simone sozza

INTER-ROMA: LA VOLETE FARE SOZZA? LA POLEMICA PER LA DESIGNAZIONE DELL’ARBITRO DELLA SEZIONE DI SEREGNO (A POCHI CHILOMETRI DA MILANO) PER LA SFIDA DI SAN SIRO – ZAZZARONI: "SE È UN ARBITRO CON LE PALLE, SOZZA USCIRÀ INDENNE E MIGLIORATO ANCHE DA INTER-ROMA; SE NON LE HA, SE NON È IN GRADO DI AFFRONTARE PRESSIONI DI QUESTO GENERE, NON DIVENTERÀ MAI UN GRANDE ARBITRO E PRESTO EVITERÀ ALTRE TRASFERTE AL SUO TUTOR ROCCHI”

Ivan Zazzaroni per www.corrieredellosport.it

 

 

simone sozza

Simone Sozza, 34 anni, della sezione di Seregno, bassa Brianza, dirigerà Inter-Roma - a proposito di Seregno, vi consiglio il Pomiroeu di Giancarlo Morelli, chef stellato tifosissimo dell’Atalanta: lui non sbaglia mai. Sozza è considerato il miglior esponente della nouvelle vague arbitrale, al punto che il designatore Gianluca Rocchi ha l’abitudine di seguirlo in quasi tutte le trasferte per proteggerne la crescita.

 

Seregno dista 25 chilometri da Milano, 11 da Monza (o Sozza si trasferisce o non potrà mai arbitrare la squadra di Berlusconi e Galliani) e soltanto 6 da Lissone, dove da pochi mesi la famiglia Varisti ha preso casa. Non appena i romanisti hanno saputo che la sfida di domani con l’Inter è stata affidata proprio al “milanese” è scattata la polemica social e radiofonica. “Un milanese che arbitra l’Inter, ma è pazzesco”, ha postato il più allarmato.

 

simone sozza

Subito seguito da un compagno di fede che ha scritto: “Ma di tanti arbitri che ci sono in circolazione, come si può designare uno che è di casa? Poi dicono che noi tifosi pensiamo male”. “Questo non tutela Sozza che adesso si sente sotto pressione ad arbitrare per la prima volta l’Inter”, è stato il commento del più saggio. “Inevitabilmente questa situazione porterà polemiche, ed è giusto così: Inter-Roma non può essere diretta da un milanese”. Infine: “L’Inter gioca doppiamente in casa”. Olé.

 

 

Dice: vergogna, questa robaccia da terzo mondo solo in Italia! Eh no, anche in Spagna gli animi si accendono per una designazione territorialmente discutibile. Al solito si distingue, ma non sempre, la “civilissima” Inghilterra: è di ieri l’allarme bomba a casa del difensore dello United Maguire e di pochi giorni fa la protesta dei fan della squadra di Klopp contro la scelta di Anthony Taylor, nato a 10 chilometri dall’Old Trafford e a 12 dall’Etihad Stadium, per City-Liverpool, risolta nel giro di 45 minuti da Konaté e Mané. Per inciso, Taylor in carriera ha arbitrato 32 volte il City e 39 lo United.

 

gianluca rocchi

Da noi il problema esiste: tuttavia è giusto ricordare che Sozza è bravo, onesto e vuole bene ai genitori. E che ha già arbitrato una milanese contro una romana, Milan-Lazio 4-0 (ahia), oltre a Juve-Napoli e, proprio l’altroieri, Udinese-Salernitana. Si evidenzia - il problema - soprattutto quando due campionati, quelli di A e B, si regalano dei finali aperti a più squadre. A quel punto la sensibilità degli appassionati tocca punte inimmaginabili.

 

 

gianluca rocchi nel centro var di lissone 2

Il più che responsabile Rocchi sa di occupare un posto scomodissimo che mette a rischio fegato e pressione. Sfortuna vuole che nel momento meno indicato si ritrovi - come tanti allenatori - con la squadra decimata: Orsato, Irrati e Aureliano sono out, Fabbri rientra nel weekend, un paio gli appiedati per “motivi tecnici”. È al primo anno, un anno anche per lui di formazione e conoscenza diretta del ruolo nella sua complessità. A differenza del suo predecessore, più affabile e di mondo, Rocchi è un tipo reattivo, ma anche rigoroso. Vabbeh, ma tanto queste cose ai tifosi “colpiti” da improvviso sospetto interessano il giusto.

 

En attendant Mariani di Aprilia fischietto titolare in una partita della Lazio o della Roma e stabilito che qualche anno fa Doveri era considerato una pippa mentre oggi è forse il migliore (sbagliando si impara solo se si è intelligenti e attenti), il mio personale in bocca al lupo a Sozza: se è un arbitro con le palle uscirà indenne e migliorato anche da Inter-Roma; se non le ha, se non è in grado di affrontare pressioni di questo genere, non diventerà mai un grande arbitro e presto eviterà altre trasferte al suo tutor.

IVAN ZAZZARONI

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…