresente Spalletti a buttarsi dal ponte Vecchio.

modric mbappè

 

Segue lista di molti altri famigliari che ormai sono dovunque e comunque, coinvolti nel famoso progetto, c'è chi si porta appresso, addirittura in campo, l'amico o il fratello, Kakà lo fece con Digao, Maradona con Hugo, Gigi Donnarumma con Antonio, Clarence Seedorf e il fratello Chedric. Poi ci fu il caso di Rivaldo che piazzò il figlio Rivaldinho, il nipote Ronaldinho, il genero Gustavo e l'amico Edson Ratinho, cosa sua, insomma, la famiglia allargata non per affetto ma per interesse puro e duro.

 

totti spalletti

Non se ne può più, presidenti, amministratori delegati e direttori sportivi hanno a che fare con grupponi di persone e personaggi, in coda per un ritocco allo stipendio, una percentuale sulla pubblicità, il rinnovo del contratto. Bei tempi quelli in cui bastava la firma, oltre la quale soltanto il campo poteva parlare.

 

Oggi no, è tutto un parenti serpenti, è un gioco nel quale non si sa bene chi siano gli interlocutori effettivi. Gli stessi procuratori vengono superati a sinistra dai congiunti dei propri assistiti che spuntano come i funghi, a volte fuori stagione e anche velenosi. Aveva ragione il principe De Curtis, in arte Totò: «I parenti sono come le scarpe, più sono stretti e più fanno male».

 

 

garcia brienza

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?