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BECCATE 'STO TOUCHDOWN! - TRUMP, AFFAMATO DI VISIBILITÀ, SI PRESENTA AL SUPERBOWL MA BECCA LA SCOPPOLA: I "SUOI" KANSAS CITY CHIEFS VENGONO MASSACRATI DAI PHILADELPHIA EAGLES, LA SQUADRA PALADINA DEI DIRITTI CHE NEL 2018 RIFIUTÒ L’INVITO ALLA CASA BIANCA SULLA SPINTA DEI GIOCATORI, PRONTI A INGINOCCHIARSI PER IL MOVIMENTO BLACK LIVES MATTER - TRUMP LASCIA LO STADIO IN ANTICIPO E POI “TROLLA” TAYLOR SWIFT (MOSTRANDO POST IN CUI LUI APPARE ACCLAMATO DALLA FOLLA E LEI DERISA) - UNA COMPARSA SVENTOLA UNA BANDIERA PER GAZA E IL SUDAN - VIDEO
https://www.nbcnews.com/video/watch-highlights-from-super-bowl-2025-23151264564
Paolo Mastrolilli per repubblica.it - Estratti
Siccome il Super Bowl è stato grosso modo una noia sportiva, a parte i tifosi degli Eagles che si saranno goduti il massacro dei Chiefs, ci ha pensato il contorno a compensare.
La finale del campionato di football era stata anticipata dalle polemiche sull’offensiva del presidente Donald Trump contro le politiche inclusive Dei. La lega Nfl non ha aderito a questa crociata culturale, presumibilmente perché la maggior parte dei suoi giocatori appartiene a minoranze discriminate.
Da questo punto di visto acquista significato il trionfo del quarterback Jalen Hurts e dei suoi Eagles, squadra che nel 2018, primo mandato di Trump, aveva rifiutato l’invito alla Casa Bianca tra le polemiche dei suoi giocatori, pronti a inginocchiarsi durante l'inno nazionale per il movimento Black Lives Matter.
Donald però, sempre affamato di attenzione e pubblicità, è andato comunque a New Orleans, città oltretutto ferita dall’attentato di Capodanno. In viaggio verso lo stadio, direttamente dall’Air Force One, ha annunciato i nuovi dazi del 25% che imporrà oggi su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, da qualunque paese e continente arrivino. Poi ha dichiarato il 9 febbraio come giornata nazionale del nuovo "Golfo d'America", invece del Messico, e ha rilanciato sulla pretesa di fare del Canada il 51esimo stato Usa: "Starebbe molto meglio con noi, mentre così ci costa troppo". Ha dato pure l'addio alla produzione dei penny, la monetina da un centesimo, che smetterà di coniare perché "è uno spreco inutile".
Nell’intervista con Fox News, a proposito di risparmi, ha ribadito la piena fiducia in Elon Musk, che "non ci guadagna nulla a fare il suo lavoro per l’amministrazione, ma ci dedica tutto se stesso. Non so come trovi il tempo per farlo, però presto si dedicherà ai tagli al Pentagono e al ministero dell’Istruzione".
Lo show musicale dell’intervallo è stato affidato al rapper, premio Pulitzer e vincitore del Grammy Kendrick Lamar, che oltre a resuscitare la moda dei pantaloni a zampa d’elefante, non ha perso l’occasione per lanciare un nuovo e definitivo attacco a Drake, con il diss "Not Like Us", la canzone con cui accusa il rivale canadese di pedofilia. I versi più espliciti del brano li ha evitati, per decenza davanti al grande pubblico televisivo del Super Bowl, però ha ripetuto il gioco di parole con cui allude al fatto che a Drake piacerebbero le minorenni: "A Minor", ha cantato col pubblico che faceva il coro, giocando sull'equivalenza del termine con il "La minore" nel pentagramma anglosassone.
Non è mancata poi la protesta politica, con una comparsa dello show che ha tirato fuori una bandiera con cui richiamava l’attenzione sulle tragedie di Gaza e del Sudan. Una sorpresa fuori programma, secondo gli organizzatori.
Trump, annoiato dallo show, ma forse ancora di più dalla partita a senso unico, è andato via prima della fine.
TRUMP SUPERBOWL
trevis kelce kansas city chiefs
trump superbowl 67
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taylor swift
philadelphia eagles
patrick mahomes kansas city chiefs
comparsa sventola bandiera per gaza
kendrick lamar 4
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