“CI ASPETTIAMO CHE ENTRO FINE FEBBRAIO INTER E MILAN CI CONSEGNINO IL NUOVO PIANO ECONOMICO FINANZIARIO PER IL NUOVO SAN SIRO” – IL SINDACO SALA FISSA LA SCADENZA E I DUE CLUB, VIA OAKTREE E REDBIRD, CONTATTANO JP MORGAN, BANK OF AMERICA E BPM PER UN PROGETTO DEL VALORE COMPRESO TRA 1 E 1,5 MILIARDI DI EURO (COL VECCHIO MEAZZA CHE DOVREBBE DIVENTARE UN MUSEO DELLE DUE SQUADRE) – RESTANO I TIMORI PER I RICORSI. E I ROSSONERI TENGONO VIVA L’IPOTESI SAN DONATO, DOVE HANNO GIÀ SPESO 40 MILIONI PER ACQUISTARE UN TERRENO DI CIRCA 256 MILA METRI QUADRATI…
Daniela Polizzi e Francesco Bertolino per il "Corriere della Sera" – Estratti
«Ci aspettiamo che entro fine febbraio Inter e Milan ci consegnino il nuovo piano economico finanziario» per l’area di San Siro. I due club sono al lavoro per rispettare la scadenza fissata pochi giorni fa dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Secondo indiscrezioni, Inter e Milan hanno aperto il cantiere finanziario per la costruzione del nuovo stadio. Di recente, i due club avrebbero iniziato a sondare le grandi banche italiane e internazionali per un progetto del valore compreso tra 1 e 1,5 miliardi di euro. Fra gli istituti contattati figurerebbero Jp Morgan e Bank of America, due colossi del credito con sede negli Stati Uniti — patria dei due fondi proprietari di Milan (RedBird) e Oaktree (Inter) — e Banco Bpm, sponsor della squadra rossonera da più di 10 anni e in passato banca di riferimento dei nerazzurri. E altri soggetti potrebbero aggiungersi in un secondo momento.
Lo schema del progetto prevede l’acquisto di San Siro e delle aree limitrofe — di cui circa 95 mila metri quadrati edificabili — che l’Agenzia delle Entrate ha valutato nel complesso 197 milioni. Dopo il parziale abbattimento del secondo anello, il Meazza dovrebbe diventare un museo dedicato alla storia delle due squadre. Il nuovo impianto dovrebbe invece sorgere nelle attuali aree di parcheggio e i posti più prestigiosi, con cucina e servizi (hospitality) venduti alle aziende, dovrebbero salire dai 3 mila di San Siro a circa 10 mila.
Sulla progettazione sarebbe al lavoro Tim Romani, consulente di RedBird ed esperto di stadi.
La nuova struttura, unita agli spazi commerciali, dovrebbe garantire un aumento degli incassi significativo per Inter e Milan. Solo per i ricavi di stadio le prime stime prefigurano un incremento da 80 a oltre 130 milioni a stagione per ciascuno dei due club. Simile crescita degli introiti darebbe ai creditori una solida garanzia di rimborso dei prestiti; motivo per il quale i primi riscontri delle banche sondate sarebbero positivi.
(...) L’incognita principale resta amministrativa, legata alle procedure burocratiche italiane e al rischio di ricorsi da parte di associazioni e comitati. In questo campo i private equity statunitensi hanno meno dimestichezza e, soprattutto, poca voglia di cimentarsi. Nel caso l’operazione San Siro dovesse andare ancora per le lunghe o incontrare troppi ostacoli, perciò, il Milan tiene sempre nel cassetto un piano B che porta a San Donato, dove ha già speso 40 milioni per acquistare un terreno di circa 256 mila metri quadrati.
giuseppe marotta foto mezzelani gmt 043
Un’alternativa che, però, non coinvolgerebbe più l’Inter — a quanto filtra — non intenzionata a giocare fuori Milano.
Il nuovo stadio è del resto in cima alla lista delle priorità per i due club che, con un impianto di proprietà, potrebbero trovare nuove fonti di ricavo, e per gli azionisti RedBird e Oaktree, che vedrebbero crescere il valore di Inter e Milan sul mercato. È, tuttavia, ovvio che un progetto comune di Inter e Milan a San Siro avrebbe maggiore fascino e solidità, anche per eventuali finanziatori. «Siamo pienamente in linea con l’idea di riuscire a cedere area e stadio prima delle vacanze estive», ha detto il sindaco Sala. La partita si deciderà nelle prossime settimane.