SE NON CI FOSSE DE LAURENTIIS, BISOGNEREBBE INVENTARLO - AURELIONE ABBANDONA L’ASSEMBLEA DELLA LEGA SERIE A IN POLEMICA CONTRO L’ARRIVO DEI FONDI MA PRIMA AVEVA VOTATO A FAVORE DI LAZARD ADVISOR (IL CUI COMPITO E' QUELLO DI VALUTARE I FONDI DI INVESTIMENTO INTERESSATI AD INVESTIRE NEL CALCIO ITALIANO) – FRANCO ORDINE (IL GIORNALE): “DE LAURENTIIS HA CAMBIATO IDEA. UNO SPETTACOLO DIVERTENTE PER IL QUALE IL PRESIDENTE CASINI DOVREBBE APRIRE AL PUBBLICO E CHIEDERE IL PAGAMENTO DI UN BIGLIETTO…”
AURELIO DE LAURENTIIS INTERVISTATO DA MAURIZIO MOLINARI
De Laurentiis ha fatto uno show sulla svendita della serie A, nell’ultima assemblea di Lega. Ha lasciato la riunione in anticipo lamentandosi, all’uscita, del fatto che la Serie A stesse «svendendo il calcio». Eppure, scrive Franco Ordine su Il Giornale, il presidente del Napoli aveva firmato a favore della definizione di Lazard come advisor che dovrà valutare e scremare i fondi di investimento interessati ad investire nel calcio italiano, salvo fare marcia indietro temendo l’arrivo di un fondo. Il Giornale scrive:
“Non è una scena tratta da una gita scolastica ma dalle ore successive all’ultima assise della Lega di serie A, chiamata non ad approvare una delibera condominiale, ma a rendere operativa la scelta votata all’unanimità in precedenza sull’advisor (banca Lazard) quale partner per la trattativa sui diritti tv. Qualche ora prima del mancato brindisi, lo stesso Adl aveva abbandonato i lavori sostenendo che i suoi colleghi avevano deciso di «svendere il calcio italiano».
Come atto d’accusa, niente male. Solo che poi si è scoperto che lo stesso presidente napoletano aveva votato a favore sull’argomento e aveva cambiato idea temendo, sull’onda di Lazard, l’arrivo di un fondo. Dinanzi a questo spettacolo divertente per il quale il presidente Casini dovrebbe aprire al pubblico e chiedere il pagamento di un biglietto, solo il paziente Paolo Scaroni presidente del Milan è riuscito a trovare un aspetto positivo. «Anche in modo tempestoso prendiamo decisioni per portare avanti la serie A». Più che portarla avanti, quanto a immagine e a comportamenti discutibili, l’impressione è che facciano la marcia del gambero”.
La tumultuosa assemblea insolitamente romana ha anche definito l’advisor che dovrà valutare e scremare i fondi di investimento interessati a investire nel calcio italiano. Il nome scelto è quello della banca d’affari Lazard. Ma a votare sono stati solo 15 club. E proprio sull’argomento fondi si è animata la discussione tra l’ad Luigi De Siervo e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Tensione accesissima, parole forti, il n.1 dei campioni d’Italia contestava i pacchetti per le televisioni definiti la scorsa settimana (e poi anche l’idea di una partnership con un fondo) prima di lasciare polemicamente il Coni con un certo anticipo.
L’idea della Lega: Lazard dovrà prima portare le proposte dei fondi da 9 a 5. Poi magari produrre una short list di due e portarli al voto in assemblea in autunno. Quando sarà già definito il bando per i diritti televisivi e la Serie A saprà cosa chiedere a un investitore: se soldi per compensare mancati incassi dalle tv o per costruire qualcosa, dagli stadi al canale della Lega.