
SE NON C’È MESSI A FARGLI FARE BELLA FIGURA, NEYMAR FA FLOP - IL BRASILE SCONFITTO DALLA COLOMBIA IN COPPA AMERICA, E L’ATTACCANTE DEL BARCELLONA VIENE ESPULSO PER UNA MINI-RISSA
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Giulio Di Feo per www.gazzetta.it
La Colombia si ritrova, il Brasile cade, e Dunga riceve un messaggio ancora più grande della sconfitta del Monumental nella seconda giornata del gruppo C di Copa America: la Neymardipendenza fa male. E nella notte più nera per il fuoriclasse verdeoro, prima ammonito e poi espulso per una rissa nel finale con Bacca, non a caso il Brasile si scopre fragile, testardo, privo di filtro in mezzo e alternative in avanti. E poi, cosa più importante, fa giocare gli altri: se si era divertito pure il Perù, figurarsi i talenti della Colombia, che appena tre giorni fa si dibatteva in mezzo alla rete tattica dei venezuelani ma stavolta può prendersi tutto lo spazio che vuole.
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CUADRADO ISPIRA
Pekerman in avanti sceglie Teo Gutierrez, con lui i movimenti sono più fluidi e un redivivo James Rodriguez ha più gente in movimento da servire in profondità. Resta però il problema Falcao, ancora in panne: Miranda lo controlla senza affanno e nella prima occasione creata dai cafeteros ciabatta pure fuori un tiro al volo non difficilissimo.
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Il Brasile invece di spazi non ne trova, e non li crea certo Firmino che Dunga in avvio preferisce al criticatissimo Tardelli. All’inizio provano ad accendersi Willian e Neymar: magari se dopo aver saltato il primo la passassero potrebbero pure riuscirci, ma vanno sempre a sbattere contro qualcosa. E dopo mezz’ora la Colombia passa con merito e fortuna grazie a Murillo: punizione di Cuadrado da destra, mischia in area e il nuovo centrale dell’Inter ci mette il piede.
ANSIA NEYMAR
Dunga prova a cambiare la partita con Coutinho. Il ritmo c’è, Neymar però continua a offrire il lato brutto di sé, quello dribblomane e inconcludente, e i 44mila del Monumental, quasi tutti colombiani, lo chiamano “pajazo” a ogni tocco. Cuadrado invece fa il Cuadrado, e aiutato in fase di recupero e impostazione da un gigantesco Sanchez in mezzo va vicino al gol e ogni scatto è un cazzotto che fiacca la difesa verdeoro.
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La Seleçao si mangia pure un gol fatto con Firmino, liberato al tiro da un pasticcio tra Murillo e Ospina: palla in curva, erroraccio che carica ancor più di interrogativi le scelte offensive di Dunga. Ma fosse solo quello: i mali del Brasile partono in mezzo, dove non ne beccano una. Così per la Colombia è facile concedere poco e controllare fino al brutto epilogo finale: rissa tra Bacca e Neymar, che già prima aveva beccato un’ammonizione evitabile per un fallo di mani.
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Espulsi entrambi, l’asso del Brasile salterà la gara col Venezuela e la prima dei quarti. Non solo: alle 16 ora italiana, la commissione disciplinare si riunisce per esaminare la possibilità di accrescere la sanzione (c'è l'aggravante della rissa). Il rischio di aver già finito la Copa, per O Ney, esiste. E il testimone delle nottatacce passa da Pekerman a Dunga.