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ITALIA-GERMANIA, LA MADRE DI TUTTE LA SFIDE - SCONCERTI: “È DIFFICILE GIOCARE A CALCIO CONTRO LA GERMANIA, HA UOMINI PIÙ FORTI MA CON UN LIMITE, SONO VANESI” - MURA: “LOEW HA SCELTE BEN PIÙ VASTE, LA SPERANZA È CHE NE SBAGLI UN PAIO. PARTIAMO BATTUTI, MA CON PICCOLE SPERANZE” - GIORNALI TEDESCHI: “BASTA, DOBBIAMO VINCERE”

1 - SI DEVE ATTIRARLI AL CENTRO E FAR SCATTARE LA TRAPPOLA

Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

 

conteconte

La partita con la Germania sarà una partita differente rispetto a quella con la Spagna. Sarà gioco forza difendersi di più, non per volontà ma per costrizione. La Germania è diversa, probabilmente la migliore, gioca più in verticale, ha attaccanti che sanno saltare l' avversario. Il suo uomo di orientamento è Ozil, nel senso che è il suo stato di forma a orientare la qualità del gioco offensivo tedesco.

 

È stato il miglior uomo-assist in Germania, Inghilterra e Spagna. Giocheremo con una difesa a quattro qualunque cosa pensi Conte, perché Barzagli marcherà Draxler, fantasista annunciato in gran forma, Chiellini Gomez e De Sciglio Müller. Bonucci farà il libero che difende e ricomincia.

 

LoewLoew

I tedeschi giocano con marcature dirette, lasciano spesso la difesa uomo contro uomo, questo dà loro un giocatore in più sparso lungo tutto il campo. Per allentare la supremazia numerica è molto probabile che un attaccante andrà su Kroos, il loro splendido regista, fin dal momento in cui cominceranno l'azione: toccherà a Eder. Questo non significa che Eder marcherà Kroos ma che sarà il primo a far pressione su di lui.

 

Sturaro marcherà Ozil, salvo i cambi di direzione di Ozil che si muove molto in senso trasversale. La differenza sarà che l'Italia partirà da lontano, una decina di metri più indietro, perché lì sarà spinta soprattutto da Kroos, Khedira e Ozil. Per questo dovranno abbassarsi gli attaccanti, per cominciare il contropiede. In sostanza saremo raggruppati tra la nostra area e la metà campo, compreso Pellè.

 

GIORNALI TEDESCHI SU ITALIA GERMANIA GIORNALI TEDESCHI SU ITALIA GERMANIA

Questo perché è difficile giocare a calcio contro la Germania, ha uomini più forti ma con un limite, sono vanesi, hanno bisogno di giocare sempre loro, non sono abituati a ripartenze subdole, secche, con passaggi di pochi metri. La prima cosa importante sarà capire quanto Barzagli arginerà Draxler e De Sciglio Müller.

 

Se lì vinceremo, la Germania potrà solo accentrarsi, potremo aspettarli più tranquillamente. Non ho un pronostico, non sono mai stato convinto da questa Italia, ma le voglio bene e stimo Conte. Mi limito all'augurio del vecchio paron Rocco quando andando in campo gli amici lo salutavano con un «vinca il migliore». E lui rispondeva: «Speriamo di no...».

 

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2 - PARTIAMO BATTUTI MA I TEDESCHI NON SONO PERFETTI

Gianni Mura per “la Repubblica”

 

Dal 4-3, per noi, dell'Azteca, al 4-1, per loro, dell'ultima amichevole, sulle partite tra Italia e Germania si possono scrivere mille storie. Questa, a Bordeaux, non nasce sotto buone stelle, ma il rovesciamento del pronostico non sarebbe una sorpresa totale. I tedeschi ci patiscono, anche adesso che hanno fatto il pieno di fantasia e sembrano, ma fino a un certo punto, l'Italia dai piedi buoni.

 

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Così come noi, ma fino a un certo punto, sembriamo loro. Conte ha teutonizzato la squadra, nel senso della disciplina rigida, dell'atletismo spinto, della semplificazione del gioco. Via il pallone di prima, secondo tocco proibito o quasi, una squadra-fisarmonica che s' allarga e s'allunga seguendo il movimento degli esterni. Nell' amichevole Loew sorprese Conte copiandogli la difesa a tre. Stavolta respinge la tentazione. Bello sarebbe se Conte stasera potesse sorprendere Loew. Il guaio è che non può.

 

E poi dicono che i fulmini non colpiscono mai nello stesso punto. Nel caso nostro, i fulmini si sono dari appuntamento a centrocampo. Nemmeno partiti per la Francia Marchisio, Verratti e Montolivo. Infortunati Candreva (torneo comunque finito per lui) e De Rossi, squalificato Thiago Motta, che se l'è andata a cercare. Su De Rossi una decisione verrà presa in extremis.

 

Non ha potuto allenarsi, non può avere i 90' nelle gambe, non è veloce a prescindere, ma è l' unico a saper lanciare lungo, e il lancio lungo è alla base del gioco di Conte, è la condizione essenziale per tutto il resto: Pellé che apre al volo per Eder oppure, di petto o di testa, appoggia indietro o a lato per l'inserimento di un compagno. Il lancio lungo, ma dalla linea difensiva, è anche nel repertorio di Bonucci, ma ci sarà certamente un tedesco, più Mueller di Gomez, a disturbarne l' azione.

 

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L'Italia che ha liquidato la Spagna poteva far sudare parecchio la Germania. Ma quella di oggi è meno forte, e la Germania è più forte della Spagna. Di una cosa si può essere certi: non mancheranno agli azzurri orgoglio, impegno, corsa.

 

Tutte doti ampiamente mostrate, e la scorta non è esaurita. In discussione è la fluidità del gioco. Mentre Florenzi è automaticamente il sostituto di Candreva, quello di De Rossi, non dovesse farcela, è Parolo, lasciando a Giaccherini il ruolo di incursore e assegnando a Sturaro quello di cursore. Sono scelte obbligate, come si vede.

 

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Loew ha scelte ben più vaste, la speranza è che ne sbagli un paio. Partiamo battuti, ma con altre piccole speranze: l' inesperienza di Kimmich, peraltro cresciuto, la sonnolenza di Ozil, una narcisata di Hummels, i piedi storti di Gomez. Nessuno è perfetto, con la Spagna gli azzurri l' hanno capito subito, muovendosi di conseguenza, mandandoli in affanno prima e poi al tappeto. Ma se la Spagna era alla fine di un ciclo la Germania è una delle squadre più giovani dell' europeo e ha riposato un giorno in più. E basta così, c' è il rischio di abbattersi e invece è il caso di battersi. E questo, comunque vada, l' Italia sa farlo.

 

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