"SEMBRA QUASI CHE IL CALCIO PER UNA VOLTA RISPECCHI LA SOCIETÀ EUROPEA, SIAMO TUTTI SOTTO SANZIONI, LA POVERTÀ È COMUNE. MA C'È CHI SA FARE DELLE FANTASTICHE ZUPPE" - SCONCERTI SULLE PRIME PARTITE DEI GIRONI DI CHAMPIONS: "NON È PIÙ L'EUROPA A GIOCARE UN CALCIO DIVERSO DAL NOSTRO, SONO POCHE SQUADRE AD ESSERE SUPERIORI A TUTTE LE ALTRE. HANNO DIFFICOLTÀ ANCHE SQUADRE DEI CAMPIONATI MIGLIORI. RESTA LA DIFFERENZA DI VELOCITÀ, MA PER GIUDICARE DOBBIAMO CONSTATARE CHE LE DIFFICOLTÀ ITALIANE SONO ORMAI CONDIVISE DALLA MAGGIORANZA DELLE SQUADRE…"
Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
Non è più l'Europa a giocare un calcio diverso dal nostro, sono poche squadre europee ad essere superiori a tutte le altre. Hanno difficoltà anche squadre dei campionati migliori. Gli inglesi hanno perso due partite su quattro, i tedeschi pure. Sono andate meglio solo le spagnole tradizionali che non avevano confronti diretti. L'unica con l'avversario importante, il Siviglia, è stato travolto in casa dal Manchester City.
Resta la differenza di velocità, ma per giudicare dobbiamo constatare che le difficoltà italiane sono ormai condivise dalla maggioranza delle squadre. Da qualche tempo una buona organizzazione di gioco non è un optional, è il bene minimo, ce l'hanno tutti. Quello che manca al 90% delle squadre è la differenza individuale in velocità, cioè la somma qualità.
I tanti errori nelle ripartenze dell'Inter, delle stesse Juve e Milan, sono arrivati dalla difficoltà nel gestire il pallone a una velocità diversa dal solito. Che è più o meno la stessa difficoltà di tutti gli altri, dovunque siano. Conta meno quanto un campionato sia allenante, conta soprattutto la diversità di ricchezza che permette l'accesso ai giocatori migliori.
La Juventus per fare un gioco d'attacco deve portare avanti tutta la squadra, il suo giocatore meno prevedibile è Cuadrado, in un momento confuso perché gli viene chiesto troppo. Kostic non è entrato nel gioco, è bloccato sulla fascia laterale, isolato.
L'unico giocatore ad altezza Champions paradossalmente è Rabiot, almeno come linguaggio tecnico. Allegri queste cose le sa benissimo. Non ho mai pensato si divertisse a far giocare male la squadra. A me sembra che la Juve sia anzi quella con più margini di miglioramento. Da incompleta non giocherà mai benissimo, ma diventerà regolare, in Italia farà tanti punti. In Europa non so.
L'Inter è squilibrata, le stanno mancando Barella e Brozovic, l'assenza di Perisic toglie velocità ulteriore. Con un centrocampo che non fa reparto, la difesa è quasi sempre presa in contropiede. La fase difensiva è unica e riguarda non meno di 6-7 giocatori.
Quel blocco adesso manca. È anche guidata in modo rigido. Il Bayern aveva due trequartisti di antica stoffa, Muller e Sané, più Sabitzer che si affiancava. Quando tagliavano al centro, chi doveva marcarli? Usavano lo spazio come saltassero un avversario, cadevano in zone sempre diverse, quindi saltavano più avversari anche solo muovendosi. Si difende di squadra, l'Inter adesso lo è poco, ha bisogno di ritrovare il gruppo, poi ritroverà la fase difensiva.
Il Milan ha qualche difficoltà in trasferta dove trova avversari che corrono. Non riesce a imporre la sua qualità perché è rincorso e spesso picchiato. Ha avuto difficoltà a Salisburgo come l'aveva avuto a Sassuolo e Bergamo. E non riesce a dare respiro ai suoi centrocampisti, giocano sempre gli stessi. De Ketelaere è stato molto irriso sui social, ma soprattutto dagli avversari che temono diventi una grande sorpresa.
È un ragazzo di 21 anni che in Belgio ha giocato in troppi ruoli, nel Milan ha compiti tattici delicati, è normale abbia difficoltà. Diaz si muove di più, ma chiude poche volte l'azione. De Ketelaere ha la grammatica di Proust, ma è come sbagliasse la carta su cui scrivere. Ha un piccolo disagio continuo, da artista che ha cambiato mondo. Per favore, aspettatelo.
Il Napoli è ormai abituato a giocare in velocità e qualità. Kvaratskhelia ha molto più degli altri, mi sembra l'evoluzione del vecchio Meroni, con più potenza nelle curve del campo. In tempi come questi non ci vuole tanto altro per riscuotere la differenza. Il Napoli ha perso punti in Italia solo quando ha fatto molto turn over (5 giocatori). Non è facile allargare il rendimento a 16 giocatori. Questo è il piccolo punto sospeso.
In Champions è comunque la stessa grande selezione di vertice a tenere insieme le altre squadre, quindi in competizione. Ci saranno anche per le italiane avversari diversi. Sembra quasi che il calcio per una volta rispecchi la società europea, siamo tutti sotto sanzioni, la povertà è comune. Ma c'è chi sa fare delle fantastiche zuppe.