chelsea juventus

“JUVE, ERA NELL’ARIA UNA NOTTE COSÌ.” - SCONCERTI AFFONDA IL COLTELLO SUI LIMITI BIANCONERI: “DA TROPPO TEMPO LA SQUADRA DI ALLEGRI ABUSAVA DEL PROPRIO GIOCO. LA DIFESA SERRATA, IL CATENACCIO MODERNO, SARANNO STATE ANCHE COSE INTELLIGENTI, MA ERANO PEZZE, NON SOLUZIONI” – “LA JUVE SI DIFENDE NON PERCHÉ AMI DIFENDERSI, MA PERCHÉ AMMETTE LA PROPRIA INFERIORITÀ" - "L’ATALANTA HA SPRECATO L’OCCASIONE MIGLIORE MA PUÒ ANCORA FARCELA"

Mario Sconcerti per www.corriere.it

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Era nell’aria una notte così. Da troppo tempo la Juve abusava del proprio gioco, che è sempre stato un limite, non una conquista. Né un gioco voluto da Allegri, che sarà pure italianista, ma non ama farsi male da solo. La difesa serrata, il catenaccio moderno, saranno state anche cose intelligenti, ma erano pezze, non soluzioni.

 

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Senza Lukaku, Tuchel ha rovesciato la squadra. Non più un punto di riferimento in attacco, ma tre fantasisti che portavano continuamente al tiro con passi brevi l’ultima linea di gioco. Senza un punto che desse logica, la Juve ha solo inseguito, anche in area di rigore dove quasi sempre è stata costretta a giocare. 

 

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Le marcature non esistevano, saltavano continuamente, Bonucci faceva il libero, De Ligt aveva fisico ma non il mestiere per capire la partita. Cuadrado e Alex Sandro sono stati saltati sempre dai raddoppi.

 

Il Chelsea è una squadra strana. Non ha un attaccante che punti la porta. Segna molto, 30 gol in 12 partite di Premier, ma il suo miglior cannoniere è James, che è l’esterno di destra, con piedi da trequartista. Il secondo uomo gol è Chilwell, l’altro esterno, martedì infortunatosi seriamente. In sostanza il Chelsea porta in gol ogni volta tutta la squadra, in Premier ben 15 giocatori. 

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Per avere un’idea, diciamo che Milan e Inter hanno segnato con 11 giocatori, la Juve con nove. Martedì è stata la stessa cosa, tre marcatori diversi, un esterno, un difensore di ruolo e un difensore d’attacco. Werner, che ha segnato il quarto, è un centravanti che in Premier ha fatto solo un gol.

 

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I limiti della Juve sono evidenziati dal suo modulo, si difende non perché ami difendersi, ma perché ammette la propria inferiorità contro una quantità imbarazzante di avversari. 

 

Credo anche che Tuchel abbia idee più verdi di Allegri e sia da un paio di anni il più promettente tecnico al mondo. Di sicuro ha raccontato una realtà sulla Juve che troppe volte abbiamo cercato di dimenticare. Non è comunque ancora la fine del mondo, solo una presa forte di coscienza.

 

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È stata inaspettatamente avventurosa la partita dell’Atalanta. Il pareggio finale non accontenta, ma lascia in mano all’Atalanta la qualificazione. Però deve battere il Villarreal a Bergamo. Ed ha sprecato l’occasione migliore.

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